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Politica

ASPETTANDO LA GIUNTA, FIOCCANO LE IPOTESI

 

 

 

Il ritardo potrebbe dipendere dalla situazione politica nazionale

Interessante vedere la posizione dell’UDC in consiglio

 

Da dodici giorni non si hanno più notizie ufficiali sulle intenzioni del Sindaco riguardo il rimpasto della giunta. Deleghe azzerate dopo la defenestrazione dell’assesora alla cultura Dina Spada, e quelle che avanzeremo in seguito sono solo ipotesi e voci trapelate da qualche paesano.

La divisione in due gruppi della maggioranza sicuramente è una delle questioni che ha tenuto in bilico le scelte di Enzo Gigantelli fino ad oggi: UDC e Pdl, uniti in una coalizione di centro-destra. Tuttavia, stando alle decisioni a livello nazionale dei vari partiti e dei principali esponenti, Casini e Berlusconi, difficilmente non si avranno ripercussioni anche nella gestione dei membri politici a disposizione del Sindaco. Il Leader udiccino ha deciso di correre da solo verso le elezioni politiche di Aprile non accogliendo l’invito del Cavaliere di stare tutti nella stessa barca. Gli udiccini turesi sono Modesto Cazzetta, Giampiero Luisi e il Vicesindaco Franco D’Addabbo. Un bel problemone insomma. Difficile pensare che il Sindaco possa cambiare il suo braccio destro a favore di qualche altro assessore. Meno difficile sarà pensare che gli altri due esponenti di centro rimangano ligi alla coalizione di cui fanno parte tutt’ora.

Analizziamo ora gli attuali incarichi da gestire e a chi potrebbero essere assegnati.

Delega all’urbanistica e pianificazione strategica: il Sindaco durante la costituzione dela prima giunta ufficiale tenne a precisare di voler assumersi le responsabilità di questo incarico data la difficile situazione in cui Turi si trovava. Dopo un anno di sequestri e di un PUG ancora da definire si pensa che questa delega possa rimanere nelle sue mani. In fondo non ci sono né architetti, ingegneri o urbanisti in giunta che potrebbero addossarsi tale incarico. Qualcuno, comunque, vedrebbe bene il vicesindaco nell’impegno di supervisore all’urbanistica.

Assessorato alle finanze, ai tributi e al Marketing del territorio. Fino a pochi giorni fa nelle mani di Franco D’addabbo. Non cambierà a meno che non ci fosse uno scambio di deleghe tra vice e Sindaco. Le voci non ci spiegano a che pro questo cambio. In alternativa potrebbe essere assegnata questa delega ad un neo laureato in materia, che gratuitamente dovrebbe tenere a bada i conti comunali. Impensabile sarebbe l’ipotesi di incaricare un esperto esterno. Non ci sarebbero i soldi.

Assessorato alle politiche giovanili, servizi sociali e politiche comunitarie. Se in tutta questa pappardella rientri anche il semplice vocabolo “sport”, molti potrebbero pensare ad un incredibile salto di qualità di Pietro Palasciano, sportivo e medico pediatra. Sarebbe adatto a questo tipo di delega. Ma Paolo Tundo gradirebbe? Cosa farebbe in alternativa in virtù dei suoi 400 e passa voti?

Delega ai lavori Pubblici, appalti e contratti. Una difficile delega da tenere sulle spalle dati i tempi che corrono. Denovellis ha dovuto subire attacchi un po’ da tutti, ma ha sempre risposto a tono. Forse non ci sarà un cambio in merito.

Assessorato alla Polizia Municipale, tutela ambientale, rapporti con altri enti locali. A dispetto delel voci che vedano la De Florio spodestabile quanto prima, sembra l’unica che non rischi il posto visto che nelle ultime settimane si sta occupando dei numerosissimi progetti quali quelli del riciclaggio, del risparmio energetico e del risparmio dell’acqua. Una delega che la vede sempre più protagonista e sempre meno titubante, a parte il tono di voce da migliorare.

Assessorato alla Cultura, alla pubblica istruzione, ai piani di zona e alle politiche della famiglia. L’assessore Spada non avrà più l’assessorato ma resterà consigliere, con tanto di sfiducia del Sindaco. La delega potrebbe finire nelle mani del Sindaco, qualora si verificassero alcune combinazioni su citate di smistamento di cariche, oppure sarebbe assegnata alla giovane Domenica Lenato, tuttavia legatissima alla delega alle relazioni esterne, comunicazione e semplificazione amministrative che fino ad ora ha portato avanti. Sarebbe un bel salto di qualità per una figlia d’arte.

Assessorato al personale e al patrimonio. Qualcuno dice che potrebbe essere inglobato nelle deleghe di colui che gestirà le finanze. Altri continuano a chiedersi se sia del tutto utile ad un paesino come il nostro. Ma non ditelo a lui. Non gradirebbe.

E infine, non certo in ordine di importanza, l’assessorato all’agricoltura. Attualmente non esiste. C’è solamente Giacomo Valentini che fin’ora in qualità di consigliere comunale ha avuto al delega alle attività agricole, turismo e agriturismo. Se non dovesse averlo lui siamo pronti a scommetterci che si dimetterebbe all’istante. Ma ciò è fanta-politica. Troppo importante un assessorato al settore che sobbarca il 20% dell’economia turese.

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