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QUATTRO CHIACCHIERE CON IL DIRETTORE VERNÌ

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Sono trascorsi soli venti giorni dal suo arrivo nel Circolo Didattico “P. De Donato Giannini”. Qual è la sua valutazione sull’eredità ricevuta?

“In venti giorni è difficile rilevare gli aspetti positivi o negativi. Quello che un dirigente può fare è mettersi al lavoro e garantire una continuità. Le risorse umane, quali i docenti, il personale amministrativo e i collaboratori scolastici si sono adoperati al meglio per un corretto avvio dell’anno scolastico. Quindi, se devo fare un quadro complessivo della disponibilità delle risorse umane, questo è estremamente positivo. Ho trovato una comunità pronta, disponibile, in grado di mettersi in gioco, pienamente pronta a rivalutare modelli stabiliti in precedenza, con unico obiettivo il fine educativo dei bambini”.

Durante l’incontro svoltosi lo scorso giovedì con i genitori, è emerso il desiderio di introdurre un Modello H all’interno della scuola turese. Ci può dare maggiori chiarimenti?

“Modello H è sinonimo di integrazione scolastica, un tema a cui tengo particolarmente. È stato costituito da breve tempo, il 5 Ottobre se non erro, il gruppo H d’Istituto, un organismo interno ed esterno, formato da docenti di sostegno, una rappresentanza di docenti curricolari della scuola dell’infanzia e primaria, dalla ASL ed dall’Ente Locale. È un gruppo che media le necessità degli alunni diversamente abili nel contesto scuola in cui si trovano, con i bisogni esterni. È l’elemento di mezzo tra l’istanza del singolo soggetto, qual è la famiglia, la classe e qualsiasi contesto educativo e lo stesso territorio. Secondo me è un gruppo fondamentale per la rilevazione e il coordinamento delle necessità delle fasce deboli, che deboli non devono più essere. Nella nostra realtà ci sono alunni diversamente abili e, per il loro sostegno, l’Ufficio Provinciale ha già disposto delle risorse  per i docenti. A queste, però, devono aggiungersi delle altre e, il completamento di queste ore, dovrebbe avvenire previa disponibilità di una forma di assistenza specialistica indicata dall’ente locale. Di questo il sottoscritto si è fatto subito carico, ha fatto già una segnalazione alla ASL di competenza e all’equipe multidisciplinare affinché possano suggerire il monte ore necessarie in aggiunta a quelle che la scuola già fornisce. Quindi il gruppo H avrà il compito di rilevare quanto c’è all’interno per poter poi in maniera chiara richiedere sostegni, finanziari o personali, all’esterno. Queste fasce devono essere portate allo stesso livello, con piena e pari opportunità degli altri utenti”.

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Sicuramente l’aspetto economico è un fattore destabilizzante per la crescita di qualsiasi entità, che sia pubblica o privata. Anche la scuola, si sa, ha seri problemi a questo proposito. In che modo pensa di poter offrire cambiamenti nonostante le carenze economiche?

“In realtà stiamo cercando di legarci a quelle che sono delle progettualità proposte dalla Comunità Europea, dall’amministrazione scolastica Ministero, uffici scolastici regionali o settori provinciali) e non (Regione, Provincia e Comune). Mi son mosso su diversi versanti e alcuni risultati li abbiamo già ottenuti: abbiamo presentato un Progetto e quindi un finanziamento per l’art. 9 del Contratto Collettivo Nazionale Scuole, che prevede finanziamenti per zone a rischio e alunni immigrati. Qui da noi esistono degli alunni immigrati di diverse nazionalità che a volte si trovano in difficoltà nel rapportarsi anche con i pari. Abbiamo quindi chiesto figure specialistiche o mediatori linguistici che possano seguire questi ragazzi. Presentato questo progetto per l’art. 9, abbiamo già ottenuto un finanziamento di 10.000 € e ci muoveremo a breve per creare interventi nei confronti di questi gruppi di alunni. Loro, durante le ore extra scolastiche, seguiranno un percorso integrato con gli stessi docenti della mattinata, finanziati da questo progetto.

Abbiamo presentato inoltre un progetto PON sui diritti e legalità e ho richiesto un finanziamento di 21.000€. Il Progetto si svilupperà in 2 anni scolastici, dal gennaio 2010 al giugno 2012. Dal tema dei diritti toccheremo quegli aspetti dell’intercultura, quali il rispetto dell’altro, la solidarietà, il vivere in un ambiente sano. In questo progetto saremo sostenuti dal Comune e dall’UNICEF. Saranno loro a segnalarci i loro promotori che svolgeranno l’attività nei confronti degli alunni di tutte le 1° e 2° classi, durante l’orario aggiuntivo coincidente con il rientro dei ragazzi delle 3°, 4° e 5°. Un’offerta formativa integrata per creare una scuola accogliente, a colori e che guarda a queste utenze che possano vivere bene sia l’ambiente scolastico che il territorio.

Stiamo inoltre pensando ad un Progetto PON sugli immobili della scuola. Per questo è necessaria la collaborazione dell’ente locale. Stiamo valutando tutte le condizioni di partecipazioni e, lavorando sul risparmio energetico e sull’attrattività degli ambienti, potremmo dare una nota di colore e valorizzare questa struttura. Daremo priorità al rispetto dell’ambiente e al suo mantenimento”.

Programmi nell’immediato?

“Ci stiamo attivando sull’elezione dei rappresentanti del Consiglio di Circolo che avverranno tra il 14 e il 15 novembre. La prossima settimana verranno pubblicizzati gli elenchi degli aventi diritto degli elettori ed eleggibili. Per la fine del mese dovremmo inoltre riuscire a pubblicare il Piano dell’Offerta Formativa, la Carta dei Servizi, oltre che le proclamazioni di ogni singola interclasse e di ogni singola fascia omogenea di scuola dell’infanzia. Tutte queste comunicazioni saranno affisse affinché tutti possano prenderne atto. Altro elemento di comunicazione sarà il sito della scuola che speriamo di aprire a breve.

Ultima considerazione, andremo a realizzare quanto prima i PON già acquisiti dal direttore Tardi per le classi 4° e 5°. Ci attiveremo con una gara per reclutare esperti per l’italiano, la matematica, le scienze e l’informatica ed offrire una didattica innovativa che vada a completare l’offerta formativa della mattina, con uno sguardo alla creatività e all’interattività”.

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