SETTANNI E DENOVELLIS AN IN COMIZIO
Essere di destra non vuol dire indossare una coccarda
Sullo sfondo, il malcontento popolare della politica di centro sinistra
Turi – “Finalmente il 24 Gennaio Prodi ci ha lasciato, politicamente”. Questo l’incipit, come al solito piccante, del Presidente della sezione di Alleanza Nazionale di Turi, Giovanni Settanni che ha aperto le danza per il comizio di Alleanza Nazionale. Insieme all’Assessore ai lavori Pubblici – appalti e contratti – Giuseppe Denovellis, hanno esposto in piazza Aldo Moro i loro pensieri riguardo le attuali problematiche che affliggono Nazione, Regione, Provincia e, ovviamente, Turi.
Settanni ha fatto un quadro generale della situazione creatasi in Italia e nella regione, a seguito dei governi del Centro-Sinistra che “stanno portando alla rovina questo Paese”.
Ha spiegato come la legge elettorale non è il vero problema dell’Italia. “A mala pena le persone come noi, addetti a lavori, ne sa qualcosa. La gente vuole arrivare alla fine del mese. La gente ha bisogno di essere governata.” Governata, sì, termine che in campagna elettorale avrebbe espresso con più rabbia traducendola in “comandata”. Ma questa è storia vecchia.
In riferimento a Niki Vendola, Presidente della Regione Puglia, ha tirato fuori tutti i suoi malumori per le “fregature che Vendola ha dato ai Pugliesi”, aumentando le tasse.
Passando alla politica comunale, solo un piccolo accenno alla questione del “diritto allo studio” tanto decantato dalla Minoranza. “Il vero diritto allo studio è quello che si esprime tagliando i fondi alle Università, i posti letto che mancano per i ragazzi che non sono di Bari?”. Certo, dallo “scuolabus mancante” ai problemi di carattere più ampio c’è una bel margine. “Chi ha tanto parlato di diritto allo studio, in questi anni ha portato a scuola i propri figlio con la macchina del comune. In questi anni qualcuno si è arricchito mentre avrebbe fatto meglio governare”.
Rimarcata la questione della “inutilità delle Province”, organo sopprimibile perché senza più veri poteri, fatto solo di “ricettacolo di poltrone per politici e dirigenti”.

Settanni conclude con: “L’italia ha bisogno della destra. Dei valori di destra. La difesa della vita, della famiglia, della nazione. Non c’è bisogno di mettersi una coccarda e intitolare il proprio circolo a D’annunzio (chiaro riferimento negativo al Circolo delle Libertà trasformatosi in sezione de La Destra). Ma vivere in una certa maniera e lottare per portare avanti le proprie idee. An a Turi, con il gruppo giovanile, con il gruppo studentesco, combatte ogni giorno per ribadire i propri lavori. Non esistono sezioni maschili e femminili (ancora un riferimento a La destra di Turi, capeggiati da Maria Pia Iurlaro e Francesco Di Bello), siamo interclassisti. Chi ha idee va avanti, non è un partito di arrivisti.”
L’assessore Peppino Denovellis, ha preso successivamente la parola, soffermandosi più dettagliatamente sulle tematiche cittadine, scusandosi in prima battuta “per la lontananza di An in questi anni dalle piazze”. “Siamo vicini all’approvazione del bilancio 2008. Ora stiamo amministrando con quello che abbiamo ereditato dalla vecchia amministrazione. E non è una cosa facile. L’ex sindaco sui giornali dichiara prima che non ha lasciato debiti, e poi che tra due anni saremo in deficit. Poi hanno inventato i Boc (Buoni obbligazionari comunali), richiedendoli con tassi variabili. E anche il cittadino meno informato richiederebbe un tasso fisso per non andare in contro a rialzi di interessi. Questo ci costa 70mila euro. Abbiamo approvato parecchi regolamenti. Questa amministrazione vuole governare su regole certe”. Non sono mancate le critiche agli organi di stampa che pare modifichino a proprio piacere, secondo la linea editoriale, le notizie da riportare.
“Noi non vogliamo aumentare le entrate per il bilancio, ma diminuire le uscite.”
A tal proposito si è soffermato sulla questione dei lavori pubblici, il suo incarico. “Uno dei regolamenti è quello dei costi di costruzione: fino a poco tempo fa si pagavano alla “abitabilità dello stabile”. Ora invece l’80% si deve pagare entro un anno dell’inizio dei lavori. Cosi abbiamo entrate certe. Non fittizie. Ora abbiamo i soldi per fare appena una strada di 350 metri con un minimo di illuminazione. precisamente 120mila euro. Vogliamo urbanizzare le aree che da decenni non vengono urbanizzate (avremo di nuovo una urbanistica sfrenata per far quadrare i conti comunali?)
Asfalteremo le strade che necessitano di questi interventi. La Chiesetta di San Rocco necessitava di intonaci nuovi e un sistema di irrigazione. Io l’ho fatto presente. Ma sui giornali hanno riportato altro. E ancora, “le case consegnate nel paese vecchio alla gente sono senza riscaldamento. Come è possibile? Noi politici abbiamo due compiti: trovare fondi per fare delle cose. E abbiamo la funzione di controllo. Ci stiamo muovendo in questo senso”.
Questione sportiva: “Il palazzetto. Non lo considero tale, ma una palestra. Palazzetto è un’altra cosa per me. I lavori procedono a vista d’occhio. La pista ciclabile per collegare le strutture sportive di via Cisterna è in procinto di essere appaltata. I lavori presso lo stadio comunale, per la ristrutturazione dei campetti di calcetto, basket, tennis e gli spogliatoi vanno avanti. Faremo in modo che anche il campo di calcio a 11 possa rientrare nel progetto.”
Scuolabus. “Il servizio è nato per i bambini nelle masserie. Vogliamo renderlo gratuito a questi ultimi, e magari a chi abita al di là la ferrovia. Non ci servono i 15 euro dei bambini delle masserie per far quadrare i conti. Ma qui c’è gente che abita a 100 metri dalla scuola e pretende il servizio scuolabus. Non siamo riusciti nemmeno a far accettare la proposta di creare luoghi di raduno per i ragazzini per facilitare il servizio scuolabus. Non va bene”. Se ne parlerà in consiglio comunale.
Le associazioni. “Vogliono il Patrocinio e magari soldi dal Comune. Ma quando l’assessore Spada le ha interpellate per darsi da fare per la società cittadina queste non hanno dimostrato troppa disponibilità”. Nessun accenno agli appalti comunali, che rientrano nella nomenclatura dell’assessorato del dottor Denovellis, proprio in questo periodo che per la questione dei presunti appalti truccati il Sindaco rischia il posto.
