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PRESEPE, PAROLA AL PRESIDENTE TOTIRE

Come promesso nell’articolo in cui annunciavamo l’ufficialità della non programmazione per questo inverno del Presepe Vivente (clicca qui), abbiamo ascoltato il Presidente del relativo Comitato, Alberto Totire.

Cosa è andato storto? quali erano i propositi di quest’anno?
“Va subito chiarito che la realizzazione del presepe non si è resa possibile per una serie di circostanze.
Dovremmo soffermarci innanzitutto sulle finalità e sugli intenti che ci hanno spinto ad avviare quest’avventura circa tre anni fa: i principali animatori hanno subito espresso la convinzione di voler dar vita ad una manifestazione legata ad un impegno sociale come quello di Telethon per farne un richiamo sempre più importante per tutta la provincia.
Quindi non avendo registrato determinati riscontri necessari per poter soddisfare i nostri desideri abbiamo ritenuto fermarci.
Ci siamo dunque ritrovati davanti alla responsabilità di garantire un’organizzazione adeguata ai visitatori che, ricordiamo, lo scorso anno sono saliti a circa 8.000 presenze senza le forze necessarie a disposizione”.

È mancato l’apporto delle associazioni?
“L’attività preparatoria di relazione tra le associazioni e di proposta poteva essere condotta senza dubbio meglio se avessimo incontrato nuove forze pronte a scendere in campo.
Abbiamo tuttavia cercato i necessari contatti. Pochi hanno dato esito positivo. Altri sono stati vissuti troppo come un adempimento burocratico.
Negli incontri avuti abbiamo subito evidenziato alcune anomalie riscontrate durante le scorse edizioni, e sollecitato di conseguenza, la necessità di assunzione di responsabilità, a impegni precisi e a programmi di lavoro.
Purtroppo non potendo disporre di una certa forza economica che altrove, invece, evidentemente c’è, l’apporto delle associazioni e dei volontari è determinante.”

L’amministrazione comunale che ruolo ha avuto?
“Insieme all’amministrazione abbiamo attivato alcune attività per creare un’occasione di confronto non formale e un evento di discussione vero e propositivo con tutte le associazioni e quanti interessati a collaborare.
Tuttavia convengo che avremmo potuto favorire queste attività con dovuto anticipo essendo
assolutamente imprescindibile un rinnovato rapporto con l’Amministrazione Comunale. Il sostegno, il coordinamento e l’incoraggiamento sono elementi, in questo contesto, determinanti.”

Come mai ci si è riuniti molto più tardi rispetto agli altri anni?
“Non siamo riusciti a condividere gli intenti del programma, e comunque abbiamo dovuto attendere l’evolversi di alcune situazioni organizzative.
Spero che questo fermo sia da considerarsi ‘biologico’. Intendo dire che spero di poter continuare a contribuire in maniera proficua alle attività del paese in futuro e mi aspetto che la comunità faccia dei passi avanti per proporre una sua identità e dimostrare capacità senza dubbio di tutto rispetto.
Avere una manifestazione per Telethon come il presepe a Turi ci ha portato in case e in in angoli inaspettati. Sarebbe davvero un peccato che tutto il lavoro fatto andasse sprecato.”

Se lo si volesse veramente, saremmo ancora in tempo per organizzare il presepe?
“No, è troppo tardi. Sarebbe impossibile garantire almeno i risultati dell’anno scorso”.

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