UNA TRADIZIONE ANTICA, MA SEMPRE NUOVA: LA FESTA DEL RINGRAZIAMENTO
“Solo con Dio c’è futuro, anche nelle nostre campagne!” è questo il messaggio che anche il nostro Papa, Benedetto XVI, durante l’Angelus di domenica 13, ha pronunciato in piazza San Pietro e lo stesso è risuonato a Turi dalle parole di Don Giovanni Bianco in Chiesa Madre nella serata di domenica 20 novembre. Nel suo 60° anniversario – dal 1951 la Coldiretti festeggia la Giornata del ringraziamento – numerosi coltivatori diretti hanno preso parte alla celebrazione di questo momento che annualmente li unisce per rendere grazie del raccolto annuale. Forti e pregnanti le parole del sacerdote putignanese che nella sua omelia non ha mancato di porre l’accento non solo l’importanza di questo gesto di ringraziamento, come valore da preservare e diffondere anche nelle nuove generazioni, ma nel lavoro continuo e quotidiano che occupa chi si dedica all’agricoltura. “Un detto dice che il lavoro nobilita l’uomo – ha sentenziato Don Giovanni Bianco – ma non è così. È l’uomo che con il suo lavoro nobilita se stesso, perché oggi è difficile incontrare chi sceglie quest’attività che impone impegno, fatica e sudore, ma senza l’aiuto di Dio l’uomo non può beneficiare del suo sacrificio”.
Ad assistere alla celebrazione, insieme ai rappresentanti della Coldiretti di Turi, anche il vicesindaco Paolo Tundo e i consiglieri D’Addabbo, Cazzetta, Valentini e Carenza.
La Giornata del Ringraziamento è un’occasione per tenere desta l’attenzione all’ambiente rurale per difendere, sostenere e accompagnare spiritualmente coloro che sono impegnati nel lavoro della terra, che si impegnano, quotidianamente, nonostante la problematica situazione di crisi economica e finanziaria.
“Solo con Dio, infatti, c’è il gusto del lavoro”. “Ringraziare è sempre un gesto alto e bello, che nobilita chi lo compie. Per noi è un atto doveroso, soprattutto al termine di un anno agricolo segnato dalle conseguenze di una grave crisi economica e finanziaria, ma anche gravido di quella speranza che sgorga dal primato che riconosciamo a Dio”. Si apre così il Messaggio per la Giornata del Ringraziamento, che evidenzia “l’opera di quei giovani imprenditori che hanno scelto di ritornare al lavoro agricolo” (+6%), “indice di un riscoperto amore alla terra”. “Tutti i lavori hanno pari dignità, perché è l’uomo a dare dignità al lavoro e non il lavoro a rendere grande l’uomo”.
“Il 2011 è comunque stato un anno positivo per tutti i prodotti della nostra terra” – ha commentato Vincenzo Petruzzi, rappresentante della Coldiretti di Turi, al termine della celebrazione religiosa. Ha ringraziato quindi tutti quelli che hanno partecipato alla messa e volontariamente donato i doni, frutto della terra, che saranno offerti alla Caritas e, ringraziando Don Giovanni Bianco e l’Amministrazione presente ha fissato l’appuntamento per il prossimo anno.