BULLISMO, ANCHE IL NOSTRO PAESE NE SOFFRE
Gli ultimi fatti di cronaca hanno portato alla luce una problematica adolescenziale sottovalutata da molti, soprattutto da genitori e insegnanti: il bullismo.
Recenti studi ritengono che un buon 40% degli studenti, a partire dalla scuola primaria, subisce atti persecutori dai propri compagni. Atti non solamente fisici, ma anche psicologi e indiretti. Problematica seria che il più delle volte viene giustificata dai genitori del bullo come esuberanza del proprio figlio e dagli insegnanti come semplici atti di condotta indisciplinata; al contrario, questa forma di mobbing dell’età evolutiva crea in chi la subisce danni permanenti alla personalità.
E’ fondamentale far comprendere agli educatori e alle famiglie quanto sia importante educare sin da piccoli gli studenti alla legalità e al rispetto della dignità altrui. Il bullismo non si definisce tale solo in presenza di fatti gravi, ma anche dinanzi a derisioni, insulti, isolamenti. A tal proposito abbiamo voluto chiedere ad alcuni genitori della scuola elementare e media se questa problematica l’avessero riscontrata anche nel nostro paese. E’ triste ammetterlo ma la risposta è stata positiva. Ci hanno raccontato che fenomeni del genere si verificano quotidianamente soprattutto nella nostra scuola media. Alcuni studenti turesi lamentano ai propri genitori disagi dovuti a continui insulti. Una mamma e un papà ci hanno raccontato di aver assistito all’uscita della scuola a prepotenze nei confronti di alcuni ragazzi, “ma nessuno – dicevano – ha il coraggio di denunciare”. Unica soluzione, dunque, avere la forza di denunciare i torti subiti senza paura perché dei ragazzi sereni oggi, saranno degli ottimi adulti domani.