Anche a Turi verr
Abbiamo intervistato Fabrizio Lerede. Entusiasta, ci espone i propositi della nuova coalizione.
Il Partito Democratico a Turi. Il percorso intrapreso in sintesi.
“Il Comitato Promotore è stato costituito nel mese di Settembre. Sono stati nominati Aurelia Palmisano portavoce, Antonello Arrè segretario organizzativo, Nicola Zita tesoriere. Il comitato è formato da quindici persone e anche io ne faccio parte, ma resta aperto a tutti coloro che vorranno contribuire alla nascita del Pd in questa fase di transizione. Continueremo ad organizzare iniziative per portare alla luce le vere novità e le potenzialità di questo nuovo partito. Entro fine gennaio certamente anche a Turi verrà costituito il Partito Democratico.
A Turi 549 persone hanno votato alle primarie. Come giudica questo risultato?
“Personalmente credo sia positivo. Le persone votavano con felicità e speranza. Qualcuno mi diceva: “Mi raccomando adesso!” Alcuni, tra cui l’ex sindaco De Grisantis, hanno visto una bassa affluenza. In ogni caso dipende dalla vista e da come si vuol vedere il bicchiere. A me piace guardare lontano e con fiducia. Un dato oggettivo è che ci sono stati più votanti rispetto alle primarie di Prodi. Credo ci sia voglia di partecipare alla costruzione di un partito nuovo anche se la situazione locale può accrescere diffidenze e dubbi.”
I dubbi sono legati al fatto che nasca un nuovo Partito dall’unione di vecchi Partiti?
“Forse anche per questo. Ma quei partiti si sono sciolti. Penso che serva ora il coraggio di partecipare, senza troppi se. Più energie nuove e soprattutto pulite confluiscono e più il Pd sarà motore per il nostro paese. Soprattutto a Turi. I dubbi ci sono. Anche in me. Ma a coloro che pensano che il Pd sia solo un modo per rifare la facciata a vecchi palazzi, ricorderei che il nostro Segretario Regionale è Emiliano. E con lui alcuni “palazzi” sono crollati. Il Pd oggi non è la somma algebrica del vecchio. Non è la somma del vecchio soprattutto sotto il punto di vista dei valori, e anche sotto quello dei voti.”
Cosa si è deciso nelle riunioni intercorse in questi giorni?
“Stiamo utilizzando queste riunioni, non ancora per prendere decisioni ma per parlarci e conoscerci meglio. Abbiamo raccolto molte idee e proposte. Pensiamo di organizzare diverse iniziative in vista delle consultazioni che si terranno entro il 20 gennaio. Sembra che il segretario comunale sarà eletto indirettamente solamente gli elettori del 14 ottobre. Vedremo. Avrei preferito primarie aperte. Esistono motivazioni politiche che forse riguardano più i grandi centri rispetto a Turi. Cercheremo, spero tutti qui a Turi, nel rispetto delle regole, di innovare e rendere veramente aperto il partito.”
Segretario del Pd. Come volge la discussione in merito?
“Questo tema non è stato toccato. La nostra volontà è quella di far capire che chiunque può esserlo, ma che l’importante è partecipare. Che il Pd, anche a Turi, è un “luogo” aperto. Spesso a Turi identifichiamo un partito con una persona. Mi auguro che da domani il Partito Democratico venga identificato con un programma servito da persone a servizio di Turi. Chiunque sia il segretario, avrà un grande onere e sarà solo un rappresentate inter pares. Un partito nuovo deve recare grandi novità, no?
Dopo il Partito Democratico, spunta Berlusconi con il suo nuovo Partito delle Libertà. Un commento?
“Berlusconi è stato un innovatore nel panorama politico del passato. Oggi è in ritardo nel comprendere una società che forse ha ben compreso che Lui non era molto diverso nè un miracolo. Cerca di colmare il ritardo. Anche la cosa Bianca e la cosa Rossa cercano di cambiare aspetto. Bene. Ma c’è una grande differenza. Il Pd nasce dopo anni di riflessioni politiche profonde sulla nostra società. Gli altri agiscono in risposta. A conferma di ciò, sono partiti che nascono senza aprirsi. In ogni caso preferisco guardare e cambiare il nostro partito. E’ lì la vera sfida.