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DOP, UNA CERTIFICAZIONE IMPORTANTE NELLA MODERNA COMMERCIALIZZAZIONE

In attesa di ascoltare l’interessante convegno sulle problematiche e tutela dell’ambiente, che si terrà sabato pomeriggio, riassumiamo in breve quanto emerso dal dibattito sulla questione agricoltura “dal megaleppo alla ciliegia ferrovia di Turi”. All’incontro ha preso la parola un folto di facoltosi ospiti: il Prof. Dott. Pierpaolo Armagno, la dott.ssa Rosalinda GEnchi, il dott. Tino Sabino, il dott. Vito Donato Giuliani, la dott.ssa Anna Maria D’Onghia e la dott.ssa Maria Giovanna Netti. Insieme a loro sul palco anche il Sindaco, dott. Vincenzo Gingantelli e l’assessore all’agricoltura Giacomo Valentini, perito agrario. Ognuno degli ospiti, rispettivamente, ha trattato un argomento: dalle novità tecniche nella coltivazione del ciliegio, alle malattie dell’apparato radicale del ciliegio; dalle fitopatie della parte aerea dell’albero, alla nutrizione del ciliegio per finire all’importanza delle certificazioni nella moderna commercializzazione dei prodotti agricoli. Insomma, oggetto della serata l’albero delle ciliegie. Le “ferrovie” precisamente, la migliore qualità presente sul territorio locale e nazionale, tanto da ricevere premi a livello statale. I campi coltivati a ciliegia del territorio turese corrispondono al 12% di quello nazionale. Dal dibattito è emerso come la ciliegia sia un frutto genuino, quasi privo di grassi, con lieve apporto calorico. Per chi ne fosse ghiotto, quindi, nessun problema di linea. Si è parlato anche della delicatezza dell’albero rispetto alle variazioni climatiche: ha un elevato fabbisogno in freddo, la pioggia che porta a spaccature del frutto oltre ad essere vettore di Monilia e la siccità prolungata danneggia la formazione dei fiori. Oltre ai danni ambientali propriamente detti, ci sono i danni provenienti dal regno animale. Diversi sono i parassiti animali che possono provocare danni sia alla pianta che al prodotto: tra gli afidi l'afide nero (Myzus cerasi F.); tra le cocciniglie Comstockaspis perniciosa Comst.e Lepidosaphes ulmi L.; la mosca delle ciliege (Rhagoletis cerasi L.), le falene dei fruttiferi, i rodilegno (Cossus cossus L. e Zeuzera pyrina L.) e altri insetti e acari (ragno rosso, ragnetto giallo del melo, ecc.). Anche gli uccelli possono provocare danni ai fiori e ai frutti sia in fase di sviluppo che a maturazione. Infine si è parlato dell’importanza di raggiungere un riconoscimento di qualità per la ciliegia ferrovia.

La DOP offre garanzie su diversi livelli del processo produttivo: origine, provenienza delle materie prime, localizzazione e tradizionalità del processo produttivo.
I prodotti certificati DOP offrono infatti:serietà, in quanto sono prodotti regolamentati da leggi italiane e comunitarie; tracciabilità, poiché i prodotti provengono da una zona geografica delimitata; legame con il territorio, poiché i prodotti sono ottenuti attraverso metodi tradizionali, presentano peculiari caratteristiche dovute ad un intimo legame tra il prodotto ed un territorio con caratteristiche geologiche, agronomiche e climatiche inimitabili; tipicità ovvero rispetto del metodo di produzione tradizionale e dei metodi di fabbricazione che preservano la tipicità del prodotto;

Per poter ricevere l'appellativo devono sussistere due condizioni irrinunciabili, specificate dall'articolo 2 di tale regolamento: le particolari qualità e caratteristiche del prodotto devono essere dovute, esclusivamente o essenzialmente, all'ambiente geografico del luogo d'origine. Per "ambiente geografico" la legge intende non solo i fattori naturali ma anche quelli umani, quindi le conoscenze e le tecniche locali. Una esemplificazione di ciò è la Mozzarella di Bufala Campana, dove gli strumenti utilizzati, l'abilità e l'esperienza dell'operatore, i tempi, le modalità operative, hanno potuto creare un prodotto davvero unico. La produzione delle materie prime e la loro trasformazione fino al prodotto finito devono essere effettuate nella regione delimitata di cui il prodotto porta il nome. In altre parole: un formaggio DOP deve essere fatto con latte di vacche allevate in zona, così come un salume DOP deve essere ricavato dai suini locali. La tracciabilità di un prodotto DOP, ovvero la garanzia riguardo il luogo di provenienza e di trasformazione delle materie prime è la caratteristica più importante poiché colma una lacuna della legislazione italiana che non impone di indicare la provenienza degli ingredienti di qualunque prodotto. Acquistando un prodotto DOP siamo certi riguardo la provenienza degli ingredienti che lo compongono: questa informazione è importante per quei prodotti le cui qualità sono, per un motivo o per l'altro, sensibili a questo fattore, come l'olio extravergine di oliva.Ogni prodotto DOP, per diventare tale, deve rispettare un disciplinare di produzione che vincola tutte le fasi della produzione e della trasformazione. Generalmente tutti i prodotti DOP hanno un consorzio di tutela, ovvero un organismo composti da produttori e/o trasformatori aventi come scopo la tutela, la promozione e la valorizzazione dello stesso. Essi hanno anche un ruolo di informazione al consumatore e di vigilanza sulle produzioni. Salvaguardano inoltre il prodotto da abusi, atti di concorrenza sleale, contraffazioni ed uso improprio della denominazione. Speriamo che l’iter per il raggiungimento di questo prestigioso marchio venga portato a compimento, così da poter chiamare la nostra ciliegia “Ferrovia DOP”. Insomma, due ore di assoluto interesse per le 200 persone circa accolte nella cooperativa. Lo stesso riscontro di pubblico è previsto per il prossimo incontro.

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