LA POLITICA TURESE dalla A alla Z

Riceviamo e pubblichiamo un pò di sana Satira…con un grazie ad Occhiosalato, storico amico del nostro Forum
Come sempre i commenti sono i vostri…ma ricordate… è pur sempre satira
Aurelia Palmisano. Coordinatrice del PD. Pro tempore. Pro domo sua. Vorrebbe fare di più, ma non ha tempo. Ma il tempo di attaccare De Grisantis lo trova sempre. Ma chi non attaccherebbe l’attaccabile Nico(la)? Peccato, ma Aurelia ha fatto molto poco per lasciare tracce di sé. Fa parte delle papabili per diventare segretario del partito, anche se lei smentisce questa eventualità. Dovendo dare un voto, le diamo: 5.
Boccardi Michele. Più passa il tempo e più delude. Una delusione tira l’altra. E più delude e più lo temono. Più lo temono e più lo vedono candidato dappertutto. Qualcuno lo vede persino deputato. Ma, visto all’opera, secondo alcuni farebbe meglio a chiudersi dentro Villa Menelao. Meglio lì che a raccontarsi le barzellette con la Lenato in Consiglio comunale. Voto: 4.
Campo sportivo. Abbandonato al proprio destino da De Grisantis, che lo ha sulla coscienza. Un’associazione di giovani lo ha tenuto su. Un manipolo di politici che non hanno a cuore lo sport lo ha affossato. E con Gigantelli va pure peggio. E pensare che in campagna elettorale, tutti a promettere la luna. E adesso i turesi vanno a giocare fuori, ad allenarsi fuori. Voto ( riguardo al campo sportivo) per De Grisantis e Gigantelli: 4.
De Novellis. A volte ritornano. Un medico di base ai lavori pubblici. Scelta azzeccata ( ? ). Ce la sta mettendo tutta ma appare svogliato e sembra che l’abbiano abbandonato a se stesso. L’unico di An. Il “Peppino solitario” e in Consiglio sembra sempre triste, sotto tono, troppo discontinuo e non fa spogliatoio. E le buche ogni giorno che passa si inGIGANTELLIscono sempre più. C’è la buca più profonda davanti a casa sua. Trattasi di buche super partes? Voto: 5+.
Emilio Ciccarone. Dopo i 5 anni fallimentari ai lavori pubblici e all’urbanistica dichiara a tutti: basta con la politica. Il giorno dopo entra nel partito democratico. Mah! Addirittura sembra stia facendo un pensierino per la poltrona di segretario-coordinatore. Scrive per Fax tante lettere che incensano se stesso. Dovrebbe invece capire che è finito il tempo della politica attiva. Qualcuno glielo dica. Per favore. Voto: 4.
Franco D’Addabbo. Vice sindaco e assessore al bilancio. Petto in fuori, andatura sicura da : “ arrivo io, fatemi passare”. E cammina col piedistallo a portata di mano su cui sale quando si ferma. Il suo chiodo fisso è l’urbanistica. E’ il suo hobby. Il suo rimpianto. Sogno e desiderio al tempo stesso. Il suo primo e il suo secondo amore. Si fa notare per la presenza sul comune da mattina a sera. A volte va in difficoltà sulle interrogazioni dell’agguerrita opposizione. Deve studiare di più. Voto: 5.
Gigantelli Vincenzo. Il sindaco. Si fissa coi regolamenti. Dopo i primi mesi di rodaggio, comincia ( finalmente! ) a… non far niente. In consiglio non fa altro che parlare. Propone, dispone, risponde per sé, per i suoi assessori sempre impreparati. A volte si dimentica di studiare lui e sono dolori. Ha detto a qualche suo impiegato: DUREREMO 15 ANNI. Sarà per questo che ad uno ad uno si vuole acquistare tutta la minoranza? Sindaco competente ma con limiti evidenti di comunicazione con la gente. Voto : 6.
