PUG E SOSPETTI IN CONSIGLIO
Finalmente, dopo tanto abituale tempo perso, Gigantelli convoca il Consiglio per l’adozione del Piano Urbanistico Generale. In Consiglio, però, approdano tanti dubbi. Avevamo posto alcune domande al Sindaco, affichè proprio la sua voce potesse far chiarezza, ma nessuna risposta è mai giunta. Perché? Documenti in procura e Consiglieri presso la tenenza della Guardia di Finanza. Perché? Tre Consiglieri, fra cui il coraggioso assessore Vito Totaro, avevano richiesto un Consiglio e una Commissione ad hoc per il controllo di “sistematici” errori nel calcolo degli oneri di urbanizzazione. Il Sindaco si dichiara non ostile, ma al tempo stesso non accoglie la loro richiesta, trincerandosi dietro la mancanza di requisiti formali e “il necessario sostegno numerico”. Dobbiamo osservare come manchi proprio il suo personale “sostegno numerico”. In questo “mare” il Pug sbarca in Consiglio: finché la barca va…
Chi sale
Gianfranco D’Autilia
Accusato di tutto e da tutti Gianfranco rimane l’unico che in Consiglio Comunale prende la parola e comunica qualcosa. E’ l’unico che da risposte. E’ l’unico che riesce a indicare una rotta amministrativa alla maggioranza. Gigantelli ne ha bisogno quotidianamente come il pane e così Gianfranco viene invitato spesso a Relazionare e rispondere all’opposizione. Gli viene detto in Consiglio di essere un “inetto e misero” ma lui resiste e va avanti. Gianfranco sale. Ma ricordate quel 18 Febbraio del 2009? Il Pdl siglava un’alleanza con l’Italia dei Valori. Chissà oggi, con scelte più coerenti, l’assessore D’Autilia sarebbe stato sul punto più alto della vetta.
Chi scende
Michele Boccardi
Questa settimana abbiamo avuto l’onore di vedere il Consigliere Regionale nel Consiglio Comunale. Gli argomenti abbondano: Oneri di urbanizzazione, Bilancio, Pug. Ti aspetti che Michele dica qualcosa, un’opinione, un commento. Nulla. Boccardi, cellulare in mano, entra ed esce dal Consiglio e durante tutta la seduta non spiccica una parola. E così mentre i Consiglieri discutono dei problemi del paese, lui, il Consigliere Regionale, è indaffarato a leggere la Gazzetta. Che delusione! Se avesse mantenuto qualche promessa, fra cui quella di dimettersi se si fosse accomodato in Regione oppure quella di fare qualcosa per Turi, forse Michele sarebbe stato più sereno con la propria coscienza…e forse in Consiglio avremmo ascoltato la sua voce. Ci accontentiamo di averlo ammirato…leggere il giornale.