Comunicato di PRC su bilancio di previsione
Il bilancio di previsione presentato dalla maggioranza comunale ha tutti i difetti del peggiore dei bilanci: aumentano le entrate mediante un sensibile incremento delle tasse, in maniera trasversale, senza alcuna considerazione dei diversi livelli di reddito, e aumentano le spese. Nessuna progettualità nuova, sostanziale appiattimento a numeri e voci di vecchi bilanci.
Le uscite sono superiori a quelle dello scorso anno. Le entrate sono aumentate in misura superiore ai tagli dei trasferimenti previsti (tagli tra l’altro effettuati dal governo Berlusconi prima e Monti ora, governi non certamente sostenuti da Rifondazione Comunista, ma piuttosto dai partiti della stessa maggioranza comunale).
E’ una pagina nera e indecorosa per questa comunità ascoltare un assessore, nello specifico De Novellis, citare un elenco di progetti per riqualificare Turi, del tutto sconclusionati, senza alcuna programmazione, totalmente insostenibili con gli importi ad essi dedicati, 75 mila euro, sostenendo pure che si tratta non di un programma, ma di una raccolta di “idee” da sottoporre ad una commissione. In un contesto economico cosi critico, la comunità ha bisogno di competenze capaci di elaborare progetti qualificanti e sostenibili, adottando severi criteri di selezione. Per intenderci, è proprio quando i soldi scarseggiano che occorre comprendere quali siano esattamente le necessità. E’ inaccettabile sentire l’assessore De Novellis dichiarare che quelle sono idee e a lui non importa quali saranno i lavori compiuti prima degli altri.
E’ preoccupante ascoltare il consigliere Tateo, quando esprime intenzioni di rinnovamento e di superamento di tante criticità passate, di un passato nel quale è ampiamente coinvolto.
E’ avvilente quando, dinanzi alla richiesta dell’opposizione di fare una seria ricognizione di tutti gli immobili comunali alienabili e tenuti in stato di abbandono, a volte usati in maniera illegittima da privati, il sindaco Resta dichiara che non si può pretendere tutto in pochi mesi, trattandosi di questioni vecchie di quarant’anni. Vorremmo ricordare al sindaco che, oltre ad avere accanto consiglieri esponenti della scorsa maggioranza, egli stesso è stato sindaco di Turi oltre vent’anni fa. Insomma, tutt’altro che vergini politicamente
D’Addabbo in un’intervista dichiara che non c’erano altre soluzioni per evitare l’aumento delle tasse, quasi ignorando il principio sacrosanto della progressività delle stesse. Si poteva aumentare l’IMU sulla seconda casa ed evitare l’aumento dell’addizionale IRPEF per i redditi fino ai 15 mila euro, come hanno proposto saggiamente i consiglieri di Turi Città Futura. In tempi critici è democrazia e giustizia sociale ridurre l’impatto degli aumenti su chi ha di meno.
Si poteva accogliere questa istanza in commissione e non dichiarare, come il sindaco ha sostenuto a fine consiglio, che si duole per i tempi sbagliati della proposta.
La crisi è seria, la crisi è drammatica. E per questo s’impone una capacità programmatica ed un impegno al coinvolgimento e alla partecipazione che questa maggioranza non ha manifestato.
Questo bilancio di previsione svela drammaticamente tutti i limiti di questa maggioranza.
Rifondazione Comunista invita le opposizioni, tutte le opposizioni, quelle in consiglio di Impegno per Turi di Turi Città Futura, e dei partiti e dei movimenti fuori dal consiglio comunale a rafforzare l’impegno attraverso un coordinamento piu ampio, partecipativo, organico, che muti le singole voci in un qualificato e serio progetto di alternativa.