Ha fatto scalpore. Ha fatto scalpore il fatto che De Grisantis, appena gli hanno tolto la fascia di sindaco, sceso dal Comune si è messo a scrivere per un giornale locale. Si è fatto disegnare su misura una rubrica e ha iniziato a dire che con Gigantelli Turi è triste, che è un paese dove non c’è nulla. Il fatto grave è che si è dimenticato che ha fatto lui il sindaco per 5 anni. Se Turi è un paese triste dovrebbe prendersela con se stesso. Da qualche tempo, la rubrica è scomparsa. Voci di piazza parlano di un De Grisantis dimesso che si è messo a scrivere sui muri. Nelle ore libere non riesce più a vendere 200 materassi ogni ora, ma ha dimezzato le vendite. Voto a De Grisantis : 4.
ll cruccio di Menico Coladonato. Si lamenta che nessuno voglia intervistarlo, ma il fatto è che, se attacca a parlare, non si ferma più. Riempie il malcapitato interlocutore di concetti che li ridice fino a quando si convince che sono giusti. E’ convinto che hanno lavorato tanto e bene. Bisognerebbe svegliarlo e riportarlo alla realtà. Hanno cominciato che volevano cambiare Turi, hanno finito per non cambiare nemmeno se stessi. Menico è finito battuto da Natalino Ventrella e ha preso così pochi voti che basterebbero per fargli capire il suo valore attuale e prenderne atto. Voto a Coladonato: 4.
Lenato Domenica. Non fa cose straordinarie ma almeno è “presente”. In Consiglio è attenta ordinata diligente. E non fa altro che prendere ordini dal duo Boccardi-Gigantelli. Per fortuna sua e della decenza non scrive più sul Gazzettino del sud-est dove , politicamente scorretta, si schierava solo da una parte. La sua. Per essere una 25enne, ha imparato subito il peggio della politica. Per fortuna ha tempo per migliorare. Voto: 5+.
Mimmo Leogrande . La sua lista non era granchè. Ma Mimmo pensava di vincere. La batosta lo rende nervoso. Va in consiglio comunale per dare battaglia. Ma si sente spesso impotente al cospetto di chi non lo ascolta e va avanti nn tenendo conto della minoranza. Non aderisce al Pd e questo potrebbe rivelarsi un grave errore. Negli ultimi giorni dell’anno la tegola Palasciano si abbatte su di lui. Tradito. Umiliato. Abbandonato. Sfruttato. Ma si prende una gran rivincita con una lettera dai toni incandescenti contro l’ ex amico Piero. Voto: 6.
Nanna Vito. Entrato elettore, è uscito eletto. L’unico eletto. Da allora sembra ringiovanito. E parla tanto ma flagella la grammatica. Il suo nemico numero uno? Il congiuntivo. Ne azzecca pochi. Se non esistesse Paolo Tundo sarebbe il primo della classe e gli si aprirebbero le porte del Guiness dei congiuntivi sbagliati. E’ campione internazionale dei luoghi comuni. Ma lui accarezza l’idea di diventare il segretario del Pd. Voto: 5.
Ohhhh! Grido di esclamazione dei turesi quando hanno saputo che Marinuccio Di Venere non voleva fare più il presidente della festa di sant’Oronzo. Ohhh! Grido di esclamazione quando i turesi hanno saputo che Marinuccio avrebbe dichiarato di fare la festa per un altro anno. Voto a Di Venere: 4.
Palasciano Piero. Pediatra. Professionista. Plurispecialista. Primo della class
e. Primadonna. Primattore. Primatista. Principiante della Politica. Politico Precario o Promettente? Problematico. Pragmatico ma Prolisso. Promotore della Promozione da un Polo all’altro Polo. Da un Perniola a un Petrera e a Pinco Pallino. Dal Pd della Palmisano al Pdl di Paolotundo. Proditore. Voto: 4.
