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Politica

ABROGATE LE AGEVOLAZIONI ICI PER CENTRO STORICO,

Opposizione: ”non
bisognava eliminare le agevolazioni” 

Nello scorso consiglio comunale il Vicesindaco ha presentato
le manovre per il bilancio 2008. I movimenti finanziari applicati scatenanti i
primi botta e risposta tra maggioranza ed opposizione,  sono stati gli annullamenti delle
agevolazione del pagamento ICI in queste circostanze: tutti gli immobili siti
in zona A (centro storico) della categoria C1 (attività commerciali), gli
immobili destinati a bed & breakfast e affittacamere e gli immobili per i
quali è prevista, per legge, la bonifica dell’amianto. In completo disaccordo i
consiglieri di minoranza: Gianfranco D’Autilia, Tina Resta e Pietro
Risplendende.

“Non sono d’accordo. Si tratta di un problema di strategie e
di programmazione. Non si puo’ continuare a dire “vedremo, in seguito” ecc… Il
nostro comune non ha strategie che partono da attività commerciali. In questo
modo non valorizziamo il centro storico, ormai rimasto indietro rispetto ai
paesi limitrofi”. Con queste parole D’Autilia ha mostrato il proprio dissenso,
cercando di carpire dalla maggioranza “verso quale asse cittadino” voglia
spostare l’economia. “Pensare di dover ricavare poche migliaia di euro puntando
sulla cattiva fede di chi fitta i locali commerciali per poi pagare meno ici, o
pensare di fare richiesta per un bed & breakfast per avere agevolazioni, è
un chiaro segno di non voler far sviluppare questi settori”. Dopo il
consigliere dell’Italia dei Valori, anche la consigliera Resta ha dichiarato di
essere contraria a queste decisioni. “è una scusa quella di voler semplificare
il lavoro dei funzionari e degli uffici. Un organo politico sceglie per il Paese,
anche se ostacolano la semplificazione della burocrazia. L’importante è che
l’obiettivo che venga raggiunto”. Con queste agevolazioni la somma ricavata in
più è di soli 10000 euro (come ha fatto notare il ragioniere comunale Francesco
Faustino), e secondo la Resta
“Non rappresenta una somma che possa giustificare un messaggio negativo per la
propria cittadinanza. Togliere le agevolazioni significa dare un segnale”.
Infine, ha concluso il suo intervento concentrandosi sul problema amianto e bed
& breakfast: “Se qualcuno bonifica l’amianto del proprio stabile, sarebbe
più opportuno controllare che non lo getti nelle campagne, piuttosto che
insinuare che la nostra gente punti a queste agevolazioni disfacendosene in
maniera non legale. Inoltre, il bed and breakfast deve essere agevolato se si
vuole favorire uno sviluppo dell’agriturismo”.

Il dott. Risplendente, rappresentante del Partito
Democratico in consiglio, si è soffermato sulla questione amianto
ricollegandosi all’incontro sui tumori tenutosi qualche giorno addietro:
“Perchè dopo aver organizzato un bell’incontro sulla prevenzione dei tumori e
il rapporto con l’inquinamento ambientale, non diamo agevolazioni per disfarsi
dell’amianto? Al contrario si preferisce la bonifica ambientale? Peggio questa
spesa che le agevolazioni per lo smaltimento dell’amianto. Cosi il comune dichiara
di non entrare nel campo della prevenzione. Non serve fare i convegni se non
c’è un seguito. La prevenzione si avvera attraverso queste agevolazioni, che
fungono come sensibilizzazione della gente. Non basta pubblicizzare. In tutti i
modi si deve puntare a far capire che la prevenzione serve, e lo smaltimento
dell’amianto è uno dei tanti modi”.

 

Claudio Spada, il Levante 

 

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