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MINORANZA: UNA TEMPESTA IN UN BICCHIERE D”ACQUA

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L’ultimo
Consiglio comunale si farà ricordare per le accese polemiche in merito alle
variazioni di bilancio approvate dalla Giunta Gigantelli e condotte in Aula
perché fossero approvate dall’intera assise. Le variazioni erano contenute
all’interno della manovra di assestamento di bilancio, redatta ogni fine anno,
grosso modo. La minoranza consiliare ha abbandonato l’Aula preannunciando un
ricorso al Prefetto ed alla Corte dei conti. Dopo avere ascoltato le
dichiarazioni di tutti i consiglieri di minoranza, cerchiamo di conoscere il
pensiero dell’Assessore Antonio Tateo, in replica.

 

Mi dice cosa avete
approvato nel corso dell’ultimo Consiglio comunale?

“La
legge prevede l’assestamento di bilancio. per legge, deve essere approvato
entro il 30 novembre di ogni anno. L’assestamento di bilancio è di competenza
del Consiglio comunale. Esso prevede delle variazioni di bilancio. Il bilancio
viene assestato mediante delle variazioni di bilancio. Questo è il primo
aspetto” fondamentale”.

Quella sera cosa è
accaduto di diverso dal solito?

“C’è
stata la seduta di Consiglio comunale convocata il 28 novembre. Il Consiglio
non fu più tenuto, su richiesta esplicita della minoranza. In quanto maggioranza,
abbiamo detto che la manovra di assestamento la si approvava il 28 novembre,
dunque prima del 30 novembre. E sa perché? Perché non sarebbe stato possibile
aggiornare un Consiglio comunale. La legge dà un termine perentorio.
L’assestamento di bilancio deve essere approvato dal Consiglio comunale per
forza entro il 30 novembre. Non è possibile aprire la seduta per poi
aggiornarla”.

Il termine del 30
novembre è perentorio?

“Assolutamente
perentorio. Siccome le variazioni di bilancio avremmo dovuto in ogni caso
deliberarle, il legislatore ha previsto che la variazione di bilancio possa
essere assunta dall’organo di Giunta. gli organi sono tre: Sindaco, Giunta e
Consiglio comunale. L’unico momento in cui è possibile che la Giunta si
sostituisca al Consiglio comunale, è appunto la variazione di bilancio per via
d’urgenza. L’urgenza consiste nel fatto che non avremmo potuto tenere il
Consiglio comunale entro il 30 novembre, per le motivazioni che sono agli atti.
Per questo motivo, si decise in pari data l’adozione in via d’urgenza le
variazioni di bilancio che, per legge, devono essere ratificate entro 60 giorni
dalla data di adozione. E comunque, entro la fine dell’esercizio finanziario.
In questo caso, entro il 31 dicembre”.

Dunque, la
minoranza, a suo avviso, è in errore quando contesta il fatto che si tratti di
un provvedimento blindato?

“A
mio avviso, tutto quello che è stato sollevato dalla minoranza è una tempesta
in un bicchiere d’acqua. Mi piacerebbe che lei specificasse un aspetto. Il
bilancio di previsione ha un carattere autorizzatorio. Questo significa che,
nel momento in cui viene posta in bilancio una cifra, se si tratta di una
risorsa viene classificata come Entrata. Se, invece, si tratta di un
intervento, viene classificata come Uscita. A partire da quel momento, discende
un atto successivo che è il Piano Economico di Gestione (PEG), con tutti gli
impegni di spesa attuati”.

continua…

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