Quante bugie! Le promesse di Giacomo Valentini sono state tante e disattese. Le promesse fatte a lui pure, fra cui l’assessorato alle politiche agricole, ma è rimasto solo con una delega. Turi, paese agricolo, senza assessore. Ridicolo. Lui all’inizio si butta a capo fitto con le promesse che si tramutano in bugie clamorose. Parla di pistacchi che possono far arricchire i turesi agricoltori. Parla di tartufi nelle campagne di Noci e, infine, di tante sagre da organizzare ogni sabato per rendere il paese meno triste. Tutto è rimasto come prima. Turi svuotata. E Valentini intristito. Voto : 4.
Resta Tina. Una dei tanti capi e capetti dell’opposizione frammentata. La dottoressa Resta, tra due frasi in dialetto infila un mare di concetti frutto di tanto studio e dedizione ai temi del Consiglio comunale. E’ migliorata molto e ha ancora margini di miglioramento. Gran carattere. Puntuale, efficace, convincente. Implacabile. Non le sfugge nulla. A differenza di D’Autilia che fa la “sparata” e se ne va, lei rimane fino alla fine. Non si perde nemmeno i vani tentativi di iniziare un discorso da parte di Tundo. Masochista? Forse. Voto: 6.
Settanni Giovanni. Presidente di An. Bravo ragazzo anche se sui palchi, in piena campagna elettorale, dice qualche frase sopra le righe. Con An al potere, all’inizio finisce velocemente in una zona d’ombra. All’ombra di De Novellis. Definito il Nico Catalano della destra, come SuperNik va dicendo: la piazza è mia. Il nostro eroe è di molte parole ma di poche frasi di senso compiuto. Comunque migliora e, grazie alla sua sicurezza, dà la sensazione che via xx settembre sia casa sua. Molto amato e stimato dalla base del partito. Voto: 6.
Teresita de Florio. In Birardi. Assessore alla Polizia municipale. Si è mossa bene nei mesi estivi, poi ha avuto un calo fisiologico in autunno. Fra alti e bassi continua ad essere una delle migliori della Giunta. Una che si guadagna la pagnotta. Negli ultimi tempi sembra essersi ripresa. Non perde un consiglio comunale. Malgrado la sua evidente emotività la vediamo migliorata. Più sicura. Più decisa anche se rimane “fragile”. Voto: 6.
Un manifesto di ringraziamento. Anzi due! Il primo, giallo, commissionato dai commercianti di via xx settembre sul quale si inneggia a Boccardi arrivando a scrivere che, grazie a lui che ha pagato le luminarie, pure a Turi è arrivato il Natale. Il secondo, rosso, dell’amministrazione che ringrazia Villa Menelao per ciò che fa per Turi, facendo una pubblicità a una struttura appartenente ad un consigliere comunale, relegando a piè pagina gli auguri ai turesi. Una cosa molto triste. Voto: inqualificabile.
Ventrella Natalino. Udeur. Dopo un primo periodo di rodaggio comincia a studiare, a rimboccarsi le maniche. Colpisce, di Natalino, il fatto che sta al tempo stesso all’opposizione e, con i suoi interventi, non vuole scontentare il sindaco. Sembra che sia in un enclave tutto suo, in un limbo, in attesa che succeda qualcosa. Giovane politico interessante, ma manca di fantasia, di intraprendenza, di personalità. Usa molto i media. Ha capito tutto. Il “ragazzo” si farà. Voto: 6.
Zero. La somma delle parole pronunciate in Consiglio comunale da Perniola, Luisi, Cazzetta e Totaro. Impossibile pensare che non abbiano niente da dire. E allora? Sono contenti così? Entrati di diritto fra gli “alzatori di mani”. In consiglio comunale, su 20 consiglieri, 5 parlano e 15 ascoltano. E per non annoiarsi si mandano tra loro sms a volontà. Loro si trastullano così. Che tristezza! Giovani e meno giovani, della maggioranza e della minoranza tutti in fila nel girone degli annoiati. Vi prego, fateci sentire la vostra voce. Voto: 4.