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Politica

IL FUTURO DEL CENTRO SINISTRA

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A margine dell’incontro del centro sinistra quali le impressioni del suo Partito?
Dialogare è sempre una buona scelta. Solo così si possono superare, appianare incomprensioni, fraintendimenti e altro. E’ un inizio, si vedrà. Certamente è prematuro fare previsioni, la cosa che più mi premeva era riportare il dialogo sulle cose piuttosto che sulle persone. La buona volontà sulle cosa da farsi è stata manifestata da tutti i partecipanti ma…in un incontro preliminare non ci si può spingere più di tanto.
Ognuno di noi, per grandi linee ha prospettato un percorso che, per quanto ci riguarda, vede partecipi non soltanto persone e/o partiti di “area”, ma anche altri soggetti. Ho percepito disponibilità all’ascolto. andiamo avanti e verifichiamo la possibilià vera del dialogo.2. Quale strategia vorrebbe seguire il PD per costruire l’alleanza per le prossime amministrative
Ho già anticipato il nostro progetto. Vedete, il risultato del voto nei grandi e piccoli centri alle ultime amministrative ha dato un grande segnale. Sta finendo, troppo lentamente, un ciclo buio per l’Italia. Un ciclo storico-politico fatto di continui attacchi all’essenza stessa della democrazia: il riconoscimento della funzione, del ruolo dei partiti, della funzione della magistratura, di quella dell’informazione, del ruolo stesso della presidenza della Repubblica.
Lo stesso capo dello stato è stato ripetutamente fatto oggetto di tentativi di delegittimazione. Miseramente falliti.
Un ciclo storico-politica caratterizzato da un’idea della Costituzione di una gabbia da cui fuggire, di cui liberarsi ,per avere mano libera.
Libera di fare che?…
Per fortuna il tentativo non è stato portato a compimento. gli italiani hanno deciso di fermarlo. Che cosa dobbiamo dedurre da questo messaggio?
La gente ha indicato il cambiamento che vuole, ha dato fiducia a chi ha proposto un futuro fatto di buona politica, e mi piace che lo stesso Mimmo Leogrande, ma non solo, condivida questa mia idea che già la sera stessa dei risultati delle amministrative avevamo commentato usando quelle parole.
Questo è possibile anche qui a Turi?
Il Partito Democratico, lo abbiamo detto già in altre circostanze, si pone al centro di un movimento che abbracci, accolga, le istanze di rinnovamento ideale della politica turese e della buona pratica amministrativa, a cominciare dagli stessi consiglieri comunali che con me hanno collaborato e collaborano in consiglio nel tentativo di dare dignità al vuoto politico espresso da questa amministrazione.
A questi, ai partiti, a tutte le forze buone, ai cittadini, noi vogliamo dare la possibilità di costruire un progetto nuovo che accolga le istanze di cui parlavamo prima,che accolga quelle forze, quelle menti, quella buona progettualità presenti a Turi.
Costruiamo insieme il futuro! E per fare questo, l’impegno di tutti deve essere massimo.
I “se” e i “ma” che spesso, troppo spesso, hanno sottolineato l’attività dei consiglieri di minoranza, quella che è stata tale sin dal primo consiglio!, hanno solo delegittimato, ingiustamente, la nostra azione accrescendo il radicamento della destra.
Il Partito Democratico aspetta e sollecita chi, rispondendo alla necessità della buona politica, accetterà di mettersi in gioco.
Turi lo merita3. Come si sceglie il candidato sindaco?
Il Partito Democratico è il partito delle primarie.
Ove la scelta del candidato sindaco non sia frutto della condivisione dei programmi prima ancora che della persona, il meccanismo delle primarie ha ampiamente dimostrato, ovunque, essere il meccanismo che mette al centro la democrazia partecipata. Un meccanismo vincente
4. Domanda secca:- coalizione vincente per il bene di turi (lista civica)oppure- coalizione perdente dal carattere politico/ideologico (lista di partiti del centro-sinistra.
Lo spirito di De Couberten in politica non vale molto.
Ritengo essenziale per il bene di Turi, trovare la massima condivisione politica sul programma allargando, dialogando con buona parte dell’area moderata che qui, a Turi, ha votato stancamente altro. Certamente non ad ogni costo, ma il nostro progetto è questo: il PD al servizio e insieme alle risorse umane buone per la riscossa civica del paese.

