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GIACOMO LOGRECO, E” LUI IL BAMBINO PIU” BUONO

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“Per me bontà è responsabilità: prendere l‘impegno con me
stesso di rispettare gli altri”. Con queste poche parole Giacomo Greco ha commentato
e descritto il senso del premio “Rossana Luparelli” che quest’anno ha visto
primeggiare lui come “il più buono”. È stato scelto da una giuria giudicatrice
del Premio della Bontà “Rosanna Luparelli”, formata da dal Dirigente scolastico
Vincenzo Tardi, l’Arciprete Don Giovanni Amodio e la docente Rosa Palmisano. La
Commissione, dopo un’attenta riflessione sulle nuove ed impegnative sfide
formative per il ruolo del docente in una società investita, oggi più che nel
passato, da cambiamenti così radicali, ha deliberato, all’unanimità, che il premio
della Bontà “Rossana Luparelli”, nell’anno scolastico 2007/2008, venisse
assegnato all’alunno frequentante la classe 5° sez A.

“L’alunno che in tutto il suo percorso formativo nella
Scuola Primaria, ha evidenziato un comportamento esemplare, dimostrando di aver
interiorizzato e di vivere del tutto naturalmente il rispetto della legalità e
delle regole condivise ed una positiva relazionalita con il gruppo e con gli
insegnanti dei quali si fida e da cui riceve fiducia. Giacomo sta bene con se
stesso e vive ogni situazione con estremo equilibrio, impegnandosi con profitto
nello studio, in attività ludiche e nelle dinamiche di apprendimento e
relazione cooperativa. L’alunno, inoltre, ha migliorato il proprio
comportamento attuando un’efficace trasformazione dal sapere al saper saper
essere e al saper agire. Sempre pronto a guidare il comportamento dei compagni
di classe, dai quali è molto stimato, si è impegnato anche, negli anni scorsi,
quando utilizzava lo scuolabus, a guidare il gruppo dei compagni più piccoli.
Corretto e responsabile, inoltre, è il suo comportamento nella frequentazione
di altre agenzie formative come la Parrocchia e il corso di catechesi, dando
sempre prova, nell’agire quotidiano, di aver fatto propri i valori del
rispetto, disponibilità, collaborazione, responsabilità, che sono alla base
della Convivenza civile. L’equipe pedagogica e la Commissione, pertanto, ritengono
che l’alunno Giacomo Logreco sia un degno e valido esempio della persona buona
di cui la nostra società ha bisogno”. La relazione, analitica e puntuale nei
suoi riferimento alla realtà quotidiana, scolastica ed extrascolastica, delinea
chiaramente le motivazioni per cui Giacomo rappresenta un valido modello di
bontà da proporre, non solo ai suoi compagni ma anche agli adulti.

Queste belle parole hanno permesso ai presenti di capire
quali e quante qualità abbia questo ragazzino, che tremava all’idea di dover
prendersi il merito di aver fatto solamente il proprio dovere. Nei giorni
precedenti alla manifestazione, infatti, 
non ha dormito la notte e ha mangiato poco. Ha sentito molto
l’importanza del premio che gli sarebbe stato conferito. L’unico auspicio che
possiamo fargli, e che tutti gli hanno rivolto, è di continuare così. Sempre.

Ma perché un premio per la bontà? Il premio, istituito dai
coniugi Luparelli nel 1982, è dedicato alla figlia Rosanna, prematuramente
scomparsa in un incidente d’auto. Esso nacque con lo scopo di premiare ogni
anno uno o più ragazzi che si sono distinti durante tutto l’arco dell’anno per
delle opere di bene avvenute spontaneamente.

L’appuntamento con la Giornata e il Premio dedicati alla
Bontà, svoltosi ieri mattina, rientra di fatto in un progetto formativo che ha
permesso alle insegnanti di far comprendere ai bambini il valore della bontà
sotto diversi aspetti: il rispetto della diversità, la solidarietà e la dignità
di ogni essere umano. In questo modo si vuole dare un segnale ad una società
che, sempre più, risulta attenta alle stupidaggini piuttosto che ai veri valori
della vita. Anche la signora Teresa si è espressa, come previsto dalla
scaletta, sulla giornata. Commossa, ha detto poche e toccanti parole: “questo
appuntamento annuale è una piccola pausa che ci consente di riflettere sul
valore della bontà, valore spirituale diverso da tutti i beni che servono alla
nostra vita”

Durante la caldissima giornata, bambini, in divisa con
grembiulini e cappellini bianchi, mamme e papà, con tanto di attrezzature
cinematografiche per non perdersi le recitine, maestri e autorità, si sono
riuniti nell’atrio della Scuola Primaria di Primo Grado per assistere alla
manifestazione che ogni anno fa da preludio alla premiazione vera e propria.
Striscioni, cartelloni, canzoni, poesie, testi: tutti inneggianti i valori
etici della vita che ognuno dovrebbe portare con sé, quali amicizia,
solidarietà, gioia, saper essere.

Erano presenti in prima fila: la famiglia Luparelli, il
dirigente della scuola media Francesco Filomena, il dirigente della scuola
elementare, Enzo Tardi, Matteo Pugliese. Mancava all’appello la presidente del
Comitato dei Genitori Turesi, nonché del consiglio d’istituto delle scuole
medie.

A fine cerimonie, spazio ai festeggiamenti riservati al
vincitore dalle maestre e dalla classe in cui Giacomo ha studiato fin’ora.
Memorabili i momenti in cui è stato acclamato dai suoi compagni con il coro “ti
vogliamo bene” e dalle letture dei suoi due amici più cari: uno, l’amico del cuore,
amico d’infanzia;  l’altro, bimbo di
carnagione nera, arrivato da poche settimane nella sua classe con cui ha subito
legato. Un momento davvero bello.

 

 

La scaletta della manifestazione

Classi prime: poesia “il Girotondo dell’amicizia”, canto “La
danza degli amici”

Presentazione della Prof.ssa Teresa Luparelli da parte del
Dirigente Scolastico

Intervento della Prof.ssa Teresa Luparelli

Classi seconde: poesia “solidarietà”, canto “amico stella”

Classi terze: poesia “il valore di un sorriso”, canto “il segreto
di un sorriso”

Classi quarte: drammatizzazione “il paese dei pozzi”, canto
“una nuova umanità”

Classi quinte: recitazione della “… a livella” di Totò,
canto “se il mio sole è tuo”

Premiazione dell’alunno da parte del Dirigente Scolastico e
dei Coniugi Luparelli

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