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DELEGAZIONE TURESE ALLA CAMERA VENTRELLA: “SODDISFATTO DELL”INCONTRO CON I PARLAMENTARI”

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Mercoledì
si è recata a Roma, presso la
Camera
dei Deputati, una cospicua compagine di elementi di
spicco della comunità turese:Natalino Ventrella, Consigliere Comunale di
minoranza, Franco Petrera, Consigliere di maggioranza, Sante Tauro, Pietro Colapietro,
Leo Spada, il presidente della Cooperativa “l’Ortofrutticola” di Turi, Franco
Colaprico, e i signori Lozupone e F. Mazzone. Insieme, con il Consigliere
Regionale Ignazio Zullo, hanno preso parte ad un convegno utile a capire quali
siano i problemi che, tutt’ora, tengono bloccato l’iter burocratico che porterà
la ciliegia “Ferrovia” turese ad ottenere il marchio DOP (Denominazione
d’Origine Protetta).

Dapprima
c’è stata una conferenza stampa. Ventrella ha preso la parola ed, oltre ai
ringraziamenti dovuti all’O. Benedetto Fucci, al Consigliere Regionale, dott.
Ignazio Zullo, alla società Pernice ed alla Cooperativa L’Ortofrutticola
(insieme hanno offerto circa 5 quintali di ciliegie),  per aver permesso di organizzare l’evento, si
è dilungato sull’importanza della biodiversità agroalimentare del Mezzogiorno e
della attuali difficoltà che questo territorio sta attraversando negli ultimi
tempo. Si è soffermato anche sul cambio di mentalità che il mercato sta
assumendo: “sempre più industriale”. Per tanto ha ribadito l’importanza di un
marchio che identifichi un determinato tipo di prodotto e la relativa
provenienza come strumento di qualità del mercato.

Abbiamo
ascoltato Ventrella, al ritorno da Roma.

 

Con quali onorevoli
avete avuto il piacere di confrontarvi?

Abbiamo
incontrato gli onorevoli Pugliese, Covino, Russo, Servodio, Sardelli, Pepe,
Farina, Marantelli, Costantino, Cambussino, Amoruso, dimostratosi molto
entusiasta dell’iniziativa,Taddei, Branzolini e tanti altri.

 

Com’è stato il riscontro
in Parlamento della vostra manifestazione?

Tutti
si sono dimostrati piacevolmente colpiti. Anche i Leghisti, vicini al Ministro
Zaia che si sono fatti protavoce dell’iniziativa. Ho contattato anche
l’Onorevole Paolo Russo e il Consigliere Regionale Zullo, ai quali farò
pervenire una nota in cui è stato fissato un altro incontro entro un mese con
tutti i componenti della Commissione dell’Agricoltura per agevolare
l’approvazione dell’iter. a tale incontro sarà invitato anche il sig. Elefante.
Mi sento di ringraziare anche l’attrice Anna Rita Del Piano, famosa attrice
televisiva, madrina della manifestazione, dimostratasi disponibile e sensibile
al tema.

 

Cominciamo da una
cronistoria della richiesta del marchio…

I
problemi sono nati durante gli anni di amministrazione Stefanachi. Gli allora
amministratori fecero un’Associazione di Comuni (Turi, Castellana, Conversano e
Sammichele) ottenendo un finanziamento comunitario, quindi di soldi pubblici.
Vennero pagati dei tecnici per stilare un disciplinare indispensabile per l’approvazione
della DOP. Poichè secondo il 20/81 del 2002 recita che “gli unici soggetti
legittimati alla richiesta della certificazione sono le associazioni di
categoria, intese come produttori o trasformatori”, il travaglio è durato 4
anni bloccando il Comune. Sono stati soltanto spesi soldi pubblici. La
situazione è migliorata quando Biagio Elefante, attuale presidente
dell’Associazione per la ciliegia “ferrovia” DOP, interpretando la normativa
correttamente, ha istituito l’Associazione di categoria e ha presentato tutta
la documentazione.

 

Qual è la situazione
attuale?

Al
momento il marchio DOP della ciliegia Ferrovia è bloccato al Ministero
dell’Agricoltura. Io che ho organizzato gli anni scorsi questa manifestazione
alla Camera e al Senato, ho voluto riproporla, coinvolgendo Zullo e Petrera,
consiglieri di maggioranza nei rispettivi enti, per chiedere un intervento dei
parlamentari regionali e nazionali al fine di sbloccare l’iter per il
raggiungimento del marchio tanto ambito.

