GIULIANI: “IL CENTROSINISTRA PESCHI AL CENTRO”
Mentre Gigantelli e il centrodestra stanno attraversando un momentaccio, il centrosinistra non gli è certo da meno.
Parliamo un po’ dei problemi inerenti la sinistra. Lo facciamo con l’ex coordinatore del Partito democratico, Donato Giuliani.
Stato di salute del centrosinistra di Turi.
“Riunioni ‘alla carbonara’, riunioni trasversali, riunioni dopo riunioni. Per il momento solo riunioni. Ritengo che il Pd, che a Turi ha un buon fermento, abbia ancora un buon substrato sociale di attecchimento, con parecchie persone non coinvolte direttamente nella vita del partito.”
Ci sono nomi nuovi che entreranno al posto dei soliti noti?
“Su persone nuove non ci metto per niente la mano. Si lavora per la rinascita del partito democratico che deve tendere una mano più ai partiti di centro, rispetto alla sinistra estrema.”
Come vede il rapporto con i vostri amici-nemici del Sel (Sinistra ecologia e libertà)?
“Non sono d’accordo con l’atteggiamento politico di parecchi esponenti, politicamente scontrosi, ma se ci sarà una grande intesa, per esempio sul lavoro, aumenteranno le probabilità che i vari partiti del centro-sinistra siano più amalgamati.”
A Turi il Pd non è in un grande momento, e i consensi non aumentano.
“Ha perso di smalto ma non è certo colpa del nuovo coordinatore Piero Risplendente che si è fatto carico di questo faticoso compito.”
Con il Pd non in ottimo stato, con Sel in crescita, ma con suoi esponenti politicamente scontrosi come da lei detto prima, con l’Idv di Biagio Elefante, dove può arrivare il centro-sinistra?
“Da piazza Sivio Orlandi a Largo pozzi. Questo è il percorso che possiamo fare insieme. Non di più. Per evitare ciò ci si dovrebbe spostare più verso il centro, verso Ruteilli e Casini. I Finiani? No, loro no, perché si considerano e anche noi li consideriamo un partito di destra.”
Nel centro-sinistra chi può fare il candidato-sindaco?
“Ci sono serie possibilità di avere un grosso nome molto forte per le prossime Comunali.”
Quando si dovrebbe votare?
“Penso che, dopo Natalino Ventrella, siano finiti i puntelli. Un buon costruttore, quando finiscono i puntelli, o li va a comprare nuovi o decide di non costruire più.”
