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92 SANZIONI PER AFFISSIONE E VOLANTINAGGIO ILLEGALE. ARRIVANO LE RISPOSTE

Turi – Si sta sollevando un polverone in campo
“affissioni selvagge”, o semplicemente “affissioni”. Pare che il 19 aprile
scorso il Comandante della Polizia Municipale di Turi, Michele Cassano, abbia
rilasciato alcune dichiarazioni sulla G.d.M. Relativamente a questo articolo,
che non siamo riusciti a reperire, hanno espresso la loro il solito Biagio
Elefante, toccato particolarmente dall’argomento, e il segretario della sezione
locale dell’UDC, Leonardo Coppi. Quest’ultimo ci ha chiesto espressamente, tramite
mail, di pubblicare la lettera aperta della sezione tutta dell’UDC in risposta
alle dichiarazioni del Comandante, ringraziandoci anticipatamente della
pubblicazione. Di seguito vi proponiamo il testo:

“Egregio Comandante, ho letto Le sue dichiarazioni
apparse su “la gazzetta del mezzogiorno” del 19 aprile u.s., inerenti
l’affissione selvaggia dei manifesti che si starebbe verificando a Turi. Mi
permetta di spezzare una lancia a favore dei turesi, dissentendo pubblicamente
da ciò che Lei afferma perché quello che definisce “horror plein” non è
certamente un fenomeno che ha a che fare con questo paese. La realtà turese, io
la vivo 24 ore al giorno e da più di 35 anni, cosa che Lei non può annoverare
tra i suoi requisiti, quindi mi consenta di affermare anche a nome del partito
che rappresento, che ogni luogo pubblico di Turi non è il riflesso di una
pratica diseducativa e che ogni posto non testimonia l’uso incivile di
un’affissione selvaggia. Sicuramente siamo in presenza di una fotografia non
scattata.

La Sua
disamina, che tra le altre cose non so se potrebbe farla sui giornali, visto
che questa amministrazione si è dotata di un Assessore con delega alle
comunicazioni esterne che mi sembra defraudato del suo ruolo, fa percepire ai
cittadini che l’affissione incontrollata, sia una pratica regnante in un paese
che invece dovrebbe comunicare sempre più e meglio. Come fenomeno lo vedo molto
più circoscritto a scriteriati politologi, che ad una pratica diffusa, oltre
che per opera di aziende di formazione professionale che nulla hanno a che
vedere con i Turesi. Quindi dalle Sue dichiarazioni riportate nell’articolo
citato, si evince più un aspetto da “mazzolatore politico” che quello di un
dipendente del Comune di Turi al servizio dei cittadini e per i cittadini, tra
la gente e per la gente. Non voglio sembrarLe duro difensore di tutti i turesi,
ma fare di ogni erba un fascio e affermare che trattasi di una pratica diffusa,
mi è sembrato eccessivo.

Infine, il ruolo del “comunicatore” dei provvedimenti
efficaci e che producono efficienza, lo lasci ai politici e/o agli
amministratori, si preoccupi invece di dare l’esempio non affiggendo i
manifestini delle ordinanze, sull’intonaco ancora di fresca data delle facciate
delle abitazioni o sugli alberi (vedi foto n.d.r.), da dove i suoi agenti
effettuano la defissione dei manifestini abusivi. Queste non sarebbero
infrazioni amministrative, ma potrebbero configurarsi in un danneggiamento ad
una proprietà privata o al patrimonio pubblico che non potrà giustificare con le
classiche scusanti di “ordine e sicurezza pubblica”. La responsabilità sarebbe
di altro tipo e ben più grave. Inoltre, mi permetta di aggiungere, non è un bel
vedere per i forestieri e un bell’esempio da trasmettere ai cittadini se si
vuol migliorare l’immagine di Turi. Spero solo che tutto venga ricondotto alla
ragionevolezza e che ci sia stata solo qualche difficoltà di interpretazione o
comunicazione, nel comprendere una realtà non vera e nemmeno interiorizzata dai
cittadini.

Nel rispetto dei ruoli, Le auguro buon lavoro”. Firmato Dott.
Leonardo Coppi, Segr. UDC Turi

E come poteva mancare la risposta a un tema così caro a
Biagio Elefante, amante di mettere letteralmente in piazza i propri pensieri
tramite manifesti scritti a mano? Non è mancata, infatti. Ecco il testo
dell’ennesimo manufatto, finalmente in accordo con qualche altro cittadino.

“Il Comandante (della Polizia Municipale Michele Cassano)
fa pubblicare sulla Gazzetta i resoconti delle sanzioni per i manifesti che
secondo lui riempirebbero in modo “selvaggio” i muri di Turi, i pali della
luce, gli impianti tecnologici. In verità a Turi non c’è mai stato e non c’è
niente di selvaggio, a parte qualche volantino pubblicitario per terra ogni
tanto, ma molto meno che in altri paesi. Quello che di selvaggio è invece
continuamente sotto gli occhi di tutti è la scandalosa affissione della
segnaletica stradale ordinata da lui sui muri privati senza autorizzazione, in
violazione dello stesso regolamento da lui predisposto), sugli alberi, sulle
cassette degli impianti del gas metano (in violazione dello stesso codice che
prevede anche per la segnaletica temporanea le stesse collocazioni, dimensioni
e caratteristiche di quella permanente.

In offesa della stessa intelligenza comune dal momento
che l’utente guarda il segnale laddove esso deve essere posizionato non va
certo (né vi è tenuto) a leggere quello che c’è (ma non ci potrebbe essere) sui
muri e soprattutto per il fatto che sui segnali selvaggi del nostro comandante
non c’è neanche scritto a quale via e da qualche a quale civico è riferito il
divieto di sosta e circolazione”. Ora tocca a noi, dire la nostra. Parlammo di
questo argomento nel numero del 18 aprile scorso, descrivendo l’operato dei
Vigili Urbani che avevano messo in atto un’azione repressiva contro le
affissioni, ma soprattutto contro il volantinaggio occulto e invasivo. Ce
n’eravamo lamentati tempo addietro proprio su queste pagine. Concludemmo
l’articolo spiegando che “il Comune di Turi ha beneficiato di un duplice
risultato. Primo, la pulizia delle strade, e della sua estetica più in
generale. Secondo, il considerevole incremento delle entrate. Basti pensare che
per ognuna delle 92 sanzioni, ad ogni verbale corrisponde una multa pecuniaria
variabile tra i 370 (per violazioni al codice della strada) e i 412 € (per
violazioni al regolamento comunale sugli impianti pubblicitari)”. Non capiamo
quale dei due rappresenti un problema, l’uno o l’altro obiettivo
raggiunto/ottenuto. Strade più pulite? Benissimo. Degli altri paesi ci
interessa meno. Entrate cospicue? Ottimo. Il Comune ne ha bisogno. Troppo. Quel
qualcuno che dovrebbe lamentarsi sono gli stessi multati, qualora abbiano
subito ingiustamente delle sanzioni. Ma se fossero rimandati a casa tutti i
reclami, ci lamenteremmo ancora?

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