PIU” IRPEF. PIU” TARSU. AGEVOLAZIONI ICI QUASI TUTTE ABROGATE.

CONSIGLIO COMUNALE SU LAVORI PUBBLICI E BILANCIO REVISIONALE
2008
IL DEFICIT DA SANARE AMMONTA A 1 MILIONE E 300 MILA €

“QUELLO CHE VIENE CHIESTO OGGI AI TURESI SARÀ
RESTITUITO IN TERMINI DI MANUTENZIONI”
Pochi numeri. Molte parole. Molti programmi. Molti
propositi. Poche incertezze. Questi i cinque punti sui quali punta
l’amministrazione all’amministrazione del bilancio. Dopo un anno di mandato,
fatto di botta e risposta sulla carta stampata, di deficit, di ammanchi, di
casse vuote, ora si fa sul serio. Si punta a risanare i deficit attualmente
esistenti e a portare il bilancio ad una situazione di equilibrio entro la fine
del mandato dell’Amministrazione Gigantelli. Durante il Consiglio Comunale di
ieri, proprio come fanno i programmi televisivi, all’ultimo momento si è
cominciato a parlare di bilancio. Il punto più atteso. E mentre siamo qui a
scrivere l’articolo, probabilmente minoranza e opposizione se le stanno dicendo
di santa ragione su quanto vi andremo a spiegare più avanti. Qualcuno potrà
dire che siamo quelli che scrivono gli articoli senza ascoltare tutti gli interventi,
ma siamo anche tenuti a portare avanti il nostro compito di articolisti. Per
questo ci scusiamo anticipatamente se mancheremo nel citare ulteriori
virgolettati dei consiglieri che hanno rpeso la parola. Nell’uscita di
quest’oggi ci dedicheremo ad enunciare tutti gli interventi propositivi di
bilancio e di programmaticità fatti dai membri della maggioranza. Nei giorni
successivi prenderemo a cuore, invece, le contro risposte della minoranza e
anche degli ex amministratori. Non ce ne vogliano i secondi per l’ordine scelto.
Il deficit strutturale fatto notare dalla relazione letta
all’apertura dell’argomento “Bilancio” dal vice Sindaco, Franco D’Addabbo,
ammonta a 1 milione e 300 mila euro. Una somma che è impensabile sanare in un
unico anno data la proporzione esagerata tra deficit e bilancio nel suo
complesso (circa 6 milioni). Egli ha dichiarato l’intento dell’Amministrazione
di agire diversamente da come è avvenuto nel corso degli ultimi anni:
provvedimenti “tampone”, quindi provvisori, che non hanno mai avuto la capacità
di sanare in via definitiva questa condizione di deficitarietà. Anzi, stando
alla relazione, questi veri e propri espedienti contabili (fatti attraverso
accertamenti una tantum, operazione BOC a tasso variabile, che attualmente grava
come un macigno con i suoi 700 mila euro si spesa oneri di urbanizzazione, ecc),
hanno lasciato invariata, se non addirittura aggravato, la già precaria
situazione finanziaria dell’Ente. Infatti le decisioni finora prese non hanno
ancora portato al completo conseguimento delle entrate stimate ed ascritte in
Bilancio a titolo di previsione e, di fatto, hanno prolungato la situazione
debitoria dell’Ente.
Attraverso un puntuale taglio delle spese correnti sono
stati recuperati circa 300.000,00 €.
La manovra finanziaria 2008 per Turi ammonta, al netto dei
suddetti tagli, perciò, a circa 1 milione di euro: somma da coprire con il
ricorso agli strumenti normativi a disposizione.
Legge Finanziaria
le entrate derivanti dagli oneri di urbanizzazione per finanziare le spese
correnti del bilancio fino al 2010. Per cui, per il corrente anno, circa 500
mila € potranno essere usati per tale scopo. Per la rimanente parte: 250 mila €
riverranno da consolidamenti dei trasferimenti erariali dello Stato e
dall’attualizzazione delle posizioni ICI, mentre gli ulteriori 250 mila € è
necessario ottenerli attraverso la capacità impositiva dell’Ente facendo
ricorso alla leva tributaria. E quindi aumento delle tasse. Queste le ragioni
per cui si è deciso di aumentare la aliquota dell’addizionale IRPEF (Imposta
sul Reddito delle Persone Fisiche) comunale di un + 0,3%, aliquota che dallo
0.1 allo 0.4 del corrente anno. Quantificato, questo aumento comporterà una
spesa di 75 euro lordi l’anno. Altri 70mila euro saranno ricavati dal comune
grazie all’adeguamento della TARSU (tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi
urbani) in rispetto dell’obbligatorio adeguamento ISTAT.
Trattasi non di una manovra una tantum e fine a se stessa,
ma dell’inizio di un processo di risanamento definitivo della condizione di
deficitarietà strutturale del bilancio del comune di Turi.
