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Cultura

“La porta della libertà” alla scuola Media

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Ha chiuso la rassegna provinciale “Shoah. Suoni, domande, storie e parole” Daniela Morelli che presso la sala teatro della Scuola Media di Turi ha accompagnato i ragazzi delle terze classi alla comprensione di una delle pagine più tristi della storia umana, quella sulle persecuzioni razziali.

morelli3Con “La Porta della Libertà”, recente lavoro letterario dell’autrice milanese, la scuola media, o meglio i suoi ragazzi più grandi, hanno conosciuto Giordano, un ragazzo “destinato” a diventare sacerdote ma che inaspettatamente si scopre ragazzo, con i suoi sentimenti e le sue emozioni. Al centro della sua interrogazione, una rete, quella che divide due “mondi”: da un lato la guerra, dall’altro la pace. Miseria, dolore e paura, dal sogno e dalla libertà. In questo mondo contrastato cresce Giordano, che abita in un paese sulla sponda occidentale del lago Maggiore, sulla linea di confine con la Svizzera, in un momento storico particolare. Siamo nel luglio del 1943 quando l’Italia è in guerra e il regime fascista sta per cadere. Giordano è un adolescente di 14 anni, il cui destino è stato scritto nel giorno in cui è nato: per volere della madre dovrà entrare in seminario e diventare prete. Ma sulla strada di Giordano compare Rachele, ebrea, fuggita con la sua famiglia alla ricerca della salvezza. Per Giordano, Rachele è l’altra faccia della vita, fatta di allegria, forza d’animo, ostinata speranza.

morelli2È con lei che scopre la realtà delle famiglie ebree e la speranza che ognuno di loro ripone nei contrabbandieri, in chi permette di vivere. Anche il padre di Giordano è un contrabbandiere, ma il ragazzo non sa se “di quelli buoni o di quelli cattivi”. Per scoprire la verità che il padre gli nasconde e per aiutare Rachele, Giordano si trova quindi coinvolto negli eventi della Storia, spinto all’azione dalla forza dell’amicizia e dell’amore.

Sicuramente raccontare agli adolescenti la storia e avvenimenti tali non è mai semplice, ma la Morelli non è nuova in questo. Già lo scorso anno, sempre con il Presidio del Libro di Turi, la scuola media l’ha incontrata con “I ragazzi delle barricate”, in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia. Attrice, sceneggiatrice e drammaturga, ha inventato e rielaborato linguaggio e metodo di coinvolgimento per far conoscere il tema, invitando gli stessi ragazzi a partecipare all’incontro, leggere, chiacchierare, e scatenare in loro interessi e curiosità. 

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