Archivio Turiweb

La Voce del Paese – un network di idee

Attualità

UN ASILO NIDO CON L”AIUTO DELLA REGIONE

Dopo la buona nuova che la caserma non va via dal Comune di
Turi, arriva un’altra bella notizia sotto l’aspetto delle strutture pubbliche
utili all’intera comunità. Stiamo parlando dell’asilo nido: non ce n’è alcuno
statale, e quindi pubblico; solo ludoteche private. Sono anni che le famiglie
turesi sentono il bisogno di avere un punto di riferimento sicuro per affidare
i propri bambini. La motivazione, ovviamente, sono gli impegni di lavoro che
portano via molte ore della giornata ai genitori. Con la costruzione di un
nuovo nido il sollievo collettivo sarebbe enorme, evitando le soluzioni
precarie e non ottimali a cui attualmente le mamme ricorrono. Pare che entro
dicembre 2009 Turi potrà essere munito di un asilo nido, per ospitare i bambini
fino al terzo anno di età. Il Comune, infatti, è in procinto di stipulare una
convenzione con i Comuni limitrofi di Casamassima, Sammichele e Gioia del
Colle, che prevede la realizzazione di due asili nido (a Turi e Sammichele) e
la ristrutturazione di un terzo (a Gioia d.C.). Sta seguendo con molta
attenzione l’argomento l’Assessore ai Piani di zona e ai servizi sociali Paolo
Tundo. Il progetto rientra, infatti, nel piano di azione dedicato alle
famiglie: “Famiglie al futuro”. Il principale obiettivo di questo piano prevede
il potenziamento di una rete estesa in tutto il territorio regionale di servizi
socio educativi, finalizzati al benessere e allo sviluppo dei bambini, il ruolo
dei genitori e la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura. Turi, rientrando
in questo progetto, ha già in mente di ristrutturare una struttura già
parzialmente edificata: l’asilo di via Mola. Una volta ultimata, la struttura
potrebbe accogliere 29 bambini dai 3 ai 36 mesi, divisi per fasce d’età:
lattanti, divezzi e semidivezzi. I finanziamenti della Regione Puglia ammontano
a circa 700mila euro per la costruzione delle opere, e altri 200/250mila euro
per la gestione del primo anno di attività dell’intero plesso. Dato che l’ente
regionale tende ad affidare i fondi con garanzie di efficienza dei locali di
almeno 5 anni, la formula associativa tra comuni era l’unica soluzione per
ottimizzare le risorse. A breve si aspetta l’approvazione della convenzione, le
cui riunioni preventive si sono svolte nel mese di luglio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *