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IMPEGNO PER TURI SCENDE IN PIAZZA

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Sabato scorso, Franco Mercieri e alcuni esponenti del Movimento Impegno per Turi sono scesi in Piazza per il primo comizio ufficiale. Tante le persone ad ascoltare Franco Mercieri che introduce i punti fondativi del gruppo che ha messo insieme uomini e donne prescindendo dalla loro appartenenza politica. Concetto che viene poi sottolineato più volte durante i vari interventi: “il bene del nostro paese non può identificarsi in un simbolo politico di destra o di sinistra”. L’obiettivo del movimento,  aperto a tutti i cittadini, è aggregare risorse umane per formare una nuova classe dirigente.

Durato soli 35 minuti, e integralmente visibile su Turiweb.it, il comizio ha definito fin dalle prime battute, con frasi precise e calibrate, la struttura e le finalità del movimento. I relatori, tutti decisi ma con foglietto alla mano, interverranno secondo l’ordine cronologico, Rosalinda Genghi, Franco Mercieri, Pietro Pugliese, Sandro Laera e Piero Camposeo.

Proviamo a vedere in sintesi gli aspetti positivi e “negativi” di tutti gli interventi.

FRANCO MERCIERI

Dopo aver scoccato la prima freccia al cuore di Gigantelli Mercieri sottolinea nuovamente l’idea alla base del gruppo che intende superare i vecchi schemi politici fatti di maggioranza e opposizione, di destra e di sinistra, che si fronteggiano per esaltare una sterile quanto dannosa contrapposizione. Tuttavia, dopo questa parentesi, Mercieri, con tono sereno e sicuro, ribadisce l’idea di un gruppo aperto: “ Non siamo riluttanti al confronto.” Mercieri racconta come in questi mesi, nella sede in via XX Settembre: “Sono già diversi gli ex amministratori che hanno aderito al nostro invito al confronto – sottolinea poi Franco – vi assicuro ne abbiamo fatto tesoro”.

Impegno per Turi dunque nasce spontaneamente e senza steccati ideologici e come contenitore-laboratorio di proposte dove “può partecipare chiunque e vi invito a farlo.”

Dopo aver presentato il suo gruppo Mercieri presenta se stesso. L’accostamento e il biglietto di vista, di facile portata, per la Piazza attenta è il proprio percorso del quale Franco non ne nasconde di essere orgoglioso del percorso professionale e personale fin qui fatto.

Il leader del movimento spiega come è nato un impegno in prima fila: “Dopo tanto parlare con gli amici nacque un senso di colpa per la mancata partecipazione.”

Mercieri però in conclusione afferma un cosa importante che riteniamo non di poco conto. “Stiamo elaborando il programma ma non vogliamo sognare ingenuamente ad occhi aperti. “Vogliamo confrontarci concretamente con la disponibilità esistente e progettare in funzione di essi.

PIETRO PUGLIESE

“Alcuni miei amici mi dicevano meglio star lontani dalla politica. Oggi dico a queste persone è un luogo comune sul quale tutti faremmo bene a riflettere. Oggi infatti con razionale consapevolezza ho deciso di voler partecipare ad Impegno per Turi per la delusione verso la politica intesa nella forma e nella gestione tradizionale fatta quasi esclusivamente di potere personale a discapito dell’interesse generale. Questa la scintilla che ha provocato il focolare chiamato Impegno per Turi.”

Pietro Pugliese sottolinea una nuova regola interna dal sapore “aziendale”: “Abbiamo inteso il concetto dell’impegno a Tempo come un turno di servizio. Alla fine di questo turno dobbiamo evitare di utilizzare l’esperienza come arma di ricatto per rimanere attaccati alla poltrona.”

In questa frase se volessimo poi leggere una risposta allo scontro nuovi vs esperti forse non sbaglieremmo più di tanto…ma a renderlo esplicito ci penserà poi Sandro Laera.

SANDRO LAERA

Sono stato candidato con Turi nel cuore, ma io non ricevetti i consensi per essere eletto. Ingenuamente immaginavo fossi ancora parte di quella squadra vincente. Invece così non era. Chi non viene eletto rimane emarginato. Considerato una zavorra. Ma ho promesso a me stesso che non avrei mollato. Sono qui con Impegno per Turi perché ho voglia di fare buona politica. Abbiamo tolto del tempo a noi stessi autofinanziandoci. Lo scopo comune è migliorare il nostro amato paese. “in questo comune le amministrazioni hanno vigilato soltanto quando i lavori sono stati eseguiti dinanzi alle proprie abitazioni. Loro non considerano Turi la propria casa.”

Laera specifica e risponde agli “esperti”… “ Se in questi anni hanno fatto quello che ho visto preferisco non avere questa esperienza”.

PIERO CAMPOSEO

Probabilmente il migliore per sicurezza fra i relatori, Piero Camposeo, parla di partecipazione, introducendo anche una personale autocritica e mea culpa. Una partecipazione che secondo Camposeo è offuscata e che … qualcuno vuole questo metodo, lo caldeggia… testa bassa e pensare solo ed esclusivamente a se stessi…questo il motto per evitare che sopravanzi una coscienza civile.

Piero racconta di come in questi anni si votava qualche volta con la molletta al naso, qualche volta al contrario abbiamo creduto in un cambiamento. Ma non è stato così.

“L’attuale classe politica che ci rappresenta – incalza Camposeo – sembra in larga misura caratterizzata da persone la cui mente appare come ottenebrata da un modo di pensare che si traduce in un modo di agire che nulla ha a che vedere con gli interessi della nostra collettività …la mancanza di partecipazione ha escluso i cittadini dalla politica. Politica di cui si sono appropriati dei soggetti autoreferenziali finendo per raschiare il barile …il risultato è che il degrado istituzionale a cui abbiamo assistito negli ultimi anni non trova precedenti nella nostra repubblica. Nessuno di noi può più permettersi di escludersi. Ognuno di noi deve scendere in piazza e riappropriarsi di tutto quanto siamo stati depredati.”

Infine l’appello passionale di Camposeo alla partecipazione di tutte le classi generazionali: “Mi rivolgo agli anziani che devono sentire il peso di questa situazione. Voglio spronarli perché credo che molto possono dare alla nostra comunità. Mi rivolgo a quelli della mia età, incerti fra la rassegnazione e la consapevolezza che si può e si deve fare qualcosa. Infine i giovani a cui è stato tolto persino il privilegio dei ricordi positivi. Come ad esempio in passato sono esistite persone per il quale il termine Onorevole poteva essere ancora appropriato. Non aggiungo altro. Fra i giovani esistono persone molto migliori di me, dovete venire fuori. Non dovete permettere che un gruppo di politici talvolta deliranti prendano decisioni sul vostro futuro.”

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