 

Perché Turi non è ancora
riuscita in questo?

Uno
dei problemi principale è che a Turi non c’è cultura politica e sociale per
affrontare queste problematiche. Nella mentalità cittadina regna l’invidia e la
gelosia, e tutto ciò non fa altro che bloccare l’associazionismo a favore dell’individualismo.
Continuando così bloccheremmo ogni sviluppo socio economico. Non a caso sono
arrivate chiamate ad un segretario provinciale, di cui non faccio nome, da
parte di qualche personaggio turese (e di altri paesi) per sminuire
l’importanza di questa iniziativa.

Ci
sono forti pressioni che condizionano l’esito della pratica. I turesi devono
imparare ad esprimere meglio la loro preferenza elettorale soprattutto per
quanto riguarda le imminenti competizioni provinciali. Se i turesi continuano a
votare candidati di altri paesi e non del posto sarà difficile ottenere il
marchio DOP. A buon intenditor, poche parole.

 

Come sono i vostri
rapporti con l’Associazione per la
DOP
locale?

Direi
più che buoni. Sono sempre rimasto a disposizione sia della Associazione che
dei cittadini. Per questo ci tenevo a ripetere questa mia iniziativa anche con
il nuovo governo di maggioranza PDL. Mi fa piacere che l’On. Russo, presidente
della commissione di agricoltura presso la Camera dei Deputati si sia messo a disposizione..

 

Si è appena conclusa la
quattro giorni della Sagra. Come le è sembrata?

Sicuramente
questa sagra ha avuto un riscontro positivo sulla città di Turi. tuttavia mi
preme dire che sono rimasto deluso dagli amministratori in quanto, per il Premio
Nazionale dello sport “Oronzo Pugliese” consegnato a Cesare Prandelli, noi
della minoranza non siamo stati invitati. Ricordo che i consiglieri presenti in
consiglio votarono all’unanimità questo stupendo premio ma non abbiamo avuto
nessun invito per partecipare. Vi erano solo consiglieri e amministratori di
maggioranza con amici e parenti. Questo mi ha deluso e reputo prossimamente di
valutare meglio la posizione di alcuni consiglieri di maggioranza, in
particolar modo quella di Michele Boccardi, in quanto egli è sia consigliere di
maggioranza che amministratore unico di una sala ricevimenti. Egli da queste
manifestazioni ottiene una ricaduta diretta di immagine sulla propria azienda.
Questa viene chiamata “posizione dominante di mercato”. Continuando in questo
senso, alla gente che viene Turi, il messaggio che arriva è quello di un
accostamento tra la città e la sala ricevimenti. Invece dovrebbe essere quello
di Turi, legato ai propri prodotti e proprie tradizioni.

 

È questo il motivo per
cui non abbiamo visto nessun membro della minoranza durante la sagra?

Non
hanno invitato noi della minoranza. la maggioranza è bene che sia più
rispettosa nei confronti dell’opposizione e non averci invitato è stata una
caduta di stile. Credo che siano d’accordo con me i miei colleghi di minoranza.
Inoltre, il giorno dell’inaugurazione, erano presenti oltre al sottoscritto,
anche  i consiglieri Risplendente e Perniola:
non siamo stati considerati. Quel giorno si sono intromessi i soliti
personaggi, amici di ogni amministrazione, che qualche giorno dopo hanno
millantato alte amicizie, perché inquadrate dalle TV locali. A noi consiglieri
comunali, che abbiamo votato all’unanimità il cerimoniale, non è stato dato
l’onore di salutare il Prefetto di Bari. È una vergogna. Malgrado ciò, io ho
invitato il Sindaco alla Camera dei Deputati e nessuno dell’amministrazione ha partecipato,
tranne il consigliere di Maggioranza Petrera (che attualmente è in una
posizione critica rispetto alla maggioranza, pur dichiarandosi ancora parte
della stessa. Ndr)

 

Sarebbe
opportuno riorganizzare la sagra delle “percoche”?

Si
sono favorevole alla reintroduzione della sagra delle percoche perché è un
prodotto che merita di essere valorizzato. Anche a Roma ci è stato chiesto di
avere la possibilità di degustare questi frutti. Sicuramente riusciremo ad
esaudire questa richiesta.

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