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Politica

L’IMBOSCATA A PAOLO TUNDO

 cc tundo dimissioni

Il Consiglio Comunale comincia in un clima sereno e in perfetto stile natalizio. Ma dopo pochi minuti l’atmosfera si fa tesa e i volti cupi.
La De Florio interviene, questa volta con voce ferma e sicura e leggendo il suo scritto studiato in ogni minimo passaggio si rivolge direttamente e duramente a Paolo Tundo commentando l’intervista rilasciata al nostro giornale.
LA BOMBA DELLA DE FLORIO
smsTundo è il vostro vicesindaco …. Le chiedo scusa ma lei non era presente in queste amministrazioni passate? E lei cosa ha fatto? Ha solamente scaldato la poltrona che porta ancora i segni del ‘suo lato B’ … Come mai “si rende conto di essere deluso e amareggiato solamente a fine mandato?” … E quando ha preteso la carica di vicesindaco come si sentiva? … E quando mette la fascia la delusione lascia il posto alla felicità. È una fascia – terapy? … Da chi ha subito violenza? Faccia i nomi! Se vuole anche indossando la fascia. … Lei ha solamente vivacchiato. Quando non si è d’accordo si può dissentire. Fascia permettendo. … Come potevamo noi fare il Pip vicesindaco? Con la bacchetta magica? … ViceSindaco lei come può abusare fisicamente, così bello e prestante? E ci racconti questa terribile violenza, è avvenuta con la fascia o senza fascia … Le ricordo che lei deve lottare per gli ideali a cui crede, può dimettersi oppure non indossi la fascia così non la sporca … Tundo la invito a firmare le dimissioni che condivido … Se lei farneticasse meno e invece di stare nei bar a diffondere zizzanie le questioni andrebbero meglio … Gli affari sporchi si denunciano caro vicesindaco. Ricordi che la gente diffida di chi non fa i nomi. Se è capace faccia i nomi. … Lei vicesindaco genera soltanto confusione. Parli se può parlare, con o senza fascia. … Se quell’azienda non fosse stata guidata dai suoi amici queste dichiarazioni non le avrebbe fatte. … E come vicesindaco con la fascia come si sente? … Se lei ha subito in questo periodo nella maggioranza dove è stato gratificato mi chiedo perché sputi il rospo solo adesso. Lei pensa che ci siano solo corrotti e pregiudicati nella sua maggioranza … Lei è debole Tundo, cerchi di salvare il salvabile, e dunque si dimetta. Si faccia da parte … Se nessuna voce della maggioranza si alza contro quello che affermo vuol dire che. La De Florio, al termine del suo intervento, ha chiesto di rinviare alla procura l’intervista e i verbali del consiglio.

LA RISPOSTA DI PAOLO TUNDO

Dopo il lungo intervento della De Florio è ormai tempesta. La maggioranza è confusa. Il Bliz dell’assessore ha sorpreso tutti, Sindaco incluso.
Il ViceSindaco interviene: “Tundo non deve giustificare nulla. Il tuo modo di essere – Paolo fissa negli occhi l’assessore De Florio – dimostra quello che sei stata anche nel passato. Mentre Tundo dimostra coerenza. Nel 1978 le beghe del Consiglio Comunale hanno fatto perdere a Turi tante possibilità. Io ho votato e voterò sempre il Pip, l’ho fatto anche quando ero nei banchi dell’opposizione. E anche oggi sono pronto a votarlo ma non per questo mi può essere impedito di esprimere le mie idee. E lo ribadisco: non condivido per nulla la localizzazione dell’area Pip, ma affinchè Turi abbia una Zona Produttiva sono pronto a tutto. A lei, cara dottoressa, non devo giustificare nulla. A lei che ha combattuto questa amministrazione e che ha sempre creato questi problemi non devo giustificare nulla né lei, dottoressa, può insegnarmi nulla.”
Durante l’intervento di Paolo Tundo, Luisi esclama ad alta voce: “Vattin’”. Per questo poi chiederà scusa al Consiglio.

