TEMPO DI BILANCIO ANCHE PER LA FIERA CAMPIONARIA.

CONCLUSA DA 4 GIORNI, SI CONTINUA A PARLARE DELLA FIERA
PARCHEGGI E PAGAMENTI I PROBLEMI MAGGIORMENTE RISCONTRATI
“Un successo ben oltre le aspettative”. Con queste parole
l’assessore Modesto Cazzetta si è espresso riguardo
conclusa. Se aprile è tempo di bilancio per quasi tutti i Comuni d’italia, a
Turi abbiamo un secondo bilancio da analizzare: quello della Fiera. Stando ai
resoconti degli ingressi a pagamento nei week-end, è facile stimare che
nell’arco di tutto lo svolgimento della manifestazione si siano mobilitate
almeno 15mila persone. Dal 28 marzo fino a domenica scorsa, 10 giorni di
ininterrotta affluenza. La fonte principale per richiamare così tanta gente è
stata la pubblicità: televisioni locali, radio, testate giornalistiche, il classico
passaparola, senza dimenticare l’ottima scelta di tappezzare tutta la provincia
con cartelli fosforescenti richiamanti date e orari, in prossimità degli incroci
principali. L’amministrazione ha patrocinato la fiera e si è dichiarata
contenta dell’affluenza ottenuta. Gli artefici della riuscita e della messa in
opera sono moltissimi. In particolare, citiamo: l’amministrazione, nelle
persone del Sindaco, Enzo Gigantelli, e l’assessore al Marketing territoriale,
Modesto Cazzetta; Franco Colaprico, presidente della Cooperativa
l’Ortofrutticola ospitante gli stand delle aziende partecipanti, insieme a
tutto il direttivo. Non meno importante è stato l’apporto dei due collaboratori
Stefano Dell’Aera e Alma Cassotta, aiutanti tuttofare, in grado di organizzare
eventi, gestire le adesioni selle ditte, metter su una campagna pubblicitaria di
primo livello. Tutti insieme, appassionatamente, collaboratori per circa due mesi
per riportare all’antico splendore i capannoni della Cooperativa. Più di
trent’anni sono passati dalla posa della prima pietra, e gli artefici di quel
prodigio, di
quadri al coperto e quasi 9000 allo scoperto, inconsciamente fecero su una gran
cosa per Turi. Rimane inconcepibile che in questi anni non sia stata
valorizzata per il suo potenziale. Per fortuna, dopo l’exploit della Fiera, le
richieste di usufruire di questo “ben di Dio” fioccano a destra e a manca: c’è
chi vorrebbe ripristinare il mercato delle ciliegie; altri vedrebbero bene lo
spostamento del mercato del venerdì proprio al coperto dei capannoni; altri
ancora vorrebbero fosse utilizzata come area per ospitare il luna-park durante
le feste della Madonna Addolorata e di Sant’Oronzo. Insomma, tutte attività che,
fino ad ora, o fino a qualche anno fa, si sono svolte presso Largo Pozzi. Se
così fosse, finalmente, il “pallino” di Gigantelli di trasformare L.P. in
un’area verde, pedonale, fruibile ai bambini in totale sicurezza, potrebbe
concretamente prendere corpo. Aspetti positivi? Tantissimi:
commercianti che hanno scommesso sulla sua riuscita, ha incoraggiato forestieri
e turesi, che difficilmente varcano l’uscio di casa, ad avventurarsi in una
passeggiata verso gli stand. Cosi, anche chi non ha affittato gli stand, ha
beneficiato del movimento creatosi durante i dieci giorni. Molti commercianti
di Turi hanno ammesso di essere stati un attimino troppo scettici nel dare
fiducia a questa fiera e promettono di essere presenti l’anno prossimo. Si,
perché un tale successo ci fa pensare all’inizio di una avventura che verrà
ripetuta negli anni futuri.
Insieme ai vantaggi e alle parole positive, la fiera porta
con se qualche parere negativo e aspetti da rivedere sin dalla prossima
edizione. Innanzitutto, il pagamento di 2€ durante i week-end per accedere alla
Fiera ha infastidito e stranito non pochi. Qualcuno avrebbe preferito che si
pagasse 1 solo euro qualsiasi fosse il giorno di visita. Altri invece, forse,
più razionalmente, hanno ritenuto opportuno che si procedesse in questo modo al
fine di garantire una sorta di “assicurazione” per gli organizzatori, qualora
il nuovo evento si fosse rivelato un flop. Ma non lo è stato. Da una brevissima
indagine, abbiamo notato che quasi all’unanimità, i nostri intervistati si sono
lamentati della gestione dei parcheggi. In effetti, l’intasamento della zona è
stato notevole, ma, infondo, gradito. Per i prossimi anni bisognerà gestire
meglio la zona abitata in modo tale da distribuire equamente, nelle traverse di
via Sammichele, le automobili, senza ingolfare l’asse viario principale. Un’altra
soluzione, mancata quest’anno, sarebbe quella di raggiungere un accordo con il
vicino proprietario di un grande spiazzale, capace di ospitare numerosissime
vetture. I commercianti, dal canto loro, ci hanno fatto notare un ulteriore
aspetto da rivedere: la sorveglianza notturna dell’area dedicata agli stand.
Alcuni di loro hanno lamentato furti di materiale, soprattutto negli stand con vendita
al dettaglio.
Complessivamente,
per uno dei meno frequentati e movimentati della Provincia, aver creato un
simile movimento non può che essere motivo di orgoglio per gli organizzatori.
C’è solo da limare qualche piccolo dettaglio e… auguri per il prossimo anno!