TUTTI SUL PEDIBUS PER ANDARE A SCUOLA… E TORNARE

Torniamo dopo un paio di mesi a parlare di scuola dopo le vicende complicate della soppressione di un pulmanino scolastico. Questa volta, menomale, con una simpatica, interessante ed utile iniziativa che porterà giovamento a tutti coloro che aiuteranno a portarla a compimento: l’istituzione di un pedibus (o piedibus, come lo chiamano in altri comuni d’Italia). Tra pochissimo “circolerà” per le vie di Turi un “pulmino” che viaggia come i curiosi mezzi preistorici dei Flintstones… con i piedi. ‘Pedibus’ non è il classico scuolabus giallo, infatti non ha le ruote e nemmeno tutto il resto, ma accompagnerà lo stesso i bambini a scuola… un passo dopo l’altro, come un millepiedi gigante. Il tutto nelle fasce orarie in cui studenti e genitori si accingono a recarsi a scuola e tornare a casa: nello specifico dalle 7.30 e alle 8.30 e dalle 13.10 alle 14.00. in questo modo verrà permesso a tutti i ragazzini che non possono essere accompagnati dai genitori, perché impegnati con il lavoro, o che vogliono andare a piedi da soli, di raggiungere la scuola e tornare a casa in maniera del tutto sicura.
Il Piedibus presta servizio tutti i giorni, con qualsiasi condizione climatica, secondo il calendario scolastico. I bambini si fanno trovare alla fermata per loro più comoda indossando una pettorina ad alta visibilità. Se un bambino dovesse ritardare sarà responsabilità dei suoi genitori accompagnarlo a scuola. Il Piedibus è sotto la responsabilità di due adulti: uno “autista” ed uno “controllore”. L’adulto “controllore” compila un “giornale di bordo” segnando i bambini presenti ad ogni viaggio.
Anche i bambini che abitano troppo lontano per raggiungere la scuola a piedi possono prendere il Piedibus, basterà che i genitori li portino ad una delle fermate. I genitori responsabili di ogni singolo Piedibus, ne garantiscono l’avvio e il mantenimento. Verranno studiati a tavolino un numero variabile di fermate: seguendo i tragitti segnati con strisce gialle si incontreranno altre fermate, indicate da cartelli, che permetteranno la sosta e il ricongiungimento con altri gruppi di bambini. Ogni dieci bambini ci saranno due maestre, o accompagnatori volontari, in modo tale da poter gestire con tranquillità ogni situazione di attraversamento pedonale. Ogni percorso potrà essere indicato con colori diversi; ogni gruppetto di alunni potrà decidere di identificarsi con una squadra. Sarebbe bello che oltre ai genitori, venissero messi alla prova in questa avventura anche i nonni. Insomma, un progetto che si costruirà sulla fantasia e su poche norme da rispettare.
I punti a favore sono molteplici e nessuno di essi trascurabile: l’occasione di fare movimento ogni mattina e prima di pranzo rappresenterà un ottimo toccasana per la società turese I pediatri ci insegnano che mezz’ora di cammino al giorno basta ad assicurare il mantenimento della forma fisica durante la crescita ed è in grado di prevenire molte gravi malattie croniche. Accontentiamoli e facciamoci del bene. Nello stesso tempo, come una partita di calcio, i bambini potranno socializzare e fare nuove amicizie. Si imparerà a circolare: gli attraversamenti perdonali, il rispetto della segnaletica, la conoscenza delle norme della strada fungeranno come materia aggiuntiva a quelle scolastiche (educazione civica e stradale). Di sicuro non ci sarà da annoiarsi come le classiche materie italiano, storia e geografia. Inoltre, si otterranno altri effetti benefici: maggiore conoscenza del proprio paese creando appositamente percorsi che prevedano il passaggio davanti a monumenti e piazze turesi; la riduzione massiccia dell’inquinamento, prodotto da tutte le automobili che vengono impiegate per il trasporto alunni nei soliti orari, e l’aumento dell’autostima dei bambini che con allegria diventeranno più sicuri e meno prigri. Per dirne una, in questi giorni un’importante canale televisivo nazionale sta passando uno spot in cui un bambino nero dice di camminare per quattro silometri per prendere l’acqua per la famiglia. I nostri bambini farebbero molta meno strada (in appena venti minuti si percorre l’intero paese), e imparando a preparare la cartella il giorno prima con i libri giusti per ogni lezione, si irrobustiranno col tempo. Come si diceva in un incontro sulla pedofilia qualche giorno fa, “paradossalmente sono proprio i genutori che per proteggere i propri figli contribuiscono ad aumentare i pericoli e il degrado dell’ambiente”. Promuovere l’andare a scuola a piedi è un modo per rendere la città più vivibile, meno inquinata e pericolosa. Dobbiamo cominciare a cambiare le nostre abitudini e il Piedibus ci consente una scelta semplice ed efficace.
Infine, non ultimo in ordine di importanza, il problema dell’assalto delle scuole da parte dei genitori sarà quasi completamente risolto: niente più automobili che congestionano l’intera zona di inutile traffico.
La commissione che si sta occupando del pedibus è composta da amministrazione, rappresentata in questo caso dall’Assessore alla Polizia Municipale, all’ambiente e alle risorse umane Teresita De Florio e dal vicesindaco Franco D’Addabbo, dal comandante della P. M. Michele Cassano e dal comitato dei genitori turesi. Tutti insieme, si sono riuniti in Sala Giunta per cominciare a pensare a come metter su un’iniziativa del genere. Verranno analizzate tutte le diverse ipotesi che chiunque potrà proporre alla commissione e nessuno si dovrà sentire obbligato a farvi partecipare i propri figli. Speriamo che sia una adesione unanime.