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VENTRELLA: COME AFFRONTARE LA CRISI

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Si è svolta nel pomeriggio del 20 ottobre, nella sala Giunta del Municipio, la Conferenza stampa organizzata dal consigliere comunale Natalino Ventrella, unitamente col suo gruppo di lavoro composto da Sante Tauro, Pietro Colapietro e Mirko Cazzetta, sul tema “PIF – Progettazione integrata di filiera“.

Al tavolo del dibattito sedevano il Prof. Umberto Salinas, insegnante presso la facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Bari, nonché esperto di finanza agevolata, il dott. Sergio Povìa, componente del Consiglio Regionale, già sindaco di Gioia del Colle, i rappresentanti delle associazioni di categoria agricole, quali UIL e CIA, nelle persone di Tommaso Battista e Angelo Palmisano, e il Presidente della Cooperativa turese “L’Ortofrutticola” Franco Colaprico. All’appello non mancavano i referenti delle testate giornalistiche locali.

L’obiettivo della conferenza è stato quello di ribadire quanto la lavorazione dei prodotti agricoli si realizza soprattutto attraverso la costituzione di consorzi che consentano un miglior collocamento del prodotto nei mercati internazionali. Per ottenere la filiera è necessario che si sviluppi nell’imprenditore meridionale il senso dell’innovazione ed una spontanea capacità imprenditoriale di fare gruppo o sistema, così da facilitare l’esportazione del prodotto agricolo. “Da soli non si va da nessuna parte” – ha spiegato Ventrella. “Coniugare innovazione e tradizione, in previsione del federalismo, è uno degli obiettivi che la Regione Puglia dovrà raggiungere al più presto affinché si riduca e si recuperi il divario politico e culturale con il nord Italia. È necessario che la Regione realizzi in breve tempo iniziative finalizzate a favorire la ricerca per predisporre nuove tecnologie e ridurre il rischio che corre il prodotto, essendo condizionato dagli agenti atmosferici, assicurando all’imprenditore entrate finanziarie consone al prodotto venduto.”

Ventrella si è auspicato, infine, che nella riunione degli assessori all’agricoltura del sud est barese, in programma venerdì in Provincia, si cominci a discutere della creazione di una filiera corta per rendere le imprese più competitive.

Il Prof. Povìa ha spiegato come l’agricoltura nei prossimi anni avrà bisogno di evolversi. Di sperimentare. Tutto quello che finora era trattato come materiale di risulta si è capito che può essere sfruttato per ulteriori prodotti commercializzabili (semi, bucce, peduncoli ecc.). A livello regionale si stanno facendo tre proposte: progetti integrati di filiera, 8 assi di sviluppo del PSR (Piano di sviluppo rurale) e iniziative per i giovani nell’agricoltura oltre che la seconda fase dell’avvio dei GAL (Gruppo di azione locale). Entrando nel merito degli otto assi di sviluppo li ha così riassunti: ammodernamento delle aziende agricole; fidarsi delle innovazioni tecnologiche e delle consulenze tecniche; creare percorsi enogastronomici; dare sempre maggiore risalto ai nostri prodotti (esempio: non promuovere l’ananas nei piatti di frutta ma i nostri prodotti); creare associazioni di agricoltori.

Il Prof. Salinas ha spiegato che tutto ciò è difficile da attuare in quanto non si può irrompere nella cultura degli agricoltori chiedendo loro di fare sistema. La nostra società non è pronta ad assimilare questi consigli e a metterli in pratica. Bisognerebbe ripartire dal basso, inculcando questo tipo di mentalità nei giovani, e sperare che un partito del sud, come fa la Lega nel nord Italia, faccia sentire il proprio urlo a livello nazionale. In caso contrario “la Regione Puglia non riuscirà a risolvere nulla. Bisogna lavorare in sinergia con le università di Bari e con i bravissimi professori di Agraria per insegnare a fare sistema”.

Si è parlato anche dell’incredibile divario tra prezzo al produttore e prezzo al consumatore: abissale. Battista ha ribadito che “bisognerebbe ridare più valore alla vendita porta a porta o nei mercati locali: le vendite dirette dimezzerebbero i costi e assicurerebbero maggiore sicurezza sulla qualità; ma soprattutto bisogna incentivare e aiutare le istituzioni a controllare efficacemente che i prodotti in circolazione siano nostri”.

Il Presidente locale della CIA (Confederazione italiana agricoltori), Angelo Palmisano, ha esordito con una esclamazione che sa di rassegnazione “Il funerale per noi agricoltori ci sarà tra breve“. Nel suo breve intervento ha spiegato al prof. Povìa che senza incentivi per la classe agricola difficilmente gli ammodernamenti e l’acquisto di nuove macchine agricole potrà essere fatto, soprattutto in questi periodi di “crisi nera”.

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