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POLEMICHE SUI CONTI: “EMESSE FATTURE FASULLE”

Ieri sera presso i capannoni della Cooperativa
l’Ortofrutticola si è tenuta la prima importante riunione tra soci nel
post-fiera. Una cooperativa che oggi vale dieci volte quanto poteva valere
appena un mese fa. Non tanto per il valore in sé, quanto per l’utilità che
potrebbe avere per il Paese. Tutto questo grazie alla Fiera campionaria
svoltasi dal 28 marzo al 6 aprile scorso. La gente ha riscoperto dopo una vita
di avere un luogo adatto a qualsiasi tipo di evento, manifestazione e chissà
cos’altro. Basti pensare che sono arrivate proposte per svolgere lì il mercato
settimanale, il mercato delle ciliegie (che anche per quest’anno si svolgerà
presso Largo Pozzi). Altri ancora, forse più fantasiosi, vedrebbero lo
spiazzale della cooperativa adatto ad ospitare i Luna Park delle feste paesane
e, addirittura, a far giungere lì il Carro di Sant’Oronzo nella famosa processione
del 26 Agosto. Ci sembra il colmo.

Ora è tempo di Ciliegie. Stanno per arrivare. Quelle che per
diversi anni di fila sono arrivate persino in Parlamento.  L’attesa si fa sentire. L’ansia degli
agricoltori è alle stelle. In un ambiente più pulito, ma tipicamente agricolo,
circa 120 uomini, alla faccia della parità dei sessi, hanno avuto l’opportunità
di dibattere sull’annata appena trascorsa e sui futuri impegni della
Cooperativa. Una piccola parte se si pensa ai circa 500 soci iscritti
all’associazione agricola. Il presidente della stessa, Franco Colaprico, con
l’aiuto del ragioniere Biagio Di Lauro, hanno letto le relazioni riguardanti il
bilancio 2007 e il bilancio di previsione dell’anno corrente. Lunghe,
interminabili, le liste di spese, entrate ed uscite, lette dai due relatori
della rimpatriata. Numeri su numeri che per molti avranno significato poco. C’è
da giurarci. Anche il più abile dei matematici avrebbe avuto difficoltà a
ricordare quanto esposto. Sta di fatto che all’unanimità meno due, le relazioni
sono state approvate. Uno dei due votanti contro è stato, nientepopodimenochè
Giovanni D’Addabbo, storico e pluriennale presidente della Cooperativa fino
all’anno scorso. La lunga diatriba nata tra lui e l’attuale Presidente, ha
avuto come oggetto l’impossibilità data da Col aprico, nei confronti di
D’Addabbo di prendere la parola prima della votazione del bilancio 2007. una
strana formula adottata dall’attuale Presidente. È come se in Consiglio
Comunale la minoranza fosse costretta a dire la propria prima di votare.
Pesanti, forti, le accuse scagliate contro Colaprico: “Quest’anno è stato un
fallimento, avete solo fatto carte false e preso in giro i soci”. Ad avvalorare
le tesi dell’ex presidente, un altro socio, che ha fatto accuse ancora più pesanti
del primo: “Avete emesso fatture false per far quadrare i conti”. Un’acusa
pesante, e se ne è assunto tutte le responsabilità a gran voce. Di contro, il
Presidente attuale, non ha voluto sentire ragioni, ha chiesto con calma
olimpica di terminare le sue comunicazioni (durate circa mezz’ora, prima di
dare libero sfogo ai due. Niente di nuovo, perché gli interventi erano stati
già urlati ai presenti durante le fasi su citate. Molti, stufi dei battibecchi,
sono andati via della fine del dibattito.

A detta di molti membri di vecchia data della Cooperativa,
quella di ieri è stata una delle sedute più accese di sempre. Non vorremmo
sembrare troppo drastici, come tutti i giornalisti sanno fare, ma c’è mancato
poco che potesse scoppiare una rissa.

Franco Colaprico ha infine fatto notare che, quello passato,
è stato un anno caratterizzato da un bilancio chiuso positivamente. “L’Anno
scorso invece la cooperativa  aveva un
buco di 20.000 €”.

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