“LA POLITICA NON È UNO SHOW MA UN DELICATISSIMO LAVORO”
In Italia ormai abbiamo dimenticato la differenza che separa la politica dal potere.
La realtà amministrativa attuale, per i più svariati motivi, che possono essere collegati a tanti fattori quali, ad esempio la grande crisi, la distruzione delle classi politiche, la corruzione o la brama di rimpinguare le proprie tasche, sta vedendo il completo disgregamento di qualsiasi valore.
Viviamo una realtà nazionale che sta dimostrando come tutto quello che i nostri padri costituenti hanno creato, è ridotto in pura velleità.
La divisione ed indipendenza tra potere giurisdizionale, legislativo e governativo è una prerogativa dalla quale non ci si deve divincolare.
La nostra Costituzione è un capolavoro tirato fuori dopo anni di dibattiti, anche accesi, tra coloro che avevano a cuore l’interesse della nazione e la voglia di regalare ai prossimi una civiltà che fosse d’esempio per tutti. Una Costituzione basata su principi di democrazia dove chiunque possa avere la possibilità di esprimere un suo pensiero, di essere certi di godere degli stessi diritti e poter sognare che un giorno possa diventare un importante imprenditore, magari un famoso medico o costruttore pur essendo figlio di umili ed onesti operai o contadini.
Negli ultimi anni invece, stiamo assistendo ad uno spettacolo inquietante.
Chi dovrebbe governare pretende anche di voler legiferare, chi invece dovrebbe garantire democrazia e giustizia, nel segno di un’assoluta egualità imprescindibile, spreca il suo tempo per cercare di eliminare personaggi politicamente non simpatici.
In questo contesto tanto disordinato e confuso, chi ne paga le conseguenze? Chi dovrà fare i conti con una realtà colma di ingiustizie, lentezze, bagarre parlamentari, gossip e tanta altra carne da macello?
Una domanda retorica? Direi proprio di sì.
Una domanda alla quale chiunque potrebbe rispondere con estrema sicurezza.
I martiri di tanto scempio siamo noi gente onesta, noi cittadini che crediamo e speriamo che un giorno riusciremo a creare una società dove saremo cittadini del mondo, senza campanilismo o presunzione nei confronti di nessuno.
Con tanti sforzi stiamo mettendo la grande crisi economica che tanto ci ha terrorizzato e che ha visto aumentare vertiginosamente il numero dei disoccupati, alle spalle ma, nello stesso tempo, stiamo scoprendo con tanto orrore la profonda disonestà di coloro che ci hanno governato a prescindere dal colore o bandiera di appartenenza.
Mi chiedo: perché sono costretto a subire tutto questo? Perché non devo più credere in valori tanto importanti e nobili come giustizia e democrazia, lealtà e meritocrazia? Perché cresce in me un fortissimo senso di sfiducia e apatia nei confronti della politica, dei nostri governanti e di coloro che dovrebbero garantire e far valere i miei diritti davanti a qualsiasi tipo di sopruso o ingiustizia? E soprattutto perché ritengo realissimo il connubio politica = potere personale = corruzione?
E’ un sogno, un’utopia, credere che esista una piccolissima casta di politici che hanno fortemente a cuore la nostra nazione?
Perché tutti i nostri politici non ammettono i loro errori o quanto meno non decidono di cambiare, di stravolgere questa inquietante prassi in cambio di una vera politica col fine di regalare al presente ed al futuro una società fiera di sé?
Desidererei tanto vedere un parlamento che si confrontasse su problematiche davvero importanti come la lentezza della giustizia o come l’altissimo tasso di disoccupazione giovanile. Vorrei vedere tante proposte di legge volte a restringere e chiudere quella casta di persone che hanno come obiettivo unico il loro alter ego e voglia di diventare sempre più ricchi e potenti.
La politica non è uno show ma un delicatissimo lavoro. Così come i medici hanno nelle loro mani il futuro di centinaia di persone che pongono in loro tante speranze, a volte anche disperate, i politici hanno la responsabilità del futuro di milioni di persone.
Chi gode di maggioranza non può fare le leggi per accontentare una infima schiera di sostenitori, o, nel paradosso, il volere di una sola persona e, nel contempo, chi ha il compito di fare opposizione dovrebbe fare un’opposizione costruttiva e non un’opposizione a prescindere da tutto.
Basta con i litigi infantili, con leggi indubbiamente inutili e sbagliate, mascherate da necessità impellenti e sacrosante. Abbiamo bisogno di riforme vere.
Bisognerebbe adattare (non stravolgere) la nostra Costituzione alla realtà attuale. Il tempo ha dimostrato alcune falle in esso, che sicuramente bisognerebbe riparare e quanto prima, ma in un contesto tanto marcio e confuso, preferisco che tutto resti intatto.
Sento il bisogno di avere la certezza che i nostri governatori abbiano a cuore la nazione, che lavorino per i propri cittadini e che collaborino tra di loro, e che discutano lealmente su proposte importanti, ignorando l’origine di provenienza.
C’è la necessità di riforme importanti.
La società attuale è differente rispetto alla stessa di cinquant’anni fa e questo implica un impegno diffuso tra tutti i governanti con lo scopo unico di creare uno Stato in cui tutti siano partecipi attivamente e che collaborino ogni momento per creare un domani migliore.
Le realtà locali, intendo le amministrazioni comunali innanzitutto, potrebbero innescare questo nuovo processo. Sindaci, assessori che si confrontano su temi importanti e che collaborano tra loro per dare ai propri cittadini un territorio fiorente, dove chiunque possa essere fiero e sicuro di essere governato da gente che realmente abbia a cuore la propria terra e non le proprie tasche.
Bisogna cambiare rotta.
Dialogo e la collaborazione, due obiettivi che non possono essere considerati secondari se si vuol costruire una società forte e pronta ad affrontare ogni ostacolo .
Questo potrebbe essere un buon percorso da seguire a partire da noi giovani che abbiamo l’eroico compito di far capire che vogliamo e pretendiamo non essere più presi in giro.
Domenica mattina a Bari, presso Villa Romanazzi Carducci, ci sarà il Presidente Fini con tutto lo stato maggiore di Futuro e Libertà. Chi volesse partecipare puó contattare sia me (Mallardi Francesco) che il coordinatore del circolo di Fli Turi (Angelo Palmisano) sui nostri rispettivi profili Facebook.
Francesco Mallardi
Futuro e Libertà – Circolo di Turi