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Politica

RIMPASTO FATTO E QUALCUNO GIA’ RIMPIANGE TATEO

CONSIGLIO_1700

Si è conclusa finalmente la full immersion in sala consiliare.

Terzo consiglio in tre giorni. Il più normale dei tre: non mancava nessuno, tranne Giacomo Valentini, ormai ex assessore all’agricoltura.

Già, ex, perché mentre è in Marocco a rappresentare Turi per impegni istituzionali legati all’associazione “Città delle ciliegie”, è stato esonerato dal suo incarico assessorile insieme ad altri due suoi colleghi: Antonio Tateo e Modesto Cazzetta. E così, come avevamo previsto prima ancora di vederlo con i nostri occhi, nella seduta di Consiglio di ieri hanno preso posto in giunta due volti nuovi: Vito Totaro e Giampiero Luisi.

Si torna così ad una giunta a sei. Adesso bastano e non serve più l’assessore esterno non votato dal popolo turese che per due anni si è dato un gran da fare. Il sindaco ha spiegato così tale avvenimento: “L’attuale situazione di governo ha portato ad una crisi in sede politica ed ho ritenuto doveroso risolverla adottando misure idonee al fine di dare continuità all’attività politica amministrativa nominando una nuova giunta che tenga conto dei nuovi assetti politici”.

Una giunta che, attualmente, ha soltanto nomi. E non incarichi. Nella giornata di avantieri (17 giugno) era stata azzerata per poi essere riformulata ex novo nella mattinata del 18. Delle deleghe si saprà tutto tra qualche giorno. “L’importante è la sedia” – ha commentato qualcuno dell’opposizione.

Ricapitolando, adesso in giunta ci sono il vice sindaco Franco D’Addabbo, Teresa De Florio, Gianfranco D’Autilia, Giampiero Luisi, Vito Totaro e Paolo Tundo. E con i nuovi due nuovi assessori Gigantelli ne ha nominati in tutto dodici. Più di quanti sono attualmente i componenti della maggioranza: undici. Una situazione che agli occhi di qualcuno risulta “imbarazzante”.

Il Sindaco Gigantelli ha spiegato che la revoca delle deleghe e l’assegnazione di nuovi incarichi non è dipeso da sfiducia nei confronti di qualcuno, anzi, ha ringraziato l’operato di tutti. Piuttosto ha giustificato tale azione di governo come un modo per “venire incontro alla comunità”. Si è soffermato sull’operato dell’Assessore Tateo, dicendo una cosa che ha fatto storcere il naso alla minoranza: “Adesso è fuori perché è un assessore esterno non votato dai cittadini. Ho rinunciato a lui perché mi è stato chiesto dalla maggioranza”.

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