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IL PROGETTO SOCIO-EDUCATIVO DELL’ASS. COMETA

cometa28

I lavori dell’incontro di giovedì scorso, presso la Biblioteca Comunale, sono iniziati con il canto “Il mondo che vorrei” di Laura Pausini, intonato da Sonia Sportelli con un forbito coro di studenti della Scuola Media R. Resta di Turi, che già dalle sue parole (“Il mondo che vorrei/
avrebbe mille cuori,/per battere di più avrebbe mille amori./Il mondo che vorrei /avrebbe mille mani/e mille braccia per i bimbi del domani/che coi loro occhi chiedono di più…./),
ha lasciato evincere il senso del progetto socio-educativo, presentato dallo staff dell’Associazione Cometa, nella persona di Mariapia Iurlaro, organizzatrice dell’evento, in collaborazione con la Scuola Media Raffaele Resta, la Nuova Pro Loco e con il patrocinio del Comune di Turi: far parlare i ragazzi, dare loro la possibilità di esprimersi senza il “classico” timore del giudizio degli altri, della critica del mondo esterno.

 

Il progetto formativo con i ragazzi è partito dal Concorso “Tradizioni e Fantasia” con la produzione di narrativa, poesia, video sulle tradizioni turesi, indetto dalla stessa associazione lo scorso anno, ed al quale hanno partecipato gli stessi alunni con i propri lavori, giudicati dai componenti della Pro Loco.

Nella prima sezione dedicata alla poesia, sono risultati vincitori con il componimento “Turi, paese della pace”, Carmine Statti e Simeone Fabio. Nella seconda sui video, si sono avuti due vincitori di pari merito: Pietro Sebastiani, con “Turi paese grandioso” e il gruppo composto da Maria Teresa Pedone, Gloria De Carolis, Dell’Aera Angelica, Oriana Notarnicola e Marina Fauzzi con il video “Turi”.Entrambi i lavori hanno dimostrato grande impegno, una perfetta unione tra tradizioni sacre e profane il primo, armonia tra scelta musicale e resa degli ambienti il secondo.

Nella terza sezione narrativa è stato premiato il gruppo di Giorgia Palmisano, Giorgia Miale, Lealaura Cirillo, Gabriella Cassotta e Sonia Sportelli, con una storia fantasiosa “’Le avventure di Alice’…viaggio fantastico nel centro storico di Turi”, di grande capacità critica.

Tutti i partecipanti hanno ricevuto un attestato di partecipazione, compreso un detenuto del carcere di Turi, Andrea Palazzo che ha realizzato un lavoro evocativo sulla “focara” di Novoli.

Prima della premiazione si è assistito ad un momento autogestito con attività interamente proposte dai ragazzi e seguite dall’esperta Tina Resta che ha precisato che quando si fanno progetti di questo tipo ci vuole tanto coraggio: ”Ringrazio il Preside Ferdinando Brienza che ha sentito che la formazione dei ragazzi è indispensabile e la docente Rosanna Palmisano, anello di congiunzione tra la scuola ed il progetto. Mi sono chiesta che ragazzi sono i nostri ragazzi. Mi sono interessata a loro. Durante i nostri incontri, hanno parlato dei loro genitori che amano molto, anche se a volte non riescono a trovare le parole giuste. Non ho riscontrato in loro la paura dei professori e del preside, ma il timore del ruolo, che dimostra che la scuola media respira un clima di equilibrio, nell’autorevolezza. Ho ritrovato ragazzi sani. Abbiamo sviluppato un percorso di formazione, non di esibizione, affrontando tutte le loro paure. Hanno formato dei gruppi e scelto le attività. Si sono scoperti nel loro vissuto quotidiano che è la scuola, che hanno anche raccontato e descritto. Ringrazio l’Amministrazione Comunale rappresentata stasera da Modesto Cazzetta e Franco D’Addabbo. Gli adulti devono fare rete, intorno ai nostri ragazzi che hanno una bella mente ed un bel cuore.”

I ragazzi ci hanno fatto divertire con la loro spontaneità, presentandoci varie perfomance: uno simpatico spaccato di vita scolastica, un audace combattimento di karate, uno show su Turi, la preparazione dei panzerottini alla marmellata di Turi, l’accensione di una lampadina dopo un esperimento scientifico, l’esecuzione della tarantella e l’illustrazione di varie tipologie d’insetti…

Hanno avuto il coraggio di parlare di loro stessi, di quello che sono, delle proprie passioni; di parlare del loro modo di vivere il paese, di sperimentare e sperimentarsi.

Il Preside Brienza ha ringraziato l’associazione Cometa per aver manifestato, nonostante la crisi, la propria azione educativa, con grande disponibilità. “Bravi i ragazzi che hanno espresso con estrema educazione la loro intelligenza e vivacità.

Possono insegnarci tante cose; non ho perso un attimo i loro occhi. A loro un abbraccio affettuoso con la speranza che possano manifestare sempre le loro straordinarie intelligenze.”

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