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PUG: NESSUN PROBLEMA PER L’ITER IN CORSO

campanella

Ore 16.00 di Giovedì 15 settembre. Ci presentiamo in Comune per poter assistere al primo degli incontri promossi dal Sindaco Gigantelli nei due mesi “delle osservazioni” al Pug.

“Lo sportello di consultazione”, apprendiamo, non ha il carattere di incontro pubblico bensì è l’occasione per i cittadini interessati di chiedere chiarimenti o informazioni all’arch. Campanella, redattore del Pug.

Giunti in “Sala Giunta”, impegnata ad accogliere la commissione di controllo, ci ritroviamo praticamente soli. Anche in Sala Consigliare è tutto spento. Abbiamo avuto l’impressione di essere stati gli unici “interessati” , per fini giornalistici, all’evento. Così non sarà, perché altre due persone si sono presentati, circa un ora dopo.

Abbiamo così approfittato della presenza dell’arch. Campanella per porre alcune domande di interesse generale. Simpatica coincidenza, ci siamo così “accomodati” nella stanza ora disponibile che fu dell’ing. Campobasso giunto al traguardo della pensione.

PRIMA QUESTIONE: I PARERI TECNICI

Alcuni dubbi erano nati sulle sorti di un Pug in itinere non “accompagnato” dall’ing. Campobasso, come detto in pensione: chi darà il parere tecnico sulle osservazioni? L’arch. Campanella ci chiarisce che il suo parere è sufficiente per far approdare in Consiglio le osservazioni al Pug per la successiva votazione. “La mia valutazione e il mio parere restano chiaramente non vincolati per il Consiglio – aggiunge – che è sovrano delle sorti del Pug”. L’arch. Campanella ci riconferma la sua contrarietà agli emendamenti che in in sede di Consiglio sono state apportare al Pug: “Io ho proposto la mia idea di urbanistica, il Consiglio è e sarà sovrano anche nelle future osservazioni”. In conclusione l’assenza di un responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale non fermerà né rallenterà l’iter del Pug

SECONDA QUESTIONE: LA CARTOGRAFIA DEL PUG

Gli emendamenti al Pug sono stati presentati e votati senza una “visione grafica”. In commissione di controllo sembra sia stata anche chiesta una “mappa” senza risultato. La domanda che ci si è fatti è stata quella dell’incompatibilità che sarebbe potuta nascere dopo la definizione “su carta” degli emendamenti votati. Dunque se un consigliere è compatibile e vota il Pug scoprendosi incompatibile dopo la definizione finale dello strumento urbanistico potrebbe essere inficiato tutto? Secondo l’arch. Campanella gli emendamenti erano chiari e dunque ogni consigliere poteva ben sapere il suo stato di compatibilità o meno. Inoltre “è stato allegato al Pug una cartografia indicativa che può essere un buon punto di partenza”. Dunque esiste una “mappa” allegata al Pug. Sul sito istituzionale del Comune di Turi però sembra non sia stata pubblicata. Usiamo il condizionale perché non ci è possibile controllare, come mostra la foto, il portale del Comune è spesso “fuori uso” . La settimana prossima cercheremo di approfondire la questione.

TERZA QUESTIONE: IL PUG IN REGIONE

Che gli emendamenti al Pug siano stati l’arte estrema della mediazione potrebbe essere una nostra “cattiva” opinione, ma un Sindaco che vota uno strumento urbanistico che non condivide in pieno insieme a molti della maggioranza e allo stesso redattore del Pug conforta, e non poco, la nostra idea. Mediazione-estrema è l’ossimoro che meglio spiega quello che sembra essere accaduto. Abbiamo così chiesto all’arch. Campanella al sua opinione in merito alla “vociferata” zona B. La Zona B, lo ricordiamo, secondo il Pug originale prevedeva in sintesi meno case e più verde (standard). La zona B, “colpita”, da tanto verde ha ricevuto dal Consiglio il proprio “diritto acquisito” nel tempo ad essere diciamo più grigia. Questa “volontà” però sembra, sulla carta, collidere con le indicazioni e le volontà della Regione Puglia che potrebbe “non gradire”. L’arch. Campanella ha confermato i propri dubbi e non ha nascosto il proprio timore sul fatto che la Regione Puglia potrebbe modificare l’emendamento. “Nel caso in cui la Regione ravvisasse dei problemi si andrebbe ad un confronto in una conferenza di servizi e lì potrebbe essere rivisto l’emendamento.” Questo passaggio però non farebbe tornare il Pug in Consiglio Comunale, ma la Regione potrebbe “imporre” il proprio volere.

QUARTA QUESTIONE: LE ZONE F

Anche sullo spostamento delle Zone F l’arch. Campanella non si era espresso in modo positivo. La Zona F infatti avrebbe potuto portare “sviluppo” economico all’area che, collocata lungo l’asse della statale 172, avrebbe potuto avere un impatto di più ampio respiro. Anche in questo caso però, sospetti di interessi e casate, ha fatto preferire l’idea di disegnare le Zone F non lungo l’asse stradale ma con il compasso. Sul tema però l’arch. Campanella non ha ravvisato la possibilità che la Regione possa intervenire: “la decisione di collocare le aree spetta alla volontà del Consiglio.” Il Sindaco Gigantelli, in Consiglio, commentò il tema affermando che “spero il Consiglio in futuro ci ripensi”. Certo, ma quando?

Pur se la “partecipazione” della cittadinanza al Pug non possa essere considerata “esemplare”, abbiamo ringraziato l’arch. Campanella per il tempo concessoci. Anche Gigantelli, affacciatosi per un saluto, ha sottolineato come la partecipazione limitata potesse essere immaginata ma che, anche grazie agli strumenti di informazione, si potessero chiarire gli aspetti complessi dell’urbanistica. Ci proviamo.

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