Archivio Turiweb

La Voce del Paese – un network di idee

Attualità

IL COMITATO GENITORI TURESI SCRIVE A VENDOLA

img_5786.jpg

La questione 118 ormai è sulla bocca di tutti. A Turi, paese
come molti altri in cui manca un ospedale, questo servizio risulta di primaria
importanza. Le sirene dell’unica autoambulanza in dotazione al medico di turno
sono continuamente in azione, proprio ad indicare quale fiducia abbiano i
cittadini verso gli uomini del pronto soccorso sanitario. Dopo l’intero
Consiglio Comunale, anche il “Comitato
Genitori Turesi
” ha voluto formalmente far sentire la propria voce tramite
una lettera scritta. I destinatari della stessa sono: l’On. Nichi Vendola, Presidente
della Regione Puglia, il Dott. Alberto Tedesco, Ass. Politiche della Salute
Regione Puglia. L’oggetto della comunicazione: la riorganizzazione del servizio
118 e la relativa posizione della cittadinanza, rappresentata dal comitato, in
merito alla de medicalizzazione dell’ambulanza. La lettera cita testualmente: “dalla
lettura dell’o.d.g. relativo alla seduta del 13 maggio u.s. del Consiglio
Comunale di Turi, il Comitato dei Genitori Turesi è venuto a conoscenza del
fatto che, al vaglio dell’assessore Tedesco, vi è un piano che riguarda la
revisione della struttura del 118 operante in tutta la nostra Regione. In
particolare, detto piano dovrebbe prevedere un sostanziale ridimensionamento
della struttura del 118 attiva a Turi, in quanto verrebbe a scomparire la
figura del medico presente sull’ambulanza. La gravità di questa decisione è
lampante! Turi, invero, non ha un proprio pronto soccorso e quella del medico
del 118 era l’unica figura professionale di riferimento per tutte le emergenze.
Pertanto, il suddetto Comitato auspica che le esigenze e le aspettative della
cittadinanza turese non rimangano frustrate”.

In effetti la questione è gravissima. Rimarrebbe sul
territorio una autoambulanza senza il medico a bordo. Vale a dire che le uniche
figure presenti in caso di intervento sanitario sarebbero il guidatore, il
soccorritore e un infermiere. Con tutto il rispetto per la figura
dell’infermiere, immancabile ruolo professionale che agevola di molto il lavoro
del medico, qualsiasi primo approccio con la persona interessata da un
incidente o un malore non potrebbe avvenire. Il medico, infatti, ha specifiche
competenze per agire in determinati casi di tempi ristretti. Non a caso, sono
medici specializzati in pronto soccorso. pertanto, se questa figura dovesse
venire a mancare, in caso di chiamata al 118, il paziente dovrebbe attendere
l’arrivo di un mezzo esterno ai confini comunali. Ed è facile capire il
problema che si creerebbe qualora dovessero verificarsi due episodi
contemporaneamente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *