Archivio Turiweb

La Voce del Paese – un network di idee

Attualità

LE CASE CONTINUANO AD AFFIORARE COME FUNGHI IN PERIFERIA

 

 

 

Prezzi più bassi di tutta la provincia per acquisti e affitti

in 10 anni si arriverà a 15000 abitanti

L’aumento demografico che il nostro paese ha vissuto negli ultimi 150 anni è stato graduale e piuttosto regolare. Tuttavia, le numerose stime di politici, e di “semplici” persone che amano guardarsi intorno, dicono che nel prossimo decennio la popolazione turese potrebbe subire un’impennata di circa 4mila unità. Un vero boom se analizziamo l’aumento di circa 500 persone ogni decennio (fonte wikipedia).

Cosa dicono i Turesi di questa situazione? Siamo sicuri che si abbia voglia di accogliere 4000 forestieri? La paura di fare la fine dei paesi come Valenzano, Capurso o Triggiano, tutti del filone barese, pieni di palazzine senza più uno spazio verde è davvero tanta. Per non parlare delle dicerie sulla gente che verrebbe qui: “solo delinquenti”! Speriamo non sia così e che se l’aumento dovesse davvero verificarsi, che il paese sia pronto ad affrontare una simile situazione.

Ma a cosa è dovuta questa situazione (positiva o negativa, è difficile dirlo)? Ad un mercato del mattone che non fa più sconti a nessuno; ad una provincia nella quale il nostro paesino emerge per avere il mercato immobiliare più a “buon mercato”; ad una edilizia forsennata che per risanare i costi amministrativi ha concesso a destra e a manca la possibilità di costruire. Più a grandi imprenditori che a piccoli proprietari. Basta spostarsi di 10 km dal centro cittadino per ritrovare prezzi doppi rispetto a quelli che vengono richiesti per appartamenti nel centro urbano turese: appena 1300€ al metro quadro. A favorire i bassi costi è soprattutto, come già detto, la variegata possibilità di scelta e la concorrenza sfrenata delle varie imprese che ormai hanno tappato ogni macchia verde rimasta tra una casa e l’altra (esempio lampante è il boschetto situato dietro la caserma dei carabinieri, che ormai conta pochissimi alberi). Ai bordi periferici case su case, impalcature e grù dominano la scena. Una veloce approssimazione può farci calcolare che sono circa mille gli appartamenti che di qui a pochi anni potrebbero ospitare nuove famiglie. Senza dimenticare le abitazioni in buono stato, da ristrutturare, e di quelle già pronte per essere fittate ad un mercato che per l’80% arriva dall’esterno dei confini comunali. In questi casi, alla modica cifra di 500€ puoi portare “a casa” 200 e passa metri quadri di abitazione. Una rarità se proviamo a spostarci nelle vicinissime Conversano o Castellana dove agli stessi prezzi si può puntare solamente a dei bilocali.

A trattenere la sferzata della popolosità c’è il caro-vita, o meglio, il caro-mutui. Fortunatamente o disgraziatamente, a seconda se ci si immedesima nei panni di un cittadino che ormai conosce tutti o  di un costruttore che ha ormai monopolizzato interi quartieri periferici. Sempre più cari, a tasso variabile, trentennali, hanno bloccato un pochino il mercato. A controllare il mercato ci pensano le cinque agenzie immobiliari, costrette molto spesso a rimandare “a casa” i clienti per il non possesso dei requisiti minimi al fine di richiedere un prestito bancario. “Tutti cercano casa, ma pochi possono permettersela”, ci spiega un dipendente di una delle agenzie turesi. Purtroppo, sul fattore mutui grava la questione del doppio stipendio familiare: spesso uno dei due è in nero e non potendo fare carte false per aggiudicarsi un mutuo la scelta ricade dall’acquisto all’affitto. Insomma doppia penalizzazione. Gli unici che per forza di cose devono, invece, adeguardi alle leggi del mercato sono i costruttori. È più che evidente da quello che abbiamo detto che case di 140 metri quatri non può permettersele la maggior parte della popolazione. Tanto vale costruirne due al posto di una, garantendo i servizi primari a costi moderati, puntando anche al risparmio dei costi di manutenzione, pulizia e tasse comunali. Tuttavia, al buon senso dei costruttori, prevale la legge globale che vede i prezzi delle case aumentare. Così, anche a Turi, piano piano, rispetto ai tempi delle lire, i prezzi sono più che raddoppiati. “Beato chi ha chiesto un mutuo in lire, altro che terno al Lotto!” Ma se si continua così chi acquisterà le case? “Nessuno”. Rimarranno tutte disabitate. Di affitti non se ne parlerà visto che, “a queste condizioni tanto vale sobbarcarsi di un mutuo che alla fine ti dà una proprietà in mano”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *