NOI TURESI, QUELLI CHE GLI ASPARAGI…
Un mese di maggio così fresco, ventoso, piovoso, non lo ricordiamo da tanto tempo. E a noi turesi ciliegie-dipendenti questo cattivo tempo crea agitazione perché si sa che la pioggia è il nemico numero uno delle ciliegie. Tutta quest’acqua, insieme all’umidità, crea i presupposti per la crescita degli asparagi che hanno il loro habitat naturale nei boschi, nei terreni incolti, lungo i tratturi, ai margini laterali delle “specchie”.
Quelli che vanno alla ricerca di asparagi di solito sono i pensionati che, armati di primo mattino con tanta pazienza, leggermente ingobbiti ma sempre molto attenti, portano in una mano il loro trofeo: un ‘mazzettino’ più o meno grande di asparagi di tutte le misure da gustare a pranzo o a cena.
Contattati alcuni pensionati che hanno l’hobby di cercare gli asparagi, ci hanno dichiarato che per loro trovare un asparago è come trovare un fungo e sono felici quando li colgono più di quando li consumano a tavola.
A proposito di mangiare e cucinare gli asparagi, ecco due consigli su come gustarli al meglio. Selezionate le parti tenere, queste vengono lavate, sbollentate e utilizzate per un’ottima frittata di asparagi e per altre ricette elaborate fra cui quella con i carciofi per un ottimo brodino disintossicante.