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D’ADDABBO: “LA NOSTRA GIUNTA? SOLIDISSIMA”

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Dopo l’ultimo accesissimo Consiglio Comunale abbiamo voluto ascoltare il parere del vice sindaco Franco D’Addabbo in merito all’attuale situazione della Giunta turese.

Quanto può considerarsi solida questa Giunta?

“La Giunta più che solida io la definirei granitica: non ci sono scalfitture; andiamo avanti senza problemi e tutti i nostri provvedimenti hanno lo spirito della collegialità”.

Si vocifera da tempo che nel marzo prossimo nella giunta possano arrivare“nuovi acquisti” Cosa c’è di vero?

“Penso che l’assetto ormai l’abbiamo trovato: in Consiglio stiamo dimostrando che c’è unità politica e d’intenti”.

In questo momento è difficile capire la posizione del consigliere Ventrella. Lei che ne pensa?

“Il consigliere mi sembra che voti in Consiglio secondo coscienza: ci sono provvedimenti per cui vota controe per altri a favore. Altre volte ancora, invece, come è avvenuto nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale si è astenuto. La sua posizione non è quindi unitaria con i nostri intenti ma è libera”.

Asilo nido di via Mola. Dove nascono le problematiche sulla ricostruzione e demolizione della struttura?

“Problemi non ne vedo. E’ chiaro che ogni amministrazione si assume la responsabilità delle decisioni che prende. La decisione mi sembra limpida sia dal punto di vista del finanziamento sia per quanto concerne il fabbisogno dei cittadini vista la crescente domanda delle famiglie per questo tipo di servizio. Le statistiche ci dicono che abbiamo circa 100 nati all’anno che con il decentramento ci danno gli elementi giusti per procedere in questo senso; siamo di fatto come un’azienda che deve produrre servizi e come tale valuteremo anche i costi in itinere. Non possiamo a priori scartare questa possibilità”.

Rientra nella stessa logica anche la vendita dell’ex cinema Zacccheo?

“No, il cinema è un argomento a parte. Abbiamo cominciato a valutarlo quando ci siamo resi conto che il deficit comunale doveva in qualche maniera essere sanato. Di fronte a questo tipo di situazione è necessario quindi trovare un correttivo. Se con l’operazione di dismissione si può mettere da parte un piccola somma che ci permetta di abbattere anche parzialmente il deficit, ben vnga. Questa decisione non è un nostro capriccio ma nasce da una normativa nazionale che ci obbliga alla redazione di una stima degli edifici comunali al fine di valorizzali, non solo nel senso architettonico ma anche dal punto di vista della monetizzazione.”

Cosa avverrà  dopo la dismissione?

“Abbiamo fatto stimare il valore di quell’immobile dall’Agenzia del Territorio perché senza quest’elemento non potevamo procedere al bando di gara per la dismissione. Sono ancora al vaglio le giuste valutazioni del caso”.

Un’ultima indiscrezione: l’assessore Paolo Tundo pare abbia manifestato il proprio malcontento nei confronti dell’intera giunta Gigantelli. Come commenta le sue esternazioni?

“Egli è sempre in linea con noi; immagino sia stata un’esternazione momentanea. Ci tengo a ribadire che la nostra giunta si muove sempre unanimemente coinvolgento tutti i suoi componenti”.

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