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A RUTIGLIANO IL PRIMO CONVEGNO

FLI

Riceviamo e pubblichiamo.


Futuro e Libertà ormai ha nella Puglia e nel barese principalmente, un’enorme seguito, a dimostrazione di come noi pugliesi abbiamo voglia di dare una forte sterzata a questa realtà apatica e priva di opportunità, che soprattutto i giovani sono costretti a sopportare.

Martedì 10 Maggio, la sala consigliare del comune di Rutigliano, ha avuto il grande onore di ospitare la terza più alta carica dello stato, il presidente della camera Gianfranco Fini.

Dopo il brillantissimo successo del Primo convegno promosso da Generazione Futuro, il movimento giovanile di Futuro e Libertà, il Presidente della Camera è tornato in Puglia per ritirare un riconoscimento, a dimostrazione della gratitudine da parte di noi pugliesi per la sua attenzione nei confronti delle vere problematiche dei cittadini italiani.

È stato accolto dal sindaco del comune di Rutigliano il quale ha posto delle domande inerenti la nostra Costituzione e la sua attualità.

Subito dopo aver ringraziato l’amministrazione ed i tanti cittadini accorsi provenienti da tutta la provincia, il Presidente ha proseguito parlando della gran confusione che la situazione politica italiana sta attraversando. Non sono mancate stoccate alla situazione attuale, definendo preoccupanti le proposte che il nostro Presidente del Consiglio continua a lanciare in merito ad una nuova organizzazione della giustizia e delle offese nei confronti della magistratura e in generale sui principi su cui si basa la nostra Costituzione.

È antidemocratico ad esempio proporre una commissione d’inchiesta nei confronti di magistrati che indagano su qualcosa o qualcuno. Sono degli atti assolutamente legittimi in un contesto democratico come il nostro. Se l’accusato si reputa innocente, grazie a quella nostra Costituzione definita obsoleta, gli viene riconosciuto il sacrosanto diritto di potersi difendere in tribunale e non, come sta succedendo da un po’ di tempo a questa parte, per il tramite di leggi ad personam o legittimi impedimenti vari.

Chiunque si reputa innocente davanti ad accuse anche minime, non deve temere di difendersi in tribunale. Chissà perché invece, col nostro presidente del Consiglio, si deve ricorrere ad escamotage vari per evitare i processi.

Quello che più inquieta, in questa situazione, sono le enormi diffamazioni che ogni giorno siamo costretti a sentire nei confronti di una categoria di persone che svolgono le proprie legittime funzioni e che rischiano la propria incolumità per difendere valori nobili come il diritto di potersi difendere o indagare, di poter essere riconosciuti i propri diritti o poter processare colpevoli. Tutti elementi questi, importantissimi,  contenuti nella nostra Costituzione e che hanno portato l’Italia a superare le enormi difficoltà in cui versava dopo le grandi guerre e che ancora oggi permettono agli innocenti di rimare tali ed i colpevoli di essere sanzionati.

Infine al Presidente, in segno di riconoscimento, gli è stato donato un oggetto tipico di Rutigliano, un fischietto che lo rappresentava e, sotto l’Inno di Mameli, ha lasciato la sala consiliare per riprendere il suo lavoro quotidiano nelle sedi del governo.

Francesco Mallardi

FLI Turi

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