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Attualità

SS 172, PROGETTI RIMASTI IN CANTINA

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Esattamente un anno fa si parlava dei lavori presso la
statale 172, rinominata “statale dei trulli”, o peggio ancora, “statale della
morte”, per via della miriade di incidenti mortali che ha provocato negli anni.
Collega Casamassima a Locorotondo, patria delle simpatiche abitazioni famosi
per il tetto a punta fatto di “chiamcharelle”.

Il Sindaco, fu convocato dal prefetto di Bari, dott,
Carlo Schilardi, assieme all’assessore regionale ai lavori pubblici, Onofrio
Introna, e all’ingegner Claudio De Lorenzo, capo del compartimento Anasdi Bari.
Oggetto della riunione era appunto discutere sulla sicurezza della strada su
citata.

E nel Consiglio Comunale del 14 Maggio scorso, uno degli
ultimi dell’Amministrazione De Grisantis, venne approvato all’unanimità il tema
della riunione consiliare: “S.S. n° 172 “dei Trulli”. Lavori di
razionalizzazione delle intersezioni stradali e miglioramento degli standard d
sicurezza nel tratto della S.S. 172 dal Km 10+850 al Km. 28+500 Km. 10+900 –
intersezione con S.P. per Castellana. Variante
al Piano d Fabbricazione ai sensi dell’art.10 del D.P.R. n.327/’01”.

L’allora Assessore ai Lavori Pubblici, Emilio Ciccarone, illustrò la relazione che analizzava le
motivazioni per cui bisognava adottare con la massima urgenza tutti i provvedimenti
di competenza, propedeutici all’esecuzione dei lavori in questione, trattandosi
di interventi dettati da improcrastinabili motivi di sicurezza a salvaguardia
della vita umana.

Si ritenne opportuno, nella stessa deliberazione, di
dover approvare la necessaria variante
urbanistica al vigente P.di F., relativamente alle zone “D – agricole”
interessate dall’intervento di cui al predetto progetto, che assumono la definitiva
destinazione a “viabilità”.

Nello
specifico, la rotonda che la variante avrebbe previsto, doveva sorgere
all’intersezione tra la circonvallazione di Turi, Via Castellana e la
Turi-Putignano (nei pressi delle Cantine Coppi). Il progetto, poi, avrebbe
dovuto essere spedito all’Anas di Bari, per poi procedere con una gara
d’appalto che avrebbe consegnato i lavori entro l’autunno scorso.

Ad
oggi non si è più sentito parlare di questo progetto. Sarà che dal PDF siamo
passati al PUG (Piano Urbanistico Regionale), ma la “improcrastinabile
importanza” del progetto rimane attualissima.

Non
è finita qui. La rotonda è soltanto uno dei tanti accorgimenti di cui la
statale ha bisogno. Infatti, ce ne vorrebbero almeno altre tre dislocate nei
pressi di altri importanti incroci. Senza contare, inoltre, l’allargamento
della carreggiata a tre corsie, di cui da più di un decennio si vocifera. Veniva
tanto decantato anche all’epoca dei comizi elettorali per i “deputati di zona”;
anche quelle promesse sono rimaste disattese. Eppure, si parlava di un inizio
dei lavori nei mesi estivi dell’anno in corso.

L’importanza
di questi lavori è fondamentale; gli incidenti sono molteplici all’altezza
dell’incrocio. L’alta velocità è quasi sempre la causa degli inconvenienti. La
rotonda sarebbe uno dei migliori modi per evitare il continuo sopraggiungere
delle autoambulanze nei paraggi. E l’allargamento di una strada zeppa di dossi
e cunette che ostacolano la visibilità ridurrebbe i rischi di impatti in fase
di sorpasso.

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