ALTERNANZA DI CASTA O ALTERNATIVA DI POPOLO?
Pubblichiamo una nota scritta da Biagio Elefante, su Facebook il giorno venerdì 17 dicembre 2010 alle ore 16.10, in cui sono stati taggati alcuni componenti della nostra redazione.
(A proposito dell’articolo di Antonio Gasparro “E se GIGA”, oggi su Turi web)
Antonio se, come giustamente dici, bisogna scegliere i candidati per la loro bravura e non per i voti che “portano”, non facciamo le previsioni basandoci sui voti che hanno portato i vari personaggi della casta improduttiva.
I personaggi della casta, pur con qualche rara eccezione di persona capace e pulita, hanno rappresentato il frutto inevitabile della passività di tutti gli altri turesi, della stragrande maggioranza dei turesi onesti che lavorano e non hanno da fare carriere e intrallazzi a spese e ladrocinio degli altri.
Quei personaggi che da decenni si alternano, quella casta esiste solo perchè non è stata finora mai proposta una vera alternativa, con gente nuova e capace (altro che certi ignoranti che non leggono nemmeno le delibere che votano, sistematicamente all’unanimità senza aggiungere una sola parola al testo predisposto dai dirigenti! E spendono migliaia di euro per comprare pareri di legali corrotti a legittimazione degli illeciti con cui ripagano voti e tangenti ricevute), con chiari punti programmatici: pulizia in municipio di chi ha compiuto illeciti e danni, argine ai milioni che si buttano in lavori inutili malfatti e rifatti, regolarizzazione delle gare con eliminazione da esse dei malfattori, messa in riga dei vigili, vero controllo dell’urbanistica dove la legge sia uguale per tutti.
Il turese dovendo scegliere fra il proprio e il medico altrui vota il proprio, così come preferisce il faccendiere amico a quello non amico; finchè la scelta è limitata a queste categorie di politici.
Ma se si propone una lista di persone estranee alla marmaglia, e scelte, sindaco e principali assessori, con le primarie (all’interno di questa aperta rosa di gente nuova e pulita), le cose cambiano eccome, e scompaiono i pacchetti di voti.
Dopo aver votato tante volte per i soliti, l’elettore dirà: questa volta voto per me, voglio stare a vedere cosa succede, proviamo.
Ma per avere credibilità il programma del capovolgimento democratico e morale (che anche Gigantelli-Boccardi, su stimolo dei cittadini, avevano presentato, sulla carta) e le persone nuove e pulite devono mostrarsi tali nei fatti, da prima delle elezioni. Cioè il programma del capovolgimento deve nascere da ora nella lotta contro il malaffare, questione per questione, unendo tutti quelli (senza distinzione di ideologia e tantomeno di tessera) che ci stanno.
Noi IDV questo lavoro lo facciamo da sempre insieme a chiunque (senza chiedergli tessere). Ma c’è chi, a sinistra come altrove, preferisce le chiacchiere sprecando la propria buona fede e buona volontà nell’illusione che stia per arrivare il proprio turno, secondo lo schema dell’alternanza di casta (“tu hai fatto schifo, ora tocca a me”, e così via). Sottraendosi di fatto alla costruzione dell’alternativa di popolo che a parole dice di volere, ma che persegue senza partire dal popolo, del quale, secondo lo schema di casta, si ritiene legittimo rappresentante in virtù dello spirito santo dei propri simboli, Simboli che, come quelli adoperati e infangati dai regressisti, di danni e devastazioni al nostro paese, ne hanno già contrassegnate fin troppe; e che possono , se ne saranno capaci, ripulirsi e ricostruirsi soltanto ripartendo umilmente dal basso.
L’unica prospettiva di cambiamento oggi a Turi sta in una mobiltazione di tutte le forze sane senza discriminazioni, ma la cui discriminante dal vecchio e dal malaffare sia costituita dalla chiarezza di quello che si combatte apertamente oggi e si propone concretamente e credibilmente di voler fare già ora, a riprova del coraggio e della decisione con cui lo si farà di certo domani in comune