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PIANO DI ZONA: COLLABORAZIONI

dautilia

Nell’incontro di mercoledì 22 giugno, presso la Biblioteca Comunale, l’assessore ai servizi sociali Gianfranco D’Autilia ha espresso le proprie perplessità sull’assenza, in queste iniziative aggreganti, del mondo dello scoutismo che potrebbe essere un’ottima risorsa come volontariato. É emersa, poi, l’esigenza di comprendere attraverso un tavolo tecnico i percorsi del Piano di Zona per creare un’interfaccia continuativa tra progetti e volontariato che permetta, attraverso una programmazione esaustiva, di incontrare i bisogni del territorio.

Le iniziative socio-culturali se non vengono condivise corrono il rischio di rimanere fini a se stesse. Per evidenziare le varie competenze e conoscere i talenti si è quindi passati ad una presentazione dei convenuti.

L’associazione “Etnie” si occupa del progetto “Incontriamoci al Sud”. Questo intende creare un centro multiculturale con uno sportello per stranieri che permetta secondo un accordo ANCI  con i comuni di rinnovare in tempi più fluidi i permessi di soggiorno, il disbrigo di pratiche e l’inserimento interculturale attraverso dei laboratori.

Il Consorzio C.A.S.A. ha ribadito l’importanza del progetto “Pegaso in volo” sui diversamente abili che, con l’intento di migliorare la qualità della loro vita, favorendone l’autonomia, offre un servizio socio-sanitario di ippoterapia, musicoterapia, laboratori artistici e altro.

“Famiglia accoglienti” da 26 mesi in rete con la cooperativa “Itaca”, ente capofila, mette a disposizione sportelli d’ascolto per colloqui individuali, mediazione dei conflitti; un’ educativa domiciliare per minori con un servizio home maker per adulti; sensibilizza, inoltre, alla cultura dell’affido.

L’associazione “Counseller” lavora con clienti (e non pazienti) individuali, coppie, famiglie, gruppi e organizzazioni. Il processo di counselling si caratterizza come un intervento a breve e medio termine, è un sostegno professionale per chi è in una situazione di crisi ed è momentaneamente bloccato.

 

L’associazione “Umanità Solidale Glocal” si impegna a promuovere, sostenere e diffondere la cultura di un mondo più solidale e fraterno, attraverso azioni concrete sul territorio, a vantaggio dello stesso e delle zone più deprivate del mondo.
Poiché la conoscenza della lingua è elemento essenziale per un’effettiva conoscenza e scambio fra culture diverse, sono organizzati dei corsi di Italiano.

 

Hanno partecipato anche la Caritas di S. Giovanni, “TURIsti in tour” e l’associazione “Cometa”, gli assistenti sociali Volpetti e Buonasia.

Mentre l’associazione turistica ha proposto la realizzazione di un servizio di accompagnamento turistico per la disabilità, l’associazione “Cometa” che mette a disposizione esperti volontari  per donne maltrattate e ragazzi, si è detta disponibile a collaborare con gli enti territoriali offrendo la qualità del proprio volontariato. A riguardo è stato precisato che in passato il volontariato era la stampella del pubblico. In un momento come questo in cui mancano i fondi a cui attingere, è necessario cogliere proprio da questo ambito, indispensabili apporti umani e culturali, con la consapevolezza che il volontariato non può avere le responsabilità del servizio pubblico. Esso deve essere, però, massimamente valorizzato accanto ad un servizio pubblico che garantisca la continuità terapeutica. É importante la sinergia tra le attività. C’è l’esigenza di lavoro comune, di mettere insieme i nuovi talenti. Ad esempio l’Università della terza età può essere presa a modello perché ha già organizzato laboratori creativi e seminari di psicoterapia servendosi della collaborazione dello sportello “Famiglie accoglienti”. Sta cambiando la mentalità anche nei confronti della psicologia. In conclusione si è notato che Turi si sta trasformando grazie all’ aumento demografico e che c’è bisogno di una forte integrazione tra pubblico e volontariato senza invadere le specificità degli ambiti curati dai vari enti e dalle associazioni. Non ci deve essere concorrenza ma integrazione.

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