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IL CONFRONTO…PUBBLICO…UN PERICOLO

orlandi

Circa un mese fa, pochi giorni dopo l’approvazione del Pug, la nostra Redazione ha ricevuto una interessante e suggestiva proposta: collaborare per organizzare un dibattito pubblico fra i quattro sindaci del passato: Menino Coppi, Michelina Stefanachi, Vito Nicola De Grisantis, Vincenzo Gigantelli. Moderatore del dibattito sarebbe stato il giornalista Vito Catucci.

La proposta nasceva da Angelo Orlandi, che nell’ambito di eventi culturali promossi dalla Fimer in occasione dei 30anni di attività, immaginava una “Tavola rotonda: un futuro per Turi”.

Qualche giorno fa la certezza: il confronto non s’ha da fare. Non si poteva però lasciare cadere tutto nel silenzio, così abbiamo posto qualche domanda ad Angelo Orlandi, promotore dell’evento:

Da dove è nata l’idea di organizzare questo confronto pubblico?

“L’idea risale a qualche mese fa ma avevo ritenuto corretto attendere il Consiglio Comunale sul PUG e far tornare la serenità tra i cittadini e gli attori ovvero i 3 ex e l’attuale Sindaco. Infatti la serenità era d’obbligo dato il tema da affrontare:il futuro di Turi ovvero il nostro e quello dei nostri figli. Ho imparato con il passar degli anni che non puoi costruire un futuro se non analizzi bene il tuo passato e quindi ritenevo corretto che con l’aiuto dei 4 attori in un clima costruttivo avremmo potuto ascoltare un bel dibattito finalizzato ad avere le idee più chiare visto l’approssimarsi delle elezioni di maggio 2012 senza ridursi ad ascoltare i futuri candidati nei 30 gg. Infuocati che precedono le elezioni ma cominciare ad ascoltare democraticamente ogni campana e trarre autonomamente le proprie considerazioni. Solo questo mi spengeva ad organizzare questo incontro”.

Per quale ragione i sindaci non si sono seduti alla “tavola rotonda”?

“Le ragioni posso solo ipotizzarle dato che a fronte di tre risposte positive degli ex sindaci e tra queste vorrei ricordare l’entusiasmo della dott.ssa Stefanachi, purtroppo non incontrai da subito lo stesso entusiasmo da parte del dott.Gigantelli. Inizialmente commentò il suo disagio in quanto ancora in carica e dopo una lunga chiacchierata mi congedò cordialmente affermando che sarebbe stato corretto condividere la decisione con la giunta e informò l’assessore D’Addabbo in mia presenza chiedendomi cortesemente di spiegare il giorno successivo allo stesso Assessore le finalità del dibattito. Cosa che feci puntualmente chiedendo di aggiornarmi sulle “loro” decisioni. Purtroppo ad oggi non ho avuto nessuna telefonata in tal senso al punto che ho dovuto prendere atto dell’assenza del Sindaco in carica. In verità un cenno verbale indirettamente mi è giunto anche dall’Assessore D’Addabbo che non solo ha commentato negativamente l’iniziativa ma aggiungeva anche disprezzo su colui che aveva suggerito tale iniziativa ovvero il sottoscritto. A tal proposito non desidero aggiungere altro se non trasmettervi l’amarezza di non essere riuscito a portare in fondo questa iniziativa dato che ovviamente ho preferito annullare l’incontro piuttosto che commentare la poltrona vuota del Sindaco Gigantelli”.

Da cosa è stato più deluso e cosa l’ha più piacevolmente colpita?

“E’ facile immaginare cosa o chi mi ha deluso: il dott.Gigantelli al quale ho sempre dimostrato stima ed amicizia anche nel suo momento politicamente più difficile ed invece oggi mi vedo costretto a rivedere il mio giudizio sulla carica che ricopre e sulla persona che ritenevo amica e sincera. Naturalmente sono disponibile a qualunque chiarimento dovesse arrivare in tal senso dato che comunque lo ritengo un “ragazzo per bene ed onesto”. Difficile dire cosa mi ha piacevolmente colpito a parte l’entusiasmo della dott.ssa Stefanachi che sarebbe stata pronta il giorno stesso del mio invito senza sapere neanche gli argomenti in anticipo: veramente entusiasta. Concludo augurandomi che questo non sia il preludio ad una stagione politicamente calda. Invito tutti gli attori presenti e futuri a comportarsi come farebbe il buon padre di famiglia mentre affronta un periodo di difficoltà: perché cari amici il vero problema per il quale abbiamo tutti il dovere di impegnarci consiste nell’affrontare le difficoltà che ci aspettano a livello internazione, nazionale e quindi locale”.

Dopo aver ascoltato Angelo Orlandi, dispiace scrivere e constatare come il valore del confronto pubblico sia ancora sottovalutato e spesso considerato un pericolo.

Dispiace prendere atto che nessuna risposta dal Sindaco Gigantelli è mai giunta alla nostra proposta di trasmettere e registrare le sedute Consiglio Comunale, così come nessun consigliere comunale ha proferito parola sul tema, compreso il Consigliere Denovellis che più volte ci aveva invitati.

Dispiace notare, e in questi giorni ne abbiamo la prova, che alla formula del confronto si preferisca quella del comizio.

Siamo ancora indecisi su come descrivervi questa storia. Potremmo raccontarvi il valore della partecipazione e del confronto civico negato, potremmo raccontarvi come un Sindaco abbia bisogno prima dell’avvallo di qualche assessore per poter prendere qualche decisione, potremmo raccontarvi come Gigantelli abbia vietato al suo vicesindaco Tundo di partecipare, potremmo raccontarvi ancora imbarazzanti dettagli e aneddoti di questa vicenda. Ma delusi di tanto timore, vi racconteremo solo quello che Gigantelli desiderava nel suo programma elettorale:

“Desideriamo una comunità… in cui ci sia possibilità di confronto…”

“Desideriamo che il rapporto cittadini – amministrazione sia trasparente perché i cittadini, singoli e associati, abbiano la possibilità di prendere parte all’azione amministrativa attraverso spazi di confronto, di partecipazione e di lavoro per la costruzione del bene comune”

“Un metodo di lavoro e di partecipazione: puntiamo a creare una Amministrazione che riguadagni la fiducia e il rispetto dei Cittadini”

Potremmo continuare ma sembra evidente che le promesse scritte nei programmi elettorali, gli inviti alla trasparenza amministrativa e al confronto pubblico restino lì nei libri dei sogni.

“Sindaco Gigantelli, Franco D’Addabbo ha proposto in Consiglio un dibattito pubblico, se fosse organizzato parteciperebbe?”

Testuali parole di Gigantelli: “Sono favorevole…il dibattito pubblico in questo momento è assolutamente sostenibile e condivisibile, quindi sono disponibile a farlo”.

Complimenti a chi ci ha provato e invano creduto e complimenti anche a chi, conoscitore profondo della strategia politica, con sobria eleganza ha lanciato il sasso e nascosto tutto se stesso.

 

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