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“Doppia Preferenza”: una raccolta firme trasversale

lavinia orl

Domenica pomeriggio la villa comunale è stata interessata da una raccolta firme che ha coinvolto numerosi cittadini. Ne abbiamo parlato con l’organizzatrice della stessa. Di cosa si tratta e le motivazioni. Le chiediamo a Lavinia Orlando.

Per cosa era finalizzata la raccolta firme e perché?

Si tratta della raccolta firme a sostegno della proposta di legge regionale di iniziativa popolare per la pari rappresentanza di donne e uomini nel Consiglio Regionale della Puglia. Le novità introdotte dalla proposta consistono nel fatto che in ogni lista nessuno dei due sessi possa essere rappresentato in misura superiore al 50% (a pena di inammissibilità della lista) e che nei programmi di comunicazione politica debba essere assicurata la presenza paritaria dei candidati di entrambi i sessi. Ulteriore innovazione è rappresentata dalla possibilità per l’elettore di scegliere se esprimere uno o due voti di preferenza: qualora dovesse esprimerne due, i voti non potranno riferirsi a candidati dello stesso sesso (a pena di nullità della seconda preferenza). Tali modifiche, ovviamente, andrebbero ad innestarsi sulla già vigente legge regionale per l’elezione del Consiglio regionale, al fine di incentivare la presenza femminile in politica.

Quante firme avete raccolto e come ha recepito, la cittadinanza, l’iniziativa?

Abbiamo già sperimentato, nelle precedenti raccolte firme che abbiamo organizzato, di come sia difficile, qui a Turi, riuscire ad avvicinare la gente, spiegare il senso dell’iniziativa, chiedere di fornire dati personali e, addirittura, far apporre una firma. In ogni caso, abbiamo cercato di fermare quanti più concittadini fosse possibile: alcuni si sono dimostrati totalmente indifferenti, mentre altri hanno apposto la propria firma e si sono fermati con noi a chiacchierare, dando vita ad un proficuo scambio di opinioni e considerazioni. Nei due giorni finora impiegati abbiamo raccolto all’incirca un centinaio di consensi, un risultato comunque positivo.

Non si è avuta molta pubblicizzazione della stessa, quindi qualcuno avrebbe voluto porre anche la sua firma, ma non ha potuto. Può ancora farlo?

Certo, impiegheremo di sicuro altre serate per raccogliere ulteriori firme, cercando di  pubblicizzarle meglio rispetto alle giornate passate. Stiamo, inoltre, pensando di organizzare delle iniziative volte a spiegare in modo più particolareggiato la proposta di modifica, invitando relatori qualificati e coinvolgendo le stesse relatrici della legge.

A chi le presenterete e cosa sperate di ottenere? In quali tempi?

Le firme saranno consegnate al Consiglio regionale della Puglia, affinché lo stesso provveda a discutere e votare la proposta. Perché questo possa avvenire, sarà necessario raccogliere almeno 15000 firme in tutta la nostra regione. La raccolta si è aperta il 3 marzo e si chiuderà all’inizio di settembre. La necessità di una legge di questo tipo deriva da una semplice constatazione: la nostra Regione fornisce l’imbarazzante primato della presenza di tre sole donne in Consiglio Regionale, su di un totale di settanta consiglieri (pari al 4,28% dell’intera rappresentanza). Per quanto si possa essere contrari alla forzatura presente nella proposta di legge, non si può non essere altrettanto convinti che tale forzatura sia necessaria al fine di rendere la nostra democrazia effettivamente paritaria.

La raccolta firme è a nome di Rifondazione Comunista o di Turi città Futura? Se quest’ultimo, rappresenta la prima azione politica dell’opposizione in piazza?

La raccolta firme è a nome del Comitato “Doppia Preferenza”; noi di Turi Città Futura abbiamo ritenuto di organizzare materialmente l’iniziativa, ma è bene sottolineare che si tratta di una proposta di legge assolutamente trasversale, basti pensare che tra le relatrici della modifica vi sono anche donne di destra. Nulla a che vedere, dunque, con le beghe politiche locali, si tratta di un progetto che è stato condiviso in modo bipartisan e sarebbe bello se, anche qui a Turi, vi aderissero donne e uomini in maniera trasversale, a cominciare, ovviamente, dalle consigliere comunali (la consigliera di “Impegno per Turi”, Domenica Lenato, ci sta già dando una mano).

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