 

A margine dell’incontro del centro sinistra quali le impressioni del suo Partito?

“Dialogare è sempre una buona scelta. Solo così si possono superare, appianare incomprensioni, fraintendimenti e altro. E’ un inizio, si vedrà. Certamente è prematuro fare previsioni, la cosa che più mi premeva era riportare il dialogo sulle cose piuttosto che sulle persone. La buona volontà sulle cosa da farsi è stata manifestata da tutti i partecipanti ma…in un incontro preliminare non ci si può spingere più di tanto.

Ognuno di noi, per grandi linee ha prospettato un percorso che, per quanto ci riguarda, vede partecipi non soltanto persone e/o partiti di “area”, ma anche altri soggetti. Ho percepito disponibilità all’ascolto. andiamo avanti e verifichiamo la possibilià vera del dialogo”.

Quale strategia vorrebbe seguire il PD per costruire l’alleanza per le prossime amministrative

“Ho già anticipato il nostro progetto. Vedete, il risultato del voto nei grandi e piccoli centri alle ultime amministrative ha dato un grande segnale. Sta finendo, troppo lentamente, un ciclo buio per l’Italia. Un ciclo storico-politico fatto di continui attacchi all’essenza stessa della democrazia: il riconoscimento della funzione, del ruolo dei partiti, della funzione della magistratura, di quella dell’informazione, del ruolo stesso della presidenza della Repubblica.

Lo stesso capo dello stato è stato ripetutamente fatto oggetto di tentativi di delegittimazione. Miseramente falliti.

Un ciclo storico-politica caratterizzato da un’idea della Costituzione di una gabbia da cui fuggire, di cui liberarsi, per avere mano libera.

Libera di fare che?…

Per fortuna il tentativo non è stato portato a compimento. gli italiani hanno deciso di fermarlo. Che cosa dobbiamo dedurre da questo messaggio?

La gente ha indicato il cambiamento che vuole, ha dato fiducia a chi ha proposto un futuro fatto di buona politica, e mi piace che lo stesso Mimmo Leogrande, ma non solo, condivida questa mia idea che già la sera stessa dei risultati delle amministrative avevamo commentato usando quelle parole.

Questo è possibile anche qui a Turi?

Il Partito Democratico, lo abbiamo detto già in altre circostanze, si pone al centro di un movimento che abbracci, accolga, le istanze di rinnovamento ideale della politica turese e della buona pratica amministrativa, a cominciare dagli stessi consiglieri comunali che con me hanno collaborato e collaborano in consiglio nel tentativo di dare dignità al vuoto politico espresso da questa amministrazione.

A questi, ai partiti, a tutte le forze buone, ai cittadini, noi vogliamo dare la possibilità di costruire un progetto nuovo che accolga le istanze di cui parlavamo prima,che accolga quelle forze, quelle menti, quella buona progettualità presenti a Turi.

Costruiamo insieme il futuro! E per fare questo, l’impegno di tutti deve essere massimo.

I “se” e i “ma” che spesso, troppo spesso, hanno sottolineato l’attività dei consiglieri di minoranza, quella che è stata tale sin dal primo consiglio!, hanno solo delegittimato, ingiustamente, la nostra azione accrescendo il radicamento della destra.

Il Partito Democratico aspetta e sollecita chi, rispondendo alla necessità della buona politica, accetterà di mettersi in gioco.

Turi lo merita.”

Come si sceglie il candidato sindaco?

“Il Partito Democratico è il partito delle primarie.

Ove la scelta del candidato sindaco non sia frutto della condivisione dei programmi prima ancora che della persona, il meccanismo delle primarie ha ampiamente dimostrato, ovunque, essere il meccanismo che mette al centro la democrazia partecipata. Un meccanismo vincente”.

Domanda secca:

– coalizione vincente per il bene di turi (lista civica) oppure

– coalizione perdente dal carattere politico/ideologico (lista di partiti del centro-sinistra.

“Lo spirito di De Couberten in politica non vale molto.

Ritengo essenziale per il bene di Turi, trovare la massima condivisione politica sul programma allargando, dialogando con buona parte dell’area moderata che qui, a Turi, ha votato stancamente altro. Certamente non ad ogni costo, ma il nostro progetto è questo: il PD al servizio e insieme alle risorse umane buone per la riscossa civica del paese.”

 

 

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