Tutto ciò, al fine di “scongiurare il rischio di non poter
garantire ai cittadini la normale amministrazione per il prevedibile
esaurimento della disponibilità degli oneri di urbanizzazione e del loro
possibile utilizzo”.
Oltre a questi interventi, l’amministrazione ne ha previsti
altri all’interno della manovra di risanamento, i cui frutti si vedranno negli
anni a venire: la rivisitazione di tutti i contratti in essere (es. AQP, Enel,
Italgas, ecc); la dismissione di alcuni
immobili comunali che per natura e destinazione risultano non adeguatamente
utilizzati; l’adeguamento e la razionalizzazione degli impianti di pubblica
illuminazione. A proposito di ICI, un ulteriore incremento delle entrate
comunale sarà costituita dall’abrogazione delle agevolazioni per tutti gli
immobili siti in zona A (centro storico) della categoria C1 (attività
commerciali), immobili destinati a bed & breakfast e affittacamere e gli
immobili per i quali è prevista, per legge, la bonifica dell’amianto. L’unica
agevolazione che resterà immutata (anche inferiore al 4 per mille) per gli
immobili con effettivi impianti fotovoltaici per la produzione di energia ad
uso domestico. Tali agevolazioni alleggeriranno il costo della tassa sugli
immobili per tre anni. Qualsiasi altra fonte di energia rinnovabile porterà
invece, ad una agevolazione protratta nei cinque anni post-istallazione.
La
programmazione del triennio trova la sua motivazione primaria nel garantire
all’Ente maggiore autonomia finanziaria. E’ stata quindi programmata una
politica tributaria e tariffaria che consenta di conseguire entrate certe sulle
quali fondare altrettante sicure politiche di sviluppo, nell’obiettivo di far
fronte a una politica che, a livello nazionale e regionale, destina sempre meno
risorse agli Enti Locali.
Ma oltre
alle entrate, un bilancio è fatto di tagli e di risparmi. Sin dal corrente anno
l’amministrazione intende avviare un procedimento di riduzione stabile della
spesa corrente attraverso una operazione di estinzione parziale anticipata del
debito che dovrebbe dare i suoi frutti sin dal bilancio del prossimo anno. In
questa cornice, diventa prioritaria la pianificazione strategica quale
strumento che consenta l’accesso ai finanziamenti europei 2007-2013, previsti
dal Piano Strategico Metropolitano BA2015: Piano Strategico per il
quale, a partire dal corrente bilancio, viene avviata, in convenzione con gli
altri 30 comuni della provincia, una attività volta a porre le fondamenta dello
sviluppo economico dell’area vasta nel medio-lungo periodo.
Inoltre, punto sul quale gli occhi di molti sono rimasti
sbarrati, il vicesindaco ha dichiarato una volta per tutte la massima priorità dell’adozione
di strumenti pianificatori dei quali l’Ente è sempre stato privo: P.U.G., Puano
Urbanistico Regionale ed alla attuazione definitiva del PIP (Piano Insediamenti
Produttivi).
Come già detto dal nostro giornale, il fondamento sul quale
si baserà la definizione del PUG sarà la compartecipazione di tutta la
cittadinanza, affinché esso risulti condiviso, efficace e modificabile nel
tempo. Per tanto il PUG sarà sfruttato come strumento urbanistico “aperto”,
flessibile e in continua evoluzione. Per quanto riguarda la zona PIP,
all’interno di questo nuovo PUG, dovrà diventare una struttura riconoscibile e
in grado di contribuire allo sviluppo economico del paese, diventando un punto
di riferimento territoriale per le aziende (soprattutto le P.M.I.), divenendo
ulteriore motore di sviluppo locale. Purtroppo, a tal proposito, va ricordato
l’intervento dell’assessore ai lavori pubblici, Giuseppe Denovellis, citante la
mancata possibilità di ottenere finanziamenti dal PIT pari ad 1 milione di euro
per via di un progetto che deve ancora essre approvato del tutto.
Proseguendo, l’assessore alle finanze e alla pianificazione
territoriale, ha spiegato che il Comune si sta dotando inoltre di un Sistema
Informativo Territoriale (S.I.T.) da costruire in sinergia con quello
regionale. Il tutto, senza prescindere dal necessario processo di
riorganizzazione delle risorse strumentali e umane dell’ente che costituiscono
la base di partenza per qualunque processo di innovazione.
A conclusione della relazione, D’Addabbo, a nome di tutta la
maggioranza, ha voluto affermare con vigore che il “Bilancio 2008 rappresenta
un bilancio di verità, di responsabilità e di risanamento, per quanti hanno
acuore la reale crescita della collettività. Un bilancio che responsabilizza amministratori
e cittadini su un punto fondamentale: la qualità della vita nel nostro paese e
l’utilizzo corretto delle risorse. Insomma, quello che viene chiesto oggi ai
turesi sarà restituito in termini di manutenzioni, di servizi ed utilità
sociale. Questi benefici saranno sempre più evidenti ed apprezzati in futuro”.