IL SINDACO SCARICA IL SUO VICE?

Il sindaco si dichiara sorpreso del fatto che certe criticità siano state portate in Consiglio. E così chiede allo stesso di non tenere conto delle parole del suo vice: “È aria fritta.” Difende però il suo assessore: “nelle parole della De Florio c’era sostanza. Chi vuol capire lo capisce, chi non si adegua si mette da se stesso fuori gioco.”.
Il Sindaco di fatto non dà valore alle dichiarazioni del suo vice: “Il motivo per cui io non dò seguito alle esternazioni del vice sindaco perché fa riferimento ad un passato così lontano e di cui non capisco né ho conoscenza. Mentre quando parla del presente lo fa in maniera così generica che non la condivido. Se Paolo Tundo ha subito delle violenze lo dica a chi lo deve dire.”

LUISI E DE FLORIO: NOI SIAMO INDIPENDENTI

Sindaco, credo che il Suo Vicesindaco doveva giustificarsi. Paolo Tundo non si riferisce al 1978 ma oggi. Se ci sono gli estremi per procedere legalmente, io procederò, perché Paolo Tundo deve andare a rispondere di fronte al magistrato per le dichiarazioni fatte. Caro Sindaco per dichiarazioni stupide abbiamo defenestrato gli assessori. Non è stata fatta neanche una riunione per spiegare quanto accaduto. Nulla. Nessuno di voi ha fatto qualcosa. Né lei, né il famigerato assessore alla trasparenza, né il consigliere anziano oggi assente.
Adesso basta.
Noi, Luisi e De Florio, ci dichiariamo indipendenti dal gruppo del Pdl e valuteremo volta per volta, voto per voto, cosa fare. Saremo critici e un pungolo nell’azione amministrativa. Ribadiamo l’adesione al Pdl, ma siamo indipendenti.

PALASCIANO COMPRENDE I NEO INDIPENDENTI

“Certo non posso dissentire dalla decisione della De Florio e Luisi. Avremmo dovuto noi fare qualcosa. Gli dò ragione. È giusto. Riguardo a Tundo, per via del suo carattere tempestoso, fa delle dichiarazioni gratuite e mette in difficoltà l’intera maggioranza che non può dare ora delle risposte e chiedo 5 minuti di sospensione”.
Qui ci sorgono due grandi domande:
1. Il Capogruppo è Palasciano o Carenza. Anche qui la maggioranza dovrebbe incontrarsi e far chiarezza?
2. Può il Capogruppo del Pdl condividere politicamente l’uscita dal suo stesso gruppo di due consiglieri?

D’AUTILIA PRONTO A LASCIARE?

“Parlo a titolo personale. Turi aveva bisogno di una amministrazione. Ritenevo anche, nel ruolo di assessore alla trasparenza, che non dovessi fare né il carabiniere né il magistrato né obbligato a leggere i giornali per capire cosa accadesse. Oppure essere nella testa delle persone e dunque procedere alle varie indagini di polizia giudiziaria. Condivido le parole della De Florio e del fatto che tutto vada in procura per gli accertamenti del caso. Condivido anche l’idea di un incontro. Mi sarebbe piaciuto che qualcuno ascoltasse la mia opinione. Io sicuramente non sono del Pdl, ma anche a me sarebbe piaciuto affrontare questo percorso dove avrei potuto dire la mia. È necessario un confronto, poiché in questo momento pongo un problema di carattere amministrativo e politico anche in ordine della prosecuzione di questa mia attività amministrativa.”

LUISI ATTACCA D’AUTILIA

Sindaco volevo sapere se ha inviato il messaggio SMS anche all’assessore D’Autilia, dato che ha appena detto di non sapere nulla e né di leggere il giornale. Vorrei capire se ha inviato l’Sms anche a lui e se lui si è posto il problema di comprendere il significato di quell’Sms.
Il Sindaco interviene affermando che le festività hanno impedito un confronto.
Luisi replica affermando che quando c’era la volontà di farlo si è fatto di tutto in ogni data.

TINA RESTA CORRE IN SOCCORSO

Ormai è puro Caos. Tina Resta interviene urlando e chiedendo questa “benedetta sospensione”: “Sindaco faccia la sospensione che è meglio. Fate la sospensione così vi rinfrescate le idee.”
Mimmo Leogrande chiede invece il rinvio dell’intero Consiglio poiché ritiene impossibile continuare senza una maggioranza, né 5minuti di sospensione risolveranno i problemi.
Gigantelli dimostra una capacità di self-control invidiabile: “Mi sembra paradossale che ci si debba soffermare per delle parole dette e non dette che hanno creato imbarazzo. Prendo atto che il clima si è deteriorato a tal punto che non capisco più cosa voglia da me questa maggioranza”.
Dopo il consueto botta e risposta fra Denovellis e D’Autilia, la maggioranza scende e si riunisce.

TUNDO ANNUNCIA LE DIMISSIONI

“Devo aggiungere con rammarico due parole. Mi dispiace che la dott.ssa De Florio ha dimostrato sempre rancori nei miei confronti. Qualcuno vuole un Consiglio con dibattiti feroci, io voglio evitarlo per dimostrare la mia serietà.”.
Tundo annuncia così le sue dimissioni da ViceSindaco ma non dal ruolo di Assessore.
“Io oggi mi dimetto, poi il Sindaco valuterà. Il mio è un atto di responsabilità.”

TARALLUCCI E VINO

Denovellis: “Come sempre finisce a tarallucci e vino! Io sono stato defenestrato da assessore perché le cose erano poco chiare, mentre oggi le cose sono oscure. È giusto che Tundo dica queste cose, perché quello che ha detto non è tutto falso e neppure tutto vero, ma è anche giusto che si dimetta. Prenda coscienza almeno una volta: si dimetta e si venga a sedere qui in minoranza. Lei Tundo ha un elettorato ampio e forte e per questo si siede lì e può fare ciò che vuole. Tanto la maggioranza, pur di avere questi voti, è costretta a sorbirla. Questa è la verità.”

LEOGRANDE IN IMBARAZZO

“Mi sento in imbarazzo perché nella maggioranza c’è un’opposizione più forte della nostra stessa opposizione.” Leogrande invita il Sindaco a pensare alle sue dimissioni: “quando ci sono situazioni non gestibili, da una persona seria come lei, mi aspetto anche soluzioni drastiche.”
Risplendente: “Mi aspettavo da lei sindaco una decisione un pochino più chiara, dura, drastica in difesa del paese. Non è successo. Rimando in altra sede un giudizio politico più adeguato. Voglio solo sottolineare che al rientro manca il vostro Capogruppo. È successo qualcos’altro? Sindaco pensi alle parole di Leogrande perché siamo stanchi di essere delegittimati nella nostra funzione.”
Carenza: “Il capogruppo si è assentato dopo aver discusso la nostra questione politica. Vorrei dire a tutti che in tutte le famiglie ci sono incompatibilità ambientali. E così stamane si è arrivati a questa situazione. Tundo ha capito di aver sbagliato quelle dichiarazioni ai giornali.
Tina Resta: “Se Luisi afferma che solamente 2-3 persone decidono nella vostra maggioranza è significativo di quello che succede e dello spettacolo che la politica sta dando oggi”.

Certamente qualcosa non va e oggi si è visto chiaramente. Vecchi rancori mai sopiti riemergono con forza e ritorneranno sicuramente con l’approssimarsi della nuova campagna elettorale. Un’analisi politica sarà fatta ma ci chiediamo se non sia più utile e funzionale, per lo stesso centro destra, staccare la spina prima della naturale scadenza così da poter serenamente ricreare un gruppo forte e unito in vista delle prossime amministrative.

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