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‘ARTE-FATTI’: QUANDO L’ARTIGIANATO RACCONTA …

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Il Territorio è natura e dalla natura prendono vita meraviglie utili all’uomo!

È questo il tema che si è scelto per impreziosire uno scorcio del nostro passato territoriale, nella serata di ieri, 21 dicembre, nel Chiostro dei Francescani. Una mostra, quella di ‘Arte-fatti’ nata dall’impegno congiunto della Provincia di Bari, dei comuni di Turi e Corato, della Confartigiantato di Bari, coadiuvati dalla Soges spa.

L’obiettivo della mostra è offrire uno spunto per la difesa e la valorizzazione di un patrimonio culturale e artigianale, che sembra perdersi per la scarsa attenzione delle nuove generazioni e per la facile accessibilità del materiale low-cost. Artigianato come espressione di un luogo e di una tradizione, attraverso le creazioni di artisti che raccontano, attraverso i loro mestieri, l’identità del territorio di riferimento.

Dodici gli artigiani esposti da ieri sera e fino alle 23, nel Chiostro dei Francescani, emblema, anche lui, di tradizione e di storia della nostra Turi. Dodici mestieri, dodici arti, accomunati dalla sapienza manuale, che rendono ogni creazione un oggetto unico, uno diverso dall’altro, un pezzo d’arte da contemplare e che mai, neppure l’artista, può immaginare sin dall’inizio della sua produzione. È da questa magia che nascono preziosi come quelli esposti e raccontati dagli attori teatranti a cura di Marilia Papaleo.

La tappezzeria e i tendaggi preziosi forgiati nel laboratorio turese dei fratelli Nico e Marianna Traetta, l’onirico e sublime nelle meravigliose creazioni femminili plasmati dalla pietra, dal marmo, dall’alabastro e dal granito del maestro Stefano Rossi. “Il più anziano artista della mostra”, in grado ancora di dialogare con la pietra e di modellarla come fosse morbido burro. La sua arte, unica e ricercata, trova espressione nelle mani della figlia, Annarita Rossi, in arte Rirò, rappresentando volti di donna, busti, figure eteree che rimandano ai miti antichi e alle immagini divine. Meraviglioso l’esemplare esposto in mostra e creato dall’unico carradore in zona, Giuseppe Coppi, che ha fatto della sua passione infantile, la sua professione.

Ed ancora da Corato l’ebanista Giuseppe Di Zanni, i cesti creati dalla manualità di Alfonso Cavuoto, i manufatti di Corrado Bove, le marionette e i costumi ricercati di Aldo Mosca, il ferro forgiato da Vito Lorenzo Sabino, i ricami di Angela Altamura Grosso, la ceramica di Benedetto Martinelli, l’arte sacra di Gregorio Sbarra o le gemme e i gioielli preziosi di Domenico Mintrone e Rosanna Quatela.

Questo ed altro, raccontato, passo dopo passo, nella mostra di ‘Arte-Fatti’, dove creatività ed arte, uniti all’utilità e al lavoro artigiano, si intrecciano in un’unica espressione: il territorio. A questo linguaggio della tradizione, anche la musica si ascrive a parteciparvi. E infatti ne ha fatto da cornice la musica della Conturband, la cui arte risulta dal connubio della tradizione con l’innovazione.

Musica in movimento ed arte che trascina e coinvolge, è quella che anche ieri sera è stata gustata dai tanti che hanno partecipato all’evento. Dal Chiostro dei Francescani, come nella favola Disney, i musicisti della Conturband hanno accompagnato il pubblico in Piazza A. Cisternino. Qui, con l’ausilio della Nuova Pro Loco e l’Unitalsi di Turi, diversi stand enogastronomici hanno offerto la propria collaborazione per una raccolta fondi indirizzata al progetto di fornire, l’associazione di volontariato turese UNITALSI, di un mezzo per il trasporto dei disabili.

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