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DE GRISANTIS: SITUAZIONE GRAVE DAL PROSSIMO ANNO. “ABBANDONARE IL PIP E’ NEGARE SVILUPPO ECONOMICO”

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Ha tenuto di recente due comizi in piazza Orlando. A uno di essi, ha risposto con uguale fervore politico il Sindaco in carica, Enzo Gigantelli. Stiamo parlando di Nicola De Grisantis, il Sindaco che ha preceduto l’attuale. Era necessario capire. Ed approfondire. Fermo restando il sacrosanto diritto di replica che sarà certamente concesso alla maggioranza che governa il comune di Turi. Di cose da dire, De Grisantis ne ha tante. Non si lascia certo pregare.

 

Lei ha tenuto di recente due comizi nei quali non è stato certo tenero con l’Amministrazione in carica, guidata dal Sindaco Enzo Gigantelli: ma governa davvero così male questa giunta?
I 2 comizi avevano l’obiettivo di dare voce ad una disapprovazione pressoché generalizzata tra la gente che non trovava alcuna amplificazione né su certa stampa locale né nelle forze politiche di minoranza. Inoltre, hanno avuto la funzione di dare alcune informazioni certe alla cittadinanza riguardo la situazione finanziaria, delle opere pubbliche, urbanistica e dello sviluppo economico negato: argomenti di cui non parla proprio nessuno. Così come nessuno parla di un’Amministrazione che ha soldi a sufficienza da due anni, per le manutenzioni delle scuole e delle strade, e non li utilizza. Pensi che al 31 dicembre 2008, in cassa c’erano circa 700.000 euro per le scuole, le strade e le manutenzioni in generale. Ancora, c’è un progetto che giace in Comune dal lontano inverno 2007, denominato "acque meteoriche", finanziato con circa 3.000.000 di euro a fondo perduto per la definizione, una volta per tutte, del problema delle strade allagate durante le piogge copiose e la sistemazione delle stesse. In altri Comuni, i lavori sono terminati o sono in corso. Da noi devono ancora partire. Si sta rischiando seriamente di perdere il finanziamento. E nessuno ne parla.
Ancora, è giacente in Comune dai primi mesi 2007 un progetto di pubblica illuminazione che avrebbe permesso di sostituire l’attuale impianto con un altro a basso consumo energetico e di aumentare i punti luce nelle nuove zone abitate. Il tutto a costo aggiuntivo zero per il Comune, rispetto all’attuale. A quanto mi risulta non aver attuato questo progetto sta costando di più in termini di energia elettrica consumata con un impianto di illuminazione vecchio e in molte parti insufficiente”.

 

Insomma, non una nota in positivo, sembra di capire.

“Io penso che i danni peggiori che questa Amministrazione sta provocando non sono ancora noti, perché nell’amministrazione pubblica le decisioni dannose o le omissioni di oggi producono effetti solitamente nel breve e medio periodo.
Pensi ad esempio allo "sviluppo economico negato". E’ come se avessero avuto tra le mani un giacimento petrolifero, ossia il PIP, e irresponsabilmente, con banali motivazioni, l’avessero abbandonato in questi due anni. Gli effetti nefasti di questo comportamento li stiamo già subendo in termini di mancata occupazione e minori entrate per il Comune ma li vivremo nella loro assurdità e gravità a partire dal prossimo anno”.

In termini economici, a suo avviso, tutto questo cosa comporta?

“Il PIP, oltre a permettere uno sviluppo economico ordinato nella nostra città, avrebbe dovuto garantire maggiore occupazione ed il tutto doveva tramutarsi in maggiori entrate per il Comune. Aver abbandonato questo progetto, oltre ai danni di natura sociale, pensi alla disoccupazione crescente, significherà mancate entrate che non garantiranno quell’ossigeno indispensabile per una futura e serena gestione amministrativa. In definitiva, una volta incassati gli oneri di urbanizzazione lasciati dalla passata amministrazione, circa 3 milioni di euro, come finanzieranno le spese indispensabili ed obbligatorie future, senza entrate alternative e aggiuntive?”.

 

L’Amministrazione, nel comizio in replica al suo, ipotizzò la possibilità di una dismissione degli immobili comunali, garantendo un’entrata capace di dare una boccata d’ossigeno alle casse comunali, anche se i motivi sono svariati.

“Negativo. L’alienazione degli immobili, quando ci sarà, se ci sarà, potrà garantire solo un bicchier d’acqua alle assetate casse comunali nel 2010. Ciò che serve, invece, è che dal rubinetto sgorga acqua corrente e sicura nel tempo.
La vendita degli immobili l’avevamo prevista noi, con l’approvazione del regolamento in consiglio comunale ma per finanziare lo sviluppo e non per tappare una buca. Quella è un’entrata straordinaria non corrente nel tempo.
In definitiva, la vendita dei alcuni immobili comunali, da moltiplicatore dello sviluppo economico la stanno facendo passare per "vendita all’incanto" di un’azienda in liquidazione. E Turi non è questo. Scandaloso!”.

– continua…
 

Voi che ne pensate?

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