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Cultura

L’IMPRESA DI FELICE GARIBALDI E IL RISORGIMENTO IN PUGLIA

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Un fiero Giuseppe Garibaldi realizzato dalla signora Vittore ha accolto i tanti partecipanti alla presentazone del libro di Riccardo Riccardi “L’impresa di Felice Garibaldi e il Risorgimento in Puglia(1835-1861)”, Congedo editore, nel tardo pomeriggio di sabato 2 aprile.

Nella Sala Consiliare del Palazzo Municipale di Turi, il Sindaco, Vincenzo Gigantelli, il consigliere delegato alla cultura, Franco D’Addabbo, Stefano de Carolis, componente del comitato organizzativo “anniversario Unità d’Italia turese” e l’attrice Paola Martelli, hanno presenziato alla relazione dello scrittore.

Ad incorniciare la serata, il coro dell’Università della Terza Età, diretto da Giovanna Maggiolini, che ha eseguito “l’Inno di Mameli”, concludendo con il “Va Pensiero” e “Le campane di San Giusto”.

Grande la partecipazione della cittadinanza a quello che si annovera tra uno degli appuntamenti per i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia a Turi. Oltre ai rappresentanti amministrativi, diversi sono molti i ragazzi della Scuola Media “R. Resta” di Turi, accompagnati da alcuni docenti e dal Dirigente F. Brienza, rappresentanti della Scuola Primaria “P. De Donato Giannini” e il Preside E. De Leonardis con alcuni docenti dell’ITC “S. Pertini” di Turi.

Un incontro letterario, quello realizzato sugli avvenimenti risorgimentali della provincia di Bari e della città di Turi per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia e che vede la nostra terra strettamente connessa alle vicende della famiglia Garibaldi e degli stessi garibaldini. A dare particolare emozione alle vicende esposte dallo scrittore, le letture di alcuni passi dell’opera da parte dell’attrice Paola Martelli. Un tuffo nell’intimità domestica e familiare dei Garibaldi, che, oggi emblemi del Risorgimento italiano, sono stati portatori e mediatori di innovazioni che hanno permesso al sud Italia di emergere dallo stato di torpore in cui era assogettato. “Ma se la scrittura e gli scrittori non fossero mai esistiti, come faremmo a conoscere chi eravamo? A dare il giusto valore al valore della libertà, sudata e conquistata?” – commenta D’Addabbo elogiando il lavoro compiuto dal Riccardi nel realizzare questo tracciato del nostro passato. È un passato che ci coinvolge, che ci tocca da vicino, perché ci vede protagonisti, assieme al concittadino, patriota, poeta e politico italiano, Francesco Curzio, commentato come “una delle più belle figure che ha dato al Risorgimento italiano la nostra terra” dal ‘Corriere delle Puglie’ all’indomani della sua morte.

A concludere la presentazione alcune domande dei ragazzi della Scuola Media turese rivolte all’autore per conoscere ed approfondire uno spaccato di storia su quello che ha fatto da sfondo all’impresa garibaldina e che difficilmente si può leggere sui libri di scuola.

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