TURI E LA SUA NOTTE BIANCA
Nella serata di mercoledì gran parte della nostra comunità cittadina ha preso parte all’iniziativa, promossa da Don Luigi Renna insieme con i seminaristi di Molfetta e i sacerdoti presenti nel nostro paese, dal titolo: “La Notte Bianca con il Signore”. L’obbiettivo della manifestazione è stato quello, seguendo la logica della fede, di riportare alla consapevolezza della responsabilità del credo i giovani, divenendo così un evento di annuncio, liturgia e testimonianza della carità. Questi elementi, del resto, non possono essere scissi, perché costituiscono la realtà della Chiesa e la sua missione nel mondo, che non è soltanto annunciare Gesù Cristo, ma è anche pregare e vivere del Vangelo, così come la “Notte bianca con il Signore” ha voluto insegnare.
L’evento, che avuto inizio alle ore 20:30 circa, presso piazza Capitan Colapietro ed è stato caratterizzato da una significativa ma breve fiaccolata ,che ha condotto i partecipanti d’innanzi la caratteristica chiesetta di San Rocco, dove dopo essere stati accolti dal saluto iniziale, sono stati coinvolti nel mondo della riflessione religiosa attraverso canti e preghiere dialogate. L’iniziativa si è conclusa con i ringraziamenti di Don Giovanni Amodio e di Don Luigi Renna, rettore del Seminario regionale “Pio XI” di Molfetta, che hanno sottolineato l’importanza dell’evento, ha permesso ai presenti di comprendere come la vocazione di Dio non allontani dal quotidiano ma lo trasformi, e come iniziative del genere offrono momenti di condivisione e raccoglimento per i giovani; quegli stessi giovani a cui, a fine serata, hanno consegnato il pane della condivisione.
La serata, dedicata alla riflessione del mondo giovanile, ha avuto complessivamente un buon riscontro, riuscendo inoltre nel suo intento di instaurare nuove relazioni con i ragazzi, sul terreno di una speranza, desiderata, cercata e vissuta. Quella stessa speranza che ardeva negli occhi di tutti coloro che hanno preso parte ad una fiaccolata animata da uno spirito, che espresso nei canti e nelle preghiere e non nel categorico rigore religioso.
