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DE GRISANTIS È SEDUTO IN PANCHINA. TORNERÀ IN CAMPO?

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Scusandoci con tutti i lettori per l’errore di aver pubblicato sullo scorso numero de ‘La voce del paese’ un articolo sbagliato, rendiamo noto quello che doveva effettivamente essere diffuso.


Ogni volta che ci si ritrova a parlare di possibili schieramenti politici, candidati Sindaci e partiti per le elezioni comunali del 2012, viene sempre fuori il nome di Vito Nicola De Grisantis. Quasi fosse scontato un suo ritorno in campo ed impossibile una sua uscita di scena definitiva. Di fatto, il Sindaco che ha presidiato il Comune nel lustro che ha preceduto Gigantelli, si è poi allontanato pian piano dalla sfera politica, guardandola dall’esterno. Non sono mancati interviste, articoli scritti di suo pugno sui giornali locali e siti web, comizi, petizioni popolari, battaglie civiche senza precedenti per la SS 172 e altre importanti problematiche cittadine. A metà del 2008 ha anche abbandonato, dopo esserne stato uno dei cardini, il progetto politico del PD. Troppo poco per poterlo immaginare come prossimo futuro sindaco? Troppo per essere un semplice cittadino che vuole dire la sua e lotta per il bene comune?

È quasi impossibile pensare che, dopo aver ricoperto le cariche di vicesindaco nell’amministrazione Coppi e di primo cittadino, De Grisantis si possa accontentare in futuro, ammesso che ritorni in politica, di non essere il candidato principale di una coalizione. Ma le sue intenzioni non sono per nulla state svelate. Né tanto meno si è mai capito di che fazione politica fosse. Destra, sinistra, centro destra, centro sinistra, centro. Punto interrogativo.

Tuttavia, per capire quelle che potrebbero essere le mosse dell’ex sindaco, abbiamo spulciato negli archivi giornalistici locali e abbiamo trovato un’intervista rivoltagli all’indomani dell’elezione di Enzo Gigantelli. Ne riportiamo alcuni spezzoni che ci appaiono molto significativi per risolvere il dilemma.

In futuro pensa che ci possa essere una riunificazione della sinistra, o rimarrà divisa in due tronconi?

La strada è obbligata: per tornare competitivi bisogna puntare alla riunificazione. Diversamente ci sarà una minoranza priva di significato per il futuro.

Come mai dopo 15 anni in prima linea sulla scena politica ha deciso di tirarsi indietro?

Tutti possono andare in panchina. Sono defilato perché in campo non c’era quella voglia di un’amministrazione importante e qualificata che rappresentasse una svolta per il paese. Tra l’altro, c’erano diversi giocatori che avevano voglia di rompere e dividere.

Ci sta dicendo che non ha appeso le scarpette al chiodo, ma che tornerà in campo in futuro?

Sicuramente sì, perché i problemi della mia città mi sono e mi saranno sempre a cuore.”

Sembra abbastanza scontato un epilogo in favore delle voci che lo vedrebbero a breve di nuovo sui palchi. Ma chi sarà la sua squadra? De Grisantis come Lui stesso dice – troverà 16 uomini competenti e competitivi?

 

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