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Politica

TRA TINA RESTA E NATALINO C’E’ BARUFFA NELL’ARIA

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È decisamente un momentaccio per la politica turese. Una politica con la ‘p’ sempre più minuscola. Politica fatta di manifesti, contro-manifesti, dichiarazioni velenose sui giornali, sui siti, aspettando con ansia le risposte, i commenti, e così poter controbattere. Insomma, questa politica è fatta soprattutto da e per gli addetti ai lavori. Con gli organi di informazione che finiscono per fare da tramite fra consiglieri, fra maggioranza e minoranza, con l’aggravante che, invece di chiarire, riescono a complicare ancora di più le loro faccende.

Un qualcosa del genere sembra sia successo fra la dott.ssa Tina Resta e il consigliere comunale Natalino Ventrella. Qualche giorno fa la Resta ha rilasciato sulla stampa locale una dichiarazione nella quale parlava di un Natalino “schierato chiaramente con l’Amministrazione Gigantelli.” Concludeva con questa frase: “Averlo accolto nella mia lista è stato l’errore politico più grave che ho commesso.”

Ed ecco, quasi tutta d’un fiato, la risposta di Natalino Ventrella che, come era prevedibile, non si è fatta molto attendere:

Tina Resta non si può permettere il lusso di dire determinate falsità sul mio conto. Io sono e resto della minoranza. A differenza sua che va in Consiglio comunale e dialoga con Boccardi dicendo che si sono sentiti per telefono e che è disponibile ad un’apertura politica e ad una collaborazione.

Ecco le motivazioni per cui ho votato a favore dell’assestamento. In bilancio erano state stanziate 333mila euro per il rifacimento delle strade di Turi. Perché dovevo votare contro? Se io mi astenevo su questo provvedimento, l’assestamento non doveva essere possibile e non ci dovevano essere i soldi per aggiustare le strade. Non me la sono sentita di votare contro un provvedimento utile alla cittadinanza.

Io l’ho detto e lo ridico. Sono disponibile ad aiutare questa amministrazione fino a gennaio, fino a quando il PUG sarà approvato in consiglio comunale. In caso contrario io non ho problemi a dimettermi o a votare la sfiducia a Gigantelli. E mi chiedo: cosa cambia aspettare un altro mese e mezzo? Dottoressa Resta, cosa cambia aspettare la fine di gennaio per l’approvazione del PUG?

I tempi li detto io. Non è la dottoressa Resta che mi deve impedire di accettare o non accettare determinati tempi.

Io voglio ricordare che mi sono distaccato dalla Resta perché lei non volle la Commissione sui BOC. Cosa volevano nascondere? Cosa si cela dietro questa operazione finanziaria? Perché non hanno voluto che Natalino Ventrella assumesse la presidenza della Commissione sui BOC? Avevano paura che Natalino scoprisse qualche illecito? Qualche irregolarità?”

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