LA CHIAVE È LA PASSIONE. L’OPINIONE DI MAROTTI
Nel fare riferimento alla citazione già riportata di C. Beccaria sull’opinione, mi sembra di essere stato chiaro.
Dopo l’articolo – intervista con il primo delegato allo sport del Comune di Turi, prof. Memmo De Carolis (’78 – ’83), avevo programmato l’intervista a Franco Petrera, delegato allo sport (‘85 – ’88), perché tra De Carolis e Petrera non ne abbiamo avuti altri: ‘83 – ‘84 Aceto sindaco e ‘84 – ’85 Commissario.
L’intervista all’ex delegato Franco Petrera eletto nell’84 nella lista D.C. sarà pubblicata la settimana prossima. Perché? Ritengo opportuno, tra un’intervista e l’altra, approfondire e rispondere alle domande, opinioni e proposte di coloro che commentano sul sito www.turiweb.it senza nascondersi nell’anonimato.
Rispetto assolutamente l’opinione di tutti ma è giusto che si sappia che l’idea di scrivere sullo sport – politica a Turi era una mia vecchia idea. Ho iniziato a scrivere dell’argomento con Vito Catucci, Vito Zita, Michele Salomone, Enzo Magistà, negli anni ’75, ai tempi di Radio Norba, dopo con Radio Trullo con Pietro Salice e Raffaele Valentini. Ho collaborato con il Quotidiano Puglia, quando il dott. Detomaso, ora direttore della Gazzetta del Mezzogiorno e si occupava della politica della Regione.
Feci una scelta: la cattedra invece della scrivania in una redazione. Ora che l’età è avanzata, grazie al giornale ‘La voce del paese’, nato a Turi l’11 febbraio 2011, la mia penna Bic è ritornata a remare.
Quindi è proprio un caso che ora, ed “esclusivamente nei dodici mesi pre elezioni comunali”, parlo del problema strutture sportive.
Il termine “malignamente” mi fa sorridere, mi procura allegria.
Dall’intervista al prof. De Carolis emerge una grande realtà: le strutture sportive esistenti a Turi sono state tutte, tranne una, completate tra il ’78 e l’83 o programmate nel ’98, vedi il Palazzetto. Da questo, la mia preoccupazione. È possibile che le amministrazioni non siano state capaci della semplice manutenzione?
Nelle interviste successive sentiremo le “Voci” degli altri addetti ai lavori e al termine tireremo le somme. Non assegnerò un’espressione algebrica, ma cercheremo di capire perché la pallavolo e l’atletica camminano sulla strada giusta e gli altri no.
Mi giunge notizia che nelle casse comunali ci sia un finanziamento di circa 25mila euro per risistemare il terreno di gioco e che tali lavori rientrano sotto la voce ‘priorità’. Perché non pensare al sintetico?
Se tutto procederà senza intoppi, la struttura potrebbe essere agibile il prima possibile. Speriamo che ciò avvenga entro luglio, in modo tale da permettere alla società del settore giovanile di programmare anche le categorie ‘Giovanissimi’ ed ‘Allievi’. Bolle in pentola un progetto di una nuova società dilettantistica che avrebbe come obiettivo costruire una squadra con tutti i giovani turesi che attualmente sono divisi nelle società dei paesi limitrofi. Ecco che il mio primo obiettivo, da opinionista, potrebbe essere raggiunto, perché molti animi si stanno risvegliando.
Tra i commenti su Turiweb sono rilevanti le parole di Nuccio Maurantonio: “Ragazzi mi avete fatto ringiovanire di 30 anni vedendo la foto di quella squadra. Altri tempi, altre emozioni. Ricordo che ero nella squadra giovanile guidata dal sig. Sebastiano (per tutti Trapattoni), c’erano meno soldi di adesso.”
A tutti coloro che lo conoscevano è venuto da piangere nel rivedere Peppino Diomede (il Rutiglianese), figura molto riservata. Ma che uomo, ragazzi! E di persone come Peppino ne ricordo altri: Borrelli (‘u Casalin), per il quale la squadra era la sua famiglia e ogni singolo giocatore il prorpio figlio. E la figura di Santino Iacovazzi, che tutt’oggi ha un vuoto nel non vedere l’U.S. Turi in campo. Come dimenticare il suo The bollente durante l’intervallo – gara; era miracoloso, se riuscivi a berlo (bollentissimo), ti rigenerava.
E come dimenticare i famosi derby con il Sammichele e il Casamassima. Ritorna ancora la voce di Stefano “i Caramell”, che addolciva il pubblico con le sue prelibatezze; e la radiolina per ascoltare “tutto il calcio minuto per minuto”. Quanti sfottò tra interisti, milanisti e juventini. Dopo la gara dei “Grandi” correvamo o all’Oratorio o a Largo Pozzi o alla villetta per emulare i nostri beniamini locali. Franco Iacovazzi, Antonio Volza (Auguri Anto’, siamo tutti con te), Pierino “La Ballerina”, i fratelli Danese, Giovanni Gentile “Nasone”, Vito Lotito (‘u Russ), Dinuccio Dipinto ecc. Quante emozioni! (Per elencarli tutti non basterebbero 10 pagine!)
Addirittura il Circolo Artigiani organizzava la partita dell’anno: Scapoli contro Ammogliati. Andrea il Fioraio dice che vinceva sempre la sua squadra, mentre Saverio Camposeo gli rimproverava che non era all’… altezza !!!
Oggi manca la passione da parte di tutti. In primis, ai nostri politici. Qualche ex assessore recente si presentava esclusivamente per consegnare le coppe nei tornei estivi e farsi immortalare nelle foto di rito !!! Vorrei più entusiasmo da parte degli imprenditori, degli addetti ai lavori, della scuola e di noi del ’50.
E domani cosa ricorderanno i nostri giovani? I nati dal 1983 al ’94 ricorderanno i tornei ‘Atri Cup’ e l’esperienza di Debrecen (Ungheria) e gli altri?
Ricomiunciamo, tutti uniti, a coltivare un sogno e costruire un ricordo nei nostri ragazzi, futuri cittadini e amministratori di una Turi degna delle loro aspettative.
I giovani in prima linea! È un invito, è un augurio, è un dovere. Il calcio a 5, da settembre 2009 è partito con il piede giusto. Deve essere un esempio. In bocca al lupo.