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Acqua Amata premiata tra le “top imprese” pugliesi

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In occasione della terza edizione del “Premio Industria Felix”, l’azienda turese si è confermata un modello di performance gestionale e affidabilità finanziaria

Sono 80 le imprese dell’industria turistica pugliese che compete capaci di resistere e confermare la propria affidabilità finanziaria anche dopo le conseguenze della pandemia. Agroalimentare, comunicazione, cultura, informazione, intrattenimento, moda, ristorazione, turismo, vitivinicoltura sono i settori analizzati da Industria Felix Magazine, trimestrale diretto da Michele Montemurro in supplemento con Il Sole 24 Ore, che dopo aver estratto un algoritmo di competitività rispetto ai bilanci pre-Covid ha inteso premiare solo le aziende ritenute solvibili o sicure rispetto al Cerved Group Score Impact, un indicatore di affidabilità finanziario che ha tenuto conto degli effetti della pandemia sui vari settori.

I risultati dell’inchiesta, condotta su circa 5.800 società di capitali con sede legale in Puglia, sono stati presentati dal giornalista e vicedirettore di Rai 1 Angelo Mellone e dalla giornalista del Tg1 Maria Soave. L’evento, organizzato da Industria Felix Magazine, vede la partnership istituzionale di Regione Puglia e ARTI; la collaborazione con Cerved, Università Luiss Guido Carli e Associazione culturale Industria Felix; il patrocinio di Confindustria, Confindustria Puglia, Simest (Gruppo Cassa Depositi e Prestiti), Politecnico di Bari, Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Università di Foggia e Università del Salento; le media partnership de Il Sole 24 Ore e Askanews, nonché le sponsorizzazioni di Banca Mediolanum, Mediolanum Private Banking, Grant Thornton, Lidl Italia, Sustainable Development.

Tra le aziende del settore agroalimentare, ha ricevuto l’alta onorificenza di bilancio anche “Castello srl”, lo stabilimento in cui Acqua Amata è imbottigliata. L’azienda pugliese costituisce una realtà eccellente sul territorio grazie alle sue tecnologie all’avanguardia e soprattutto ecosostenibili, che consentono sia di avere un’acqua pura a tavola sia di avere un impatto ambientale bassissimo, grazie al riciclo dei materiali di scarto e il recupero del 99% dei rifiuti prodotti, dall’utilizzo del pet 100% riciclabile e riciclato e dall’utilizzo di 100% di energia autoprodotta da fonti rinnovabili.

«Sono onorato di ricevere questo premio per la terza volta consecutiva – ha dichiarato il dott. Matteo Avella, salese marketing manager della società – anche perché riuscire a confermare anno dopo anno risultati così importanti non è sicuramente da dare per scontato. Un doveroso ringraziamento va fatto ai nostri stakeholders, che supportano con passione ed entusiasmo ogni nostro progetto imprenditoriale. Dedico a tutti coloro che fanno parte della grande famiglia Acqua Amata questo premio. Siamo una realtà in crescita che investe diventando ambasciatori di una Puglia che, pur tra mille difficoltà, riesce ad essere ogni anno sempre più competitiva, riconosciuta e apprezzata sui mercati Internazionali».

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