UNA SCUOLA A BAMBARÌ: TUTTE LE FOTO
L’atmosfera che si è respirata quest’anno tra le strade del borgo antico di Turi è stata davvero internazionale e ciò grazie alla presenza dello stand della Georgia, allestito dall’associazione turese “Umanità Solidale Glocal”, e coordinato dal Vicepresidente Mariapia Lenato, nell’ambito del “Progetto Interdipendenza: popoli e culture (lingua, musica, arte, gastronomia…)”.
Tale iniziativa ha visto come protagoniste un gruppo di signore georgiane che ha seguito il primo livello del “Corso di lingua e cultura italiana”, svolto a cura dell’associazione stessa. Il ricavato è stato devoluto per sostenere il progetto “Una scuola a Bambarì in Centro Africa” ( sulle orme di Don Firmino), promosso dall’associazione, e per un’ eventuale situazione di necessità della comunità georgiana.
Tra la gente, vivo è stato l’ entusiasmo per il gustoso assaggio non solo delle nostre famose specialità a base di“ trònere”( involtini di carne cotti al forno in teglie di terracotta) e “faldacchea”(dolce principe della pasticceria turese), ma anche grazie alla degustazione degli speziati piatti tipici dell’Est.
L’ Amministrazione e
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La cucina georgiana
Quella georgiana è una cucina esotica, misteriosa ed unica, perché frutto di coesione di culture e tradizioni diverse. E’ anche ben equilibrata, con le giuste proporzioni di piatti a base di carne e di verdure, in particolar modo la melanzana. La tradizione culinaria si basa su prodotti semplici, con sapori ed odori molto forti. Utilizza prodotti a noi familiari, e si basa su ingredienti “obbligatori” come noci, erbe aromatiche, aglio, aceto, peperoncino, melograno ed altre spezie.
ECCO ALTRE FOTO DELLO STAND GASTRONOMIA GEORGIA:
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Abbiamo intervistato la giornalista di nazionalità georgiana Zeinabi Maria Pkhakadze, moglie del turese Luigi Ferrante.
Cosa pensa di questa iniziativa?
E’ per noi molto importante, per far capire la nostra cultura, le nostre tradizioni, il nostro cibo. Nel
nostro stand ci sono vari piatti tipici, tra cui:il “Kaciapuri” (pizza di formaggi), il “Badigiani Nigusit”(melanzane con noci), il “Combosto” (involtini di verza e carota, carne o riso).
Ci spieghi un po’gli impasti.
Il “Kaciapuri”è un impasto fatto con la farina , riempito di mozzarella e formaggio, leggermente salato.
Vengono utilizzate uova e acqua.
La massa deve prima gonfiare e poi va schiacciata e spolverata di formaggio.
E’ molto saporito.
Nel “Badigiani” l’ ingrediente principale è la melanzana che viene tagliata a fette sottili, fritta e successivamente condita con poco sale, noci grattugiate, aglio e chicchi di melograno.
Il “Combosto” è una particolare sfoglia che viene messa nell’ acqua e poi riempita di carote gialle o rosse e insaporita con aglio e noci grattugiate.
Chi ha cucinato?
Le signore Legava Msia e Nadiradze Daregan.
Chi vuole ringraziare?
Vorrei ringraziare Mariapia e tutte le georgiane.
Ci siamo sentite molto orgogliose e felici di aver preso parte a questa iniziativa, perché abbiamo festeggiato anche noi.
E’stato bello potersi sentire a casa anche a Turi. Non ci siamo sentite per niente straniere grazie a questa possibilità.
Il dolore che proviamo per la distanza dal nostro paese è stato alleviato dalla gioia che la vicinanza ai nostri piatti tipici ci ha dato.
Grazie di cuore a tutte le persone che ci